ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09923

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
03/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/11/2016
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 03/11/2016
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/11/2016

SVOLTO IL 03/11/2016

CONCLUSO IL 03/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09923
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   SIMONE VALENTE, VACCA, D'UVA, BRESCIA, DI BENEDETTO, MARZANA e LUIGI GALLO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'attività motoria, in età evolutiva, riveste un ruolo fondamentale per uno sviluppo sano, sia fisico che psichico;
   l'attività motoria, legata ad una sana alimentazione, aiuta il bambino ad un migliore sviluppo fisico e psicologico: favorisce la mobilità articolare, migliora la coordinazione, riduce il rischio di obesità, ha notevole importanza nella prevenzione primaria e secondaria. Educa anche ad un buon controllo emotivo, migliorando l'autostima e aumentando le capacità di socializzazione e di autonomia;
   l'attività motoria praticata dai bambini, in maniera corretta, previene, inoltre, molte malattie dell'età adulta (ipertensione, ipercolesterolemia, malattie cardiache, obesità, diabete, alcuni tumori), oltre a permettere di sperimentare appieno i vari stimoli sensoriali di orientamento e identificazione con l'ambiente in cui il bambino vive;
   in Italia il 30-40 per cento della popolazione non pratica attività fisica, e tra i bambini la sedentarietà si aggira tra il 15 e il 20 per cento già nella fascia compresa tra i 3 e i 5 anni. Secondo i dati dello studio HBSC, in Veneto il 5 per cento dei ragazzi di 11 anni sono obesi e il 21 per cento in sovrappeso, quindi circa 1 bambino su 4 ha un peso superiore alla norma;
   nella scuola primaria – bambini che vanno da 6-11 anni – l'attività motoria settimanale è obbligatoria per i bambini, tuttavia essa non è spesso condotta da insegnati che abbiano una conoscenza ampia della materia;
   spesso, infatti, l'ora di attività motoria è gestita da insegnanti non specializzati nella materia che, pur impegnandosi per permettere ai bambini di svolgere al meglio le ore settimanali dedicate all'attività fisica, non hanno a disposizione tutti gli strumenti per fornire al bambino quegli input motori e fisici che solo un esperto della materia saprebbe dare;
   nonostante i ripetuti annunci e le manifestazioni d'interesse al tema del Governo Renzi, la situazione è rimasta pressoché immutata. La cosiddetta «buona scuola», secondo gli interroganti, non contiene, infatti, misure sufficienti ad una netta inversione di tendenza, quale sarebbe stata, come proposto dal M5S, l'istituzione del ruolo di insegnante di educazione motoria nella scuola primaria;
   l'articolo 1, comma 20, della legge n. 107 del 2015 si limita a prevedere l'utilizzazione di laureati in scienze della formazione che vantino non meglio definite «competenze certificate» in educazione motoria e autorizza il ricorso a professionisti della materia solo in qualità di specialisti –:
   se il Governo non intenda potenziare efficacemente l'attività motoria nella scuola primaria, in particolare assumendo iniziative per portare ad almeno tre le ore settimanali e istituire il ruolo sì da garantire che l'insegnamento dell'educazione motoria sia impartito da laureati in scienze motorie ovvero diplomati ISEF. (5-09923)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 novembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09923

  On.le Valente,
  questo Ministero riconosce un ruolo fondamentale all'attività motoria per l'assunzione di corretti stili di vita e per una sana crescita.
  Nelle «Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione», emanate con decreto ministeriale n. 254 del 2012 si legge, tra l'altro, che «nel primo ciclo l'educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l'ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell'alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere».
  Tant’è che, come da lei ricordato, la legge n. 107 ha individuato alla lett. g) del comma 7, tra gli obiettivi formativi prioritari: «potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;».
  Alla luce di ciò, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, assegnato agli istituti comprensivi, possono essere adottate delle soluzioni, attraverso il Piano triennale dell'offerta formativa, che prevedano la presenza dell'insegnante di educazione fisica nella scuola primaria in virtù di quanto previsto dal comma 20 della stessa legge 107 che recita «Per l'insegnamento della lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella scuola primaria sono utilizzati, nell'ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all'insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all'insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti, ai quali è assicurata una specifica formazione nell'ambito del Piano nazionale di cui al comma 124».
  Attraverso le citate disposizioni, è stato possibile rendere più stabile e continuativo l'insegnamento dell'educazione fisica nelle classi di scuola primaria, in continuità con l'attuazione dei progetti di alfabetizzazione motoria già avviati e che si intendono proseguire.
  Difatti, proprio per l'importanza che riveste l'attività motoria e l'educazione fisica nell'età dello sviluppo, il Miur da tempo svolge un'opera di promozione della stessa nella scuola primaria in sinergia con il Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), con il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e con le Federazioni sportive nazionali. In particolare, evidenzio il progetto «Sport di Classe», co-finanziato dal CONI e dal MIUR, che coinvolge tutte le regioni italiane e più di 3000 istituti scolastici. Nel progetto è prevista per le classi aderenti la presenza del tutor specializzato. Tale figura viene selezionata tramite un bando nazionale che richiede, tra i requisiti d'accesso, il possesso della Laurea in Scienze motorie o il Diploma ISEF.
  Ricordo, che con l'organico per il potenziamento (fase C piano assunzionale), abbiamo già immesso in ruolo, nella scuola secondaria di primo grado, 855 insegnanti di educazione motoria; nel triennio ne saranno assunti circa 1000 (984 per la precisione).
  Concludo, inoltre, evidenziando che il decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2009 sulla revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione non prevede per la scuola primaria un quadro orario settimanale con la definizione del numero minimo di ore da dedicare alle diverse discipline, ivi compresa l'educazione motoria. Spetta pertanto a ciascuna istituzione scolastica, nell'ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, l'elaborazione del curricolo d'istituto, la definizione dei modelli e dei quadri orari, l'eventuale aggregazione delle discipline in aree, tenendo a riferimento le citate Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. È, infine, appena il caso di ricordare che gli insegnanti nella scuola primaria sono docenti generalisti e non sono previste classi di concorso specifiche per ciascuna disciplina come, invece, previsto nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Ciò al fine di garantire unitarietà dell'insegnamento nella particolare fascia di età considerata in cui gli apprendimenti disciplinari devono essere strettamente connessi tra loro, evitando la frammentazione disciplinaristica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

malattia

malattia animale