ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09881

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 699 del 26/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: CARLONI ANNA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
MINNUCCI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016
ROSTAN MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 26/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09881
presentato da
CARLONI Anna Maria
testo di
Mercoledì 26 ottobre 2016, seduta n. 699

   CARLONI, CULOTTA, GIACHETTI, MICCOLI, MINNUCCI, GIORGIO PICCOLO, SALVATORE PICCOLO e ROSTAN. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la crisi della società Almaviva Contact si inserisce nell'ambito di una politica di contenimento dei costi per i servizi di call center, che determina il trasferimento di molte commesse verso operatori con sede fuori dal territorio nazionale e in particolare in Paesi non appartenenti all'Unione europea;
   i gravissimi risvolti occupazionali si sommano ai rischi concernenti le modalità di trattamento dei dati da parte di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, con specifico riferimento a quelli svolti al di fuori dei confini europei dove non sono assicurate le adeguate garanzie per i diritti degli interessati previste dalla normativa comunitaria;
   conseguentemente la disciplina nazionale condiziona il trasferimento dei dati, anche temporaneo, verso un Paese terzo che non garantisca un livello di protezione adeguata (articoli 42, 43 e 45 del codice in materia di protezione di dati personali) all'adozione di stringenti misure che, tuttavia, non valgono per il caso frequente in cui l'importatore sia residente all'interno dell'Unione europea e subappalti tutto o parte del trattamento a un soggetto terzo extracomunitario;
   pertanto, con deliberazione del 10 ottobre 2013 il Garante per la protezione dei dati personali ha prescritto a tutti gli esercenti l'attività di call center effettuata in Paesi situati al di fuori dell'Unione europea, di specificare preliminarmente agli interessati, che effettuino la chiamata ad un call center o che siano destinatari della stessa, quale sia l'ubicazione dell'operatore, adottando, nel solo caso in cui la chiamata venga effettuata dal cittadino, apposite procedure per consentire agli stessi di scegliere che il servizio sia reso tramite un operatore sito nel territorio nazionale;
   tale prescrizione si salda con quanto statuito dall'articolo 24-bis del decreto-legge n. 83 del 2012, il cui comma 4 impone per i call center con almeno venti dipendenti, che «quando un cittadino effettua una chiamata ad un call center deve essere informato preliminarmente sul Paese estero in cui l'operatore con cui parla è fisicamente collocato e deve, al fine di poter essere garantito rispetto alla protezione dei suoi dati personali, poter scegliere che il servizio richiesto sia reso tramite un operatore collocato nel territorio nazionale»; il successivo comma 5 dispone che «quando un cittadino è destinatario di una chiamata da un call center deve essere preliminarmente informato sul Paese estero in cui l'operatore è fisicamente collocato»;
   le citate modalità di svolgimento del servizio costituiscono, ad avviso degli interroganti sia una tutela per i diritti individuali sia, indirettamente — ma in modo efficace —, una misura di sostegno all'occupazione nelle aziende di call center ubicate sul territorio nazionale –:
   quali interventi di competenza siano stati promossi e quali iniziative urgenti, anche di carattere normativo, il Governo intenda assumere per rendere effettive le citate prescrizioni, anche a salvaguardia dei livelli occupazionali nel territorio italiano. (5-09881)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica occupazionale