ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10057

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 709 del 25/11/2016
Trasformazioni
Trasformato il 25/09/2017 in 3/03260
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 24/11/2016
Stato iter:
25/09/2017
Fasi iter:

TRASFORMA IL 25/09/2017

TRASFORMATO IL 25/09/2017

CONCLUSO IL 25/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10057
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Venerdì 25 novembre 2016, seduta n. 709

   VALLASCAS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi, alcuni organi di stampa hanno dato notizia di alcune presunte criticità riscontrate nell'avvio dello Spid (sistema pubblico di identità digitale) sia per quanto riguarda la sicurezza e la tutela dei dati sia per quanto attiene la diffusione del sistema in base ai programmi e agli obiettivi dell'agenda della semplificazione definita dal Governo per il triennio 2015-2017;
   si rileva che, il 13 novembre 2016, il Fatto Quotidiano, con un articolo titolato «Le clamorose falle dello “Spid”, l'identità digitale», avrebbe sollevato perplessità sull'efficacia degli strumenti di sicurezza a garanzia dei dati e dell'identità;
   l'estensore dell'articolo avrebbe illustrato i passaggi attraverso i quali, un soggetto malintenzionato potrebbe acquisire l'identità digitale di qualcun altro;
   secondo l'estensore dell'articolo, sarebbe sufficiente «scaricare da Internet una carta d'identità in bianco o già compilata (è presente, per esempio, in molti curricula di amministratori di società quotate) e l'immagine di una carta dei servizi. Poi con un computer si inseriscono i dati della persona cui si ruba l'identità, si stampa il tutto e ci si appiccica sopra la propria foto»;
   la violazione sarebbe resa possibile dal basso livello di controlli «Perché lo Spid viene rilasciato anche con una procedura via webcam durante la quale l'operatore non pone al cittadino domande chiave. Non controlla se il numero di serie del documento mostrato coincide con quello conservato all'anagrafe [...] L'unica verifica è la corrispondenza tra la faccia dell'autore della video-chiamata e la foto della carta d'identità»;
   la procedura sarebbe stata anche oggetto di un video dimostrativo, pubblicato in Rete, nonché di una prova esemplificativa di un redattore del giornale che, in tale modo, avrebbe avuto accesso al modello 730 di un collega;
   i fatti esposti, se risultassero veritieri, desterebbero una molteplicità di interrogativi e susciterebbero inquietudine considerata la qualità dei dati cui è possibile accedere con l'identità digitale;
   è il caso di rilevare che la finalità dello Spid sarebbe proprio quella di facilitare gli adempimenti online consentendo al cittadino di accedere con un'unica credenziale alle diverse piattaforme digitali delle amministrazioni pubbliche, come Agenzia delle entrate, Inps, anagrafe;
   da quanto esposto acquisterebbero una rilevanza determinante le misure a salvaguardia sia dei dati sia dell'identità del cittadino contro eventuali intrusioni o «furti d'identità» da parte di estranei;
   il 14 novembre 2016, il quotidiano di informazione economico-finanziaria, Il Sole 24 Ore, nel trattare l'argomento dell'identità digitale, si sarebbe soffermato sui ritardi nella diffusione del sistema;
   secondo il giornale, a fronte di un obiettivo atteso di 10 milioni di utenti abilitati entro il 2017, a tutt'oggi, dopo circa otto mesi dall'avvio, si sarebbero registrati appena 161 mila cittadini;
   il giornale riferisce, tra l'altro, che un aumento significativo di iscrizioni si è avuto solo negli ultimi mesi – il 37 per cento del totale, circa 60 mila –, per effetto del bonus cultura di 500 euro riconosciuto ai diciottenni e ottenibile unicamente attraverso l'identità digitale;
   nel complesso, risulterebbe una situazione fortemente critica in merito alla diffusione dello Spid, sia in materia di tutela e salvaguardia dell'identità e dei dati digitali, sia in merito ai tempi di attuazione del sistema –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quali iniziative si intendano adottare per garantire la totale sicurezza dei dati e delle identità digitali dei cittadini che si iscrivono alla piattaforma Spid;
   quali iniziative si intendano adottare per garantire una maggiore diffusione, in sicurezza, della piattaforma Spid.
(5-10057)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dei dati