ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09920

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 02/11/2016
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 02/11/2016
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 02/11/2016


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09920
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   FREGOLENT, D'OTTAVIO, BONOMO e MATTIELLO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   le palazzine denominate «ex Moi» di Torino, realizzate nel 2006, sono oggetto da anni di episodi di disagio urbano di degrado e di numerosi episodi di vandalismo, violenza e microcriminalità;
   gli edifici, gestiti da alcuni centri sociali, sono infatti stati occupati inizialmente da profughi con lo status, riconosciuto di «rifugiati» provenienti dal Nord d'Africa e successivamente da numerose altre etnie di immigrati. Secondo alcune stime sarebbero circa 1000 le persone presenti attualmente nelle palazzine;
   l'eterogenea composizione sociale ed etnico-religiosa degli occupanti ha generato conseguentemente episodi di tensione, nonostante gli sforzi operati da enti e associazioni assistenziali, aggravando la complessità di un contesto abitativo e sociale già oggettivamente problematico non solo per motivi di sovraffollamento ma anche per le attività micro-criminali che si svolgono nell'area, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti e la ricettazione;
   la società proprietaria del plesso residenziale ha sollecitato a più riprese lo sgombero delle palazzine, assoggettate peraltro a sequestro penale preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari di Torino su richiesta della procura della Repubblica;
   in risposta ad una interrogazione sulla vicenda (numero 5-03431) in data 29 giugno 2016 il Governo, pur monitorando costantemente la situazione e riconoscendone la gravità, ha sollevato criticità e motivazioni di carattere umanitario che stanno ad oggi sconsigliando uno sgombero tout court degli stabili. Lo stesso Governo ha previsto un aggiornamento della situazione per il trascorso mese di settembre;
   il sindaco di Torino ha annunciato pubblicamente nel mese di agosto 2016 che dal mese di settembre sarebbe stato effettuato il censimento delle palazzine che verranno successivamente sgomberate;
    si apprende da fonti di stampa che l'università di Torino ha formalizzato il recesso, con delibera del consiglio di amministrazione dell'ateneo, dalla convenzione con il comune di Torino, stipulata nel 2015, per realizzare un polo tecnologico scientifico in contatto con la Città della salute;
   si trattava di un progetto che prevedeva un intervento da 20 milioni di euro per creare un polo di didattica e di ricerca per l'ingegneria biomedicale, che avrebbe potuto riqualificare un quartiere degradato offrendo prospettive di crescita all'intera città;
   in questo contesto va aggiunto come in questi mesi la nuova giunta comunale di Torino, abbia sollevato inizialmente perplessità sul progetto della Città della salute e non abbia dato nessun dato circa il previsto censimento delle palazzine «ex Moi» –:
   se il censimento delle palazzine «ex Moi» sia stato effettuato e quali siano i risultati di tale rilevazione statistica e, in caso contrario, per quali motivi non sia stato ancora attuato;
   quali iniziative urgenti intenda assumere, coinvolgendo gli enti e le istituzioni locali, per risolvere la grave situazione di pericolo che interessa da anni le palazzine «ex Moi», assicurando al tempo stesso il contemperamento dei diritti degli immigrati rifugiati con le esigenze di sicurezza pubblica e di contrasto del degrado sociale. (5-09920)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

censimento

diritto degli stranieri

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