ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 02/11/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
03/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/11/2016
Resoconto PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2016
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 03/11/2016
Resoconto PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/11/2016

SVOLTO IL 03/11/2016

CONCLUSO IL 03/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09927
presentato da
BORGHI Enrico
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   BORGHI e PRINA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nell'estate 2012 l'ecosistema fluviale del fiume Ticino rischiava di essere fortemente compromesso da una grave siccità causata dalla scarsità di piogge. Le criticità rientrarono grazie alla collaborazione tra parco Lombardo della Valle del Ticino e Consorzio del Ticino che liberava nel fiume la quantità d'acqua che era conservata nel Lago Maggiore, garantendo anche la quantità d'acqua necessaria all'attività agricola di due regioni e cinque province nonché il corretto funzionamento delle centrali idroelettriche interessate;
   nel marzo 2014 la Confederazione svizzera chiedeva chiarimenti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulle anomalie nella regolazione del lago Maggiore e di adoperarsi per il rispetto del disciplinare di regolazione; il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare invitava il Consorzio del Ticino ad adoperare la regolazione dei livelli del Lago mantenendo la regolazione estiva entro il limite +1.0 metri rispetto alla zero idrometrico di Sesto Calende;
    i presidenti dei due parchi interessati esponevano la contrarietà alla imposizione della quota di 1,00 metro di accumulo del lago anche perché influiva negativamente sul programma di sperimentazione «DMV fiume Ticino/gestione livelli lago Maggiore» e facevano notare come il modello di gestione avesse garantito la quantità d'acqua necessaria agli agricoltori e alle altre attività produttive nel rispetto dell'ambiente fluviale che ha avuto dal 2002 il riconoscimento Mab/Unesco di riserva della biosfera;
   con deliberazione n. 1/2015 l'autorità di bacino del fiume Po approvava l'avvio della sperimentazione della regolazione estiva dei livelli del lago Maggiore imponendo la quota di livello massimo a +1,25 metri e modalità di svaso preventivo più rigide rispetto a quelle vigenti e, a seguito, di ciò il parco Lombardo della valle del Ticino ha diffidato l'autorità di bacino del fiume Po sollecitando l'incremento del livello massimo di regolazione del lago Maggiore nel periodo estivo a +1,50 metri sullo zero idrometrico di Sesto Calende;
   il fiume Ticino e il lago Maggiore stanno subendo un altro grave periodo di siccità con gravi danni sia per l'ambiente naturale che per tutte le attività produttive legate al fiume e al lago –:
   quali siano le motivazioni per cui non si autorizzi l'innalzamento del livello del lago Maggiore a +1,50 metri sullo zero idrometrico per tutto l'arco dell'anno sia per l'equilibrio idrico-naturalistico del lago Maggiore, sia per un ottimale deflusso d'acqua vitale al fiume Ticino e dei fabbisogni dell'attività agricola. (5-09927)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 novembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-09927

  Si fa presente che la sperimentazione sul Deflusso minimo vitale, in atto sul fiume Ticino, si differenzia rispetto alla sperimentazione della nuova regolazione dei livelli estivi del Lago Maggiore.
  La prima si basa su un protocollo d'intesa sottoscritto il 3 marzo 2010 che riguarda il coinvolgimento degli enti territoriali dell'area interessata, mentre la seconda nasce da una specifica richiesta del 2012 con cui il Consorzio del Ticino ha chiesto al Ministero dell'ambiente (e alle regioni Piemonte e Lombardia), di essere autorizzato, in via sperimentale, ad innalzare fino a +1,50 m (livello di regolazione attualmente valido nella stagione invernale), nel periodo dell'anno che va dal 1o marzo al 15 settembre, la soglia di regolazione estiva del Lago Maggiore.
  Al riguardo, occorre precisare che l'adozione di una nuova regolamentazione per i livelli estivi di un grande lago non può in alcun modo avvenire senza la preventiva valutazione di tutte le possibili conseguenze in termini di pubblica incolumità, di sicurezza idraulica e di tutela del patrimonio ambientale, economico e sociale. Pertanto, questo Ministero ha convocato una Conferenza di Servizi istruttoria, coordinata dall'Autorità di bacino del fiume Po, con i rappresentanti del MIT.
  A giugno 2014, ha invitato il Consorzio del Ticino a non anticipare la sperimentazione, senza che fossero state preliminarmente effettuate le necessarie valutazioni, ritenendosi incauto procedere immediatamente ad elevare i livelli di mezzo metro, in assenza di dati sperimentali in relazione alla compatibilità dell'innalzamento dei livelli con le esigenze di sicurezza idraulica.
  Sulla base degli esiti tecnici della Conferenza dei servizi, il Comitato Istituzionale dell'Autorità di bacino del fiume Po, con la deliberazione del 12 maggio 2015, ha approvato l'avvio della sperimentazione quinquennale di un nuovo livello di regolazione estiva del Lago Maggiore, prevedendo, in ossequio al principio di precauzione, un'articolazione della stessa in tre fasi. Tale sperimentazione prevede che fino al 15 settembre del 2017, il livello idrografico sarà mantenuto a 1,25 metri al di sopra dello zero idrometrico di Sesto Calende. Ci saranno quindi due anni per migliorare gli strumenti di controllo delle portate e il monitoraggio del lago per avere un quadro aggiornato delle dinamiche lacustri. A fine 2017, si valuterà se già dal marzo 2018 si potrà innalzare il livello a 1,30 metri; in seguito, sulla base dell'andamento della sperimentazione, si potrà procedere negli anni successivi (2019 e 2020) all'innalzamento fino a + 1,50.
  Pertanto, solo all'esito della predetta sperimentazione, si potrebbe giungere all'innalzamento rappresentato dagli interroganti, mentre, al momento, sulla base degli strumenti di previsione delle piene del Lago a disposizione del Consorzio, lo stesso va limitato alla quota di +1,25 m.
  In conclusione, l'operato di questo Ministero si è orientato verso una soluzione equilibrata delle problematiche, al fine di bilanciare le ragioni degli agricoltori con quelle dei comuni rivieraschi, le ragioni dell'ambiente con quelle della tutela dai rischi idraulici e da alluvione e le ragioni del nostro Paese con quelle di altri Paesi interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

acqua dolce

degradazione dell'ambiente