ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10091

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: TULLO MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2016
BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 02/12/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 02/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10091
presentato da
TULLO Mario
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   TULLO, CAROCCI e BASSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nel 2009 è stata annunciata la realizzazione del progetto di miglioramento del trasporto ferroviario in Liguria, con particolare riguardo al potenziamento del nodo ferroviario di Genova, opera strategica per separare il traffico dei treni regionali e metropolitani da quello dei convogli a lunga percorrenza, con benefici diretti per i pendolari e indiretti per tutti i genovesi;
   sono passati sette anni e dell'opera, interamente finanziata con 622,4 milioni di euro, è stato realizzato solo il 35/40 per cento, a causa del susseguirsi di varianti e ritardi, che hanno fatto slitte e al 2021 la data prevista per la fine dei lavori;
   il futuro dell'opera e dei lavoratori, intanto, sono divenuti del tutto incerti, soprattutto a causa delle note difficoltà economiche del consorzio Eureca-Fergen, emanazione del consorzio Eureca che, nel 2009, aveva vinto l'appalto con ribasso d'asta del 25,77 per cento, considerato eccessivo in rapporto alla complessità dell'opera e, probabilmente, all'origine di gran parte dei problemi accumulatisi negli anni;
   tali difficoltà hanno creato un rapporto difficile tra Rete ferroviaria italiana e il consorzio Fergen, caratterizzato da richieste di varianti in corso d'opera e di riconoscimento di costi aggiuntivi per difficoltà o lavori imprevisti;
   sarebbero queste le ragioni per cui i lavori sono avanzati così lentamente, tanto che il 35-40 per cento del lavoro compiuto riguarda la galleria tra Voltri e Fegino, e quelle non completate fra Voltri e Borzoli e fra Principe e Brignole;
   la situazione si è talmente deteriorata che i sindacati dei lavoratori edili impegnati nei cantieri del nodo ferroviario, hanno deciso di indire a manifestazione per chiedere la salvaguardia degli oltre 100 posti di lavoro, a rischio già dal prossimo 7 dicembre;
   dopo mesi di cassa integrazione ordinaria, i predetti lavoratori rischiano di perdere il posto a fronte di un'opera già finanziata e con prospettive di lavoro per altri 5 anni;
   nei giorni scorsi, durante incontro tra i rappresentanti di FilleaCGIL, FILCACISL, FenealUIL e i rappresentanti del consorzio Fergen, questi ultimi hanno ventilato l'ipotesi del licenziamento dei lavoratori a causa della rottura del contratto con Rete ferroviaria italiana;
   Rete ferroviaria italiana, a sua volta, ha ribadito in a nota che nessun contratto è stato rescisso da parte sua per i lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico del nodo ferroviario di Genova, ed ha chiarito che il Consorzio Feragen ha adottato provvedimento unilaterale, annunciando l'intenzione di convocare il predetto consorzio la prossima settimana;
   se si dovesse arrivare alla rescissione del contratto il futuro dei lavoratori sarebbe segnato, per tale ragione l'eventuale uscita di scena del consorzio Fergen non può comportare, di per sé, il blocco dei lavori e l'indizione di una nuova gara –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire la prosecuzione dei lavori e gli attuali livelli occupazionali, in considerazione della rilevanza dell'opera, non solo per la connessione con il progetto del Terzo Valico, ma anche per la mobilità genovese e per l'integrazione ferro-gomma;
   se non si ritenga indispensabile convocare Italfer/Rete ferroviaria italiana e il Consorzio Fergen per chiarire la situazione venutasi a creare, valutando la possibilità di evitare una nuova gara in caso di rescissione del contratto attraverso l'eventuale applicazione della clausola di subentro in relazione alla graduatoria della vecchia gara d'appalto, prevedendo, in ogni caso, il reimpiego dei lavoratori attualmente impegnati nei cantieri.
(5-10091)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete ferroviaria

risoluzione di contratto

sindacato