ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10095

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2016
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2016
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2016
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2016
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 05/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10095
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   FRUSONE, BASILIO, CORDA, RIZZO, TOFALO e PAOLO BERNINI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   si apprende dalla stampa, in particolare dall'agenzie Ansa del 28 novembre 2016 (lanci delle ore 12,10,33 e successivi) che la procura militare di Roma avrebbe notificato un avviso di chiusura delle indagini a sei ufficiali dell'Esercito italiano in relazione a una presunta truffa nella fornitura di veicoli blindati al contingente italiano di stanza in Afghanistan;
   la stessa agenzia precisa che «le indagini coordinate dal procuratore militare di Roma Marco De Paolis e dal sostituto Antonella Masala hanno portato alla luce un presunto giro truffaldino messo in atto da alcuni ufficiali che, con i loro comportamenti, non avrebbero esitato ad esporre a rischio i loro colleghi. In particolare, i sei ufficiali avrebbero taciuto il dato della difformità del livello di blindatura di tre veicoli commerciali destinati al generale Italian Senior Officer, cioè l'ufficiale italiano più alto in grado in Afghanistan, rispetto alle caratteristiche pattuite nel contratto di noleggio con una ditta afghana.(...) I fatti risalgono al maggio del 2010, quando gli uffici amministrativi del contingente italiano contestarono formalmente alla ditta di noleggio afghana il carente livello di blindatura dei tre mezzi. Nonostante ciò, qualche tempo dopo dagli stessi uffici arrivò il via libera al pagamento delle fatture per il noleggio delle tre vetture: quasi centomila euro per cinque mesi, dall'1o marzo al 31 luglio 2010. Così facendo gli indagati avrebbero procurato alla ditta afgana l'ingiusto profitto di 35.000 euro, pari al maggior canone pagato per il noleggio di tre veicoli meno blindati del pattuito, provocando un danno corrispondente all'amministrazione militare»;
   le indagini avrebbero preso il via dopo la morte, classificata come suicidio, avvenuta a Kabul il 25 luglio 2010, del capitano Marco Callegaro e le evidenze emerse lasciano intravvedere un sistema di corruttela difficilmente immaginabile in un contesto quale quello del teatro afghano;
   la moglie Beatrice Ciaramella e il padre Marino Callegaro hanno sempre contestato la versione del suicidio dell'ufficiale italiano;
   i comportamenti venuti alla luce, al di là dell'eventuale truffa militare per cui si sta procedendo, potrebbero aver gravemente compromesso la sicurezza del contingente militare italiano in Afghanistan, dei suoi massimi responsabili e delle personalità militari e civili italiane e straniere che si recavano nel teatro afghano per ragioni istituzionali –:
   se il Ministero della difesa abbia avviato un'indagine interna per far luce sulle conseguenze della vicenda, anche perché secondo l'Ansa, la magistratura avrebbe disposto il sequestro di 28 veicoli blindati destinati alla protezione dei vertici militari e civili della missione italiana, nonché delle personalità in visita al contingente;
   quali iniziative il Ministro abbia assunto a seguito del sequestro dei veicoli blindati e quali siano stati gli esiti dell'eventuale indagine interna e, nel caso non sia stata disposta, quali siano le ragioni per le quali si sia ritenuto di non istituirla;
   se si sia provveduto a sospendere dal servizio i 6 militari indagati e se il Ministro non reputi, anche a tutela del buon nome delle Forze armate, di assumere le iniziative di competenza per la tempestiva costituzione di parte civile nel procedimento in corso, a prescindere dalle eventuali misure amministrative o disciplinari attivate. (5-10095)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

noleggio di veicolo

veicolo da combattimento

sequestro di beni