ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAGOSTA MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/11/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
03/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 03/11/2016
Resoconto RAGOSTA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2016
Resoconto ZANETTI ENRICO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 03/11/2016
Resoconto RAGOSTA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/11/2016

SVOLTO IL 03/11/2016

CONCLUSO IL 03/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09939
presentato da
RAGOSTA Michele
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   RAGOSTA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in provincia di Salerno si sta verificando un vero e proprio sommovimento nel settore bancario, provocato da alcune banche di credito cooperativo e dal Credito salernitano, concernente l'applicazione della disciplina di riforma delle banche di credito cooperativo, di cui al decreto-legge n. 18 del 2016;
    le prime stanno tentando di dare vita a fusioni dubbie;
   il Credito salernitano si sta fondendo con una finanziaria operante nel settore della cessione del quinto dello stipendio;
   tali operazioni, a quanto risulta all'interrogante, comporterebbero il sostanziale azzeramento delle quote dei cooperatori-risparmiatori, che vedrebbero il valore delle loro quote ridotto del 90 per cento, tutto ciò a danno anche delle piccole e medie imprese di un territorio di oltre un milione di abitanti, già impoverito da una delle più gravi crisi del dopoguerra e di fatto deindustrializzato a partire dagli anni ’90;
   il 23 ottobre 2016 è stata convocata l'assemblea dei soci del Credito salernitano;
   le predette operazioni stanno avvenendo, a giudizio dell'interrogante, in spregio alle esigenze dei risparmiatori e del territorio rafforzando di fatto alcune posizioni di potere –:
   se sia in possesso di informazioni in merito a tale vicenda, nonché riguardo allo stato di attuazione della disciplina di riforma delle banche di credito cooperativo, di cui al predetto decreto-legge n. 18 del 2016, da parte anche delle altre banche di credito cooperativo della provincia di Salerno, e quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire la tutela dei diritti dei risparmiatori ed evitare gravi ricadute negative sul territorio.
   (5-09939)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 novembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-09939

  L'interrogazione a risposta immediata in Commissione dell'onorevole Michele Ragosta concerne lo stato di attuazione della riforma delle banche di credito cooperativo nella provincia di Salerno.
  Al riguardo la Banca d'Italia, ha fatto presente che le diverse misure di intervento ricomprese nella riforma del credito cooperativo, convergono verso il comune obiettivo di rafforzare la stabilità dei sistema bancario e la sua capacità di sostenere l'economia nonché di salvaguardare il ruolo e le specifiche finalità della cooperazione di credito. Gli elementi chiave della riforma vanno, pertanto, nella direzione di rispondere alle esigenze di stabilità e consolidamento del settore attraverso l'aggregazione delle banche di credito cooperativo in uno o più gruppi bancari cooperativi ampi, ben integrati, con una robusta dotazione patrimoniale iniziale e capaci, all'occorrenza, di attrarre investitori esterni anche accedendo al mercato del capitali.
  In tale ottica e nelle more della compiuta realizzazione di tale riforma, è in corso da alcuni anni un processo di razionalizzazione della presenza del credito cooperativo sul territorio attraverso aggregazioni aziendali, che talora coinvolgono anche intermediari connotati da criticità.
  Con riferimento alle operazioni di fusione citate dal l'interrogante la Banca d'Italia ha fatto presente che, in relazione alle negative risultanze degli accertamenti ispettivi condotti presso la banca di credito cooperativo di Fisciano e la banca di credito cooperativo di Capaccio-Paestum, alle banche è stato richiesto di ricercare partner di adeguato standing con i quali realizzare operazioni di aggregazione.
  Per quanto concerne il richiamo al Credito Salernitano, costituito nel 2007 su iniziativa di imprenditori e professionisti del capoluogo salernitano e non soggetto alla riforma del credito cooperativo in quanto banca popolare, la Banca d'Italia ha rappresentato inoltre che l'ultimo sopralluogo ispettivo, condotto nel 2015, ha evidenziato che la Popolare non è riuscita a superare la fase di start-up e a conseguire l'equilibrio economico della gestione; ciò ha causato un progressivo e rilevante deterioramento dei profili tecnici in relazione al quale la Banca d'Italia ha, tra l'altro, richiesto l'aggregazione con idoneo partner bancario. Le trattative in tal senso avviate con altre banche non hanno, peraltro, prodotto esito positivo, fino alla formalizzazione delle intese con Terfinance, intermediario torinese iscritto all'albo unico ex articolo 106 del testo unico bancario (TUB), specializzato nel settore del credito contro cessione del quinto.
  In forza di tali intese, nel mese di agosto 2016 il Credito Salernitano ha sottoposto alla Banca d'Italia un'articolata operazione di riorganizzazione societaria a rafforzamento patrimoniale che prevede da un lato, la trasformazione della Popolare in Società per azioni, con nuova denominazione CrediTer SpA, e il contestuale aumento di capitale; dall'altro lato, la successiva incorporazione di Terfinance in CrediTer Spa. Terfinance ha chiesto di essere autorizzata all'acquisizione della partecipazione di controllo nella banca salernitana. Il rilascio della predetta autorizzazione è di competenza della Banca Centrale Europea, su proposta della Banca d'Italia. Il 23 ottobre 2016 l'Assemblea straordinaria dei soci del Credito Salernitano ha approvato la trasformazione societaria, la ricapitalizzazione e il nuovo statuto sociale. Si precisa che le determinazioni dell'assemblea sono condizionate al rilascio delle autorizzazioni da parte della Banca d'Italia e, per i profili di competenza, della BCE, per le quali sono in corso le valutazioni istruttorie.
  Relativamente alle ulteriori operazioni di aggregazione che hanno interessato altre banche di credito cooperativo della provincia di Salerno, la Banca d'Italia ha comunicato di aver approvato in data 12 aprile 2016 la fusione per incorporazione della banca di credito cooperativo di Sassano nella Banca del Cilento e Lucania Sud. L'aggregazione ha avuto decorrenza a far tempo dal 1o luglio 2016 e l'intermediario risultante dalla fusione ha assunto la denominazione di «Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania – Credito Cooperativo – Società Cooperativa per azioni».
  Presso l'istituto, è in corso l'istruttoria per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi relativi al progetto di aggregazione, presentato nello scorso mese di luglio, tra la Cassa rurale artigiana – Banca di credito cooperativo di Battipaglia e Montecorvino Rovella e la banca di credito cooperativo di Serino, insediata in provincia di Avellino.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese