ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09916

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 02/11/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 02/11/2016
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 02/11/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/11/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09916
presentato da
COMINARDI Claudio
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   COMINARDI, ALBERTI, BASILIO e SORIAL. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   un anno fa il 21 ottobre 2015 con l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-06751, gli interroganti portavano all'attenzione dei Ministri interrogati la situazione degli allevamenti intensivi, nei quali non vi è alcun rispetto dei criteri previsti per il benessere degli animali, e in particolare del macello Italcarni di Ghedi (Brescia), dove la procura di Brescia aveva effettuato controlli, che avevano portato ad un sequestro preventivo finalizzato alla confisca e a reati ipotizzati quali: il maltrattamento di animali, adulterazione di prodotto alimentare destinato alla vendita, gestione illecita dei rifiuti con inquinamento delle rogge, oltre a falso in atto pubblico. Sei le persone indagate, tra queste i responsabili dell'azienda ed alcuni funzionari del distretto asl della bassa bresciana. È attesa per il 21 ottobre 2016 la sentenza di primo grado nel processo contro due veterinari dell'Asl di Brescia che dovevano controllare il macello;
   in particolare si apprende nel libro «Tritacarne» di Giulia Innocenzi, edizione Rizzoli, pubblicato il 20 ottobre 2016, che la procura di Brescia abbia iniziato ad indagare dopo aver ricevuto una lettera dalla veterinaria Vergerio, la quale denunciava il comportamento del veterinario Mario Pavesi. In seguito altre lettere sono arrivate in procura a denunciare l'operato di Pavesi, in particolare due che evidenziano come quest'ultimo, nonostante «non abbia alcun incarico né competenza formalmente attribuitagli dall'Asl presso il macello Italcarni, è frequentemente presente all'interno del macello ed i titolari si sentono talmente forti della protezione di Pavesi, che attaccano continuamente fino alle minacce all'operato dei veterinari»;
   sempre nel libro «Tritacarne» viene rivelato come i dirigenti dell'asl di Brescia abbiano coperto l'operato del veterinario indagato Pavesi ed addirittura la dirigente Caterina Dabrassi abbia adottato un provvedimento disciplinare contro la veterinaria Vergerio, perché «con il suo comportamento negligente, ha procurato un danno, economico ed all'immagine dell'azienda». Si apprende ancora che sempre la Dabrassi non aveva mai preso provvedimenti contro i veterinari incaricati di Italcarni, anzi, aveva addirittura difeso l'operato di Pavesi, intervenuto secondo lei nelle questioni legate a Italcarni solo per un interessamento di tipo «tecnico e scientifico»;
   dopo lo scoppio dello scandalo mediatico che ha coinvolto l'asl di Brescia (Corriere di Brescia del 11 dicembre 2015) il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha disposto controlli da parte di una task force del Ministero – Nas e inviato una commissione d'inchiesta a verificare l'operato dell'asl. A tutt'oggi il macello Italcarni ha riaperto e viene gestito dalla ex moglie dell'ex proprietario. Il proprietario del macello ha chiesto il patteggiamento ed i due veterinari indagati attendono la sentenza del processo, continuando a lavorare presso di Brescia. I vertici dell'asl, nonostante le verifiche disposte dal Ministro Lorenzin, sono stati tutti riconfermati, Caterina Dabrassi compresa, dal direttore generale Scarcella rinominato dal presidente della regione Lombardia Roberto Maroni –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei dati e degli elementi riportati in premessa;
   quali attività di vigilanza siano state avviate in relazione alle ispezioni compiute dalle Aziende Sanitarie Locali negli impianti di macellazione e quale sia l'esito delle verifiche presso l'asl di Brescia disposte dal Ministro della salute;
   quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interrogati al fine di tutelare, difendere e incentivare i lavoratori whistleblowers, anche alla luce del fatto esposto in premessa, dal quale emerge un provvedimento disciplinare adottato dai vertici asl di Brescia nei confronti della veterinaria Vergerio, per aver inviato alla procura, una lettera di denuncia.
(5-09916)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

gestione dei rifiuti

ispezione veterinaria