Legislatura: 17Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016 AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2016
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 29/11/2016
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/12/2016
TRIPIEDI, LUIGI DI MAIO, COMINARDI, ALBERTI, PESCO, VILLAROSA, CIPRINI, CHIMIENTI, LOMBARDI, CARINELLI, DE ROSA, CASO, DAGA, BUSTO, GAGNARLI, DELL'ORCO, MANTERO, DALL'OSSO, TERZONI, MASSIMILIANO BERNINI, TONINELLI, CRIPPA, BRUGNEROTTO, BRESCIA, FRUSONE, MARZANA, VACCA, SIMONE VALENTE, NICOLA BIANCHI, SPADONI, SILVIA GIORDANO, MANLIO DI STEFANO, DEL GROSSO, L'ABBATE, PAOLO BERNINI e AGOSTINELLI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
i dati del rapporto «Qualità dell'aria in Europa 2016» dell'Agenzia europea per l'ambiente (European Environment Agency – Eea –), hanno evidenziato lo sconcertante dato di 467 mila morti premature all'anno causate dallo smog;
dal rapporto risulta che, nel 2014, circa l'85 per cento della popolazione urbana dell'Unione europea è stato esposto al PM2.5 a livelli ritenuti dannosi per la salute dall'Organizzazione mondiale della sanità. Proprio il particolato, di qualsiasi dimensione, è il primo tra gli inquinanti ad aver causato in Europa il maggior numero di morti premature, mentre le vittime del biossido di azoto sono 71 mila e quelle dell'ozono 17 mila;
secondo il rapporto diffuso, nel 2015, l'Italia è stato il secondo tra i Paesi dell'Unione europea (dopo la Germania che conta però più di 80 milioni di abitanti) che ha registrato più morti premature a causa dell'inquinamento dell'aria attribuibili soprattutto al biossido di azoto dovuto agli scarichi delle auto, in particolare dei veicoli diesel, agli impianti di riscaldamento, alle centrali per la produzione di energia e a un ampio spettro di processi industriali. Nel nostro Paese sono 66.630 le vittime del PM2.5, 21.040 del biossido di azoto e 3.380 dell'ozono;
i ricercatori hanno indicato che i risultati del rapporto potrebbero sottostimare la reale situazione dato che non sempre gli Stati membri hanno fornito dati completi;
nella relazione, European Environment Agency (Eea) che l'inquinamento atmosferico resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute umana ed abbassa la qualità della vita;
il direttore dell'Eea, Hans Bruynicks, ha affermato che è vero che si è registrata una riduzione delle emissioni che ha portato a miglioramenti della qualità dell'aria, ma non sufficiente per evitare danni accettabili per la salute umana e l'ambiente e che per migliorare la situazione sono necessari maggiori sforzi da parte delle autorità pubbliche, delle imprese, dei cittadini e dei ricercatori;
il rapporto è stato redatto a poche ore dalla direttiva approvata dal Parlamento europeo con l'obiettivo di ridurre l'impatto dell'inquinamento di circa il 50 per cento entro il 2030. Rispetto al 2005, per l'Italia, i nuovi limiti di riduzione stabiliti sono del 71 per cento l'SO2, del 65 per cento per il NOx, del 46 per cento per il COVNM, del 16 per cento per l'NH3 e del 40 per cento per i particolati;
nella relazione non venivano considerate le nanoparticelle, inquinanti difficilmente rinvenibili a causa delle ridotte dimensioni inferiori ai 2,5μµm, molto più dannosi rispetto al particolato di dimensioni maggiori. Le nanoparticelle vengono prodotte in grandi quantità anche in uscita dai camini degli inceneritori, soprattutto di nuova generazione;
in ambito sanitario, i fattori inquinanti hanno una ricaduta economicamente molto onerosa per la collettività;
nonostante quanto esposto in premessa, il Governo italiano persegue, a giudizio degli interroganti, con sin troppo elevata frequenza, nella direzione di promuovere politiche che portano alla creazione di inquinanti. Si cita, come esempio, il decreto-legge n. 133 del 2014, convertito dalla legge n. 164 del 2014 (cosiddetta «Sblocca Italia»), con cui sono state promosse politiche ad alto impatto ambientale rispetto a quelle alternative molto meno inquinanti come, esempio, l'incentivo all'incenerimento dei rifiuti rispetto alla strategia rifiuti zero, l'ampliamento delle reti stradali che promuovono l'utilizzo dello spostamento su gomma invece di preferire una più ampia politica dell'utilizzo dei mezzi di trasporto collettivi, il continuo utilizzo di energie fossili invece della creazione di impianti per la produzione e distribuzione di energie sostenibili –:
quali iniziative normative il Governo intenda assumere, nell'immediato, per promuovere politiche che possano realmente portare ad un serio cambiamento volto a favorire la green economy, punto nodale per ottenere una conseguente rapida riduzione della produzione di inquinanti. (5-10075)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):impatto ambientale
distribuzione d'energia
inquinamento atmosferico