ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 696 del 21/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 21/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2016
Stato iter:
25/10/2016
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/10/2016

RITIRATO IL 25/10/2016

CONCLUSO IL 25/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09858
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Venerdì 21 ottobre 2016, seduta n. 696

   GALGANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 20 settembre 2016, al termine di un seminario di medici e scienziati sui danni del tabagismo, il professor Riccardo Polosa, ordinario di medicina interna presso l'università di Catania e direttore scientifico della Lega italiana anti fumo, ha recapitato al Ministro della salute, a nome del «Comitato scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica», una lettera che suggerisce la promozione del vaping nell'ambito delle politiche sanitarie di contrasto dei danni da fumo;
   il documento è sottoscritto, tra gli altri, al citato professor Polosa, dall'ex Ministro della salute e direttore dell'Istituito europeo di oncologia Umberto Veronesi, dal professor Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell'Istituto nazionale dei tumori di Aviano, dal dottor Fabio Beatrice, direttore della struttura complessa di otorinolaringoiatria dell'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, e dal dottor Carlo Cipolla, direttore della cardiologia dell'Istituito europeo di oncologia;
   nella lettera si legge: «Sono circa 700.000 l'anno i morti da fumo in Europa e l'80 per cento di questi decessi sarebbe evitabile con una buona attività di prevenzione. Le persone fumano per la nicotina ma muoiono per il fumo e questo perché la stragrande maggioranza delle malattie fumo correlate nasce dall'inalazione di catrame, particelle e gas tossici. Al contrario le sigarette elettroniche possono eventualmente rilasciare nicotina al netto delle sostanze tossiche presenti nel fumo di sigaretta. Per questo motivo diverse Organizzazioni di Salute Pubblica indicano sempre più le e-cig come protagoniste nella lotta alla riduzione del danno da tabacco»;
   su questa base si suggerisce «di approfondire scientificamente con urgenza il ruolo delle e-cig come alternativa al tabacco. Una regolamentazione ragionevole e proporzionata delle sigarette elettroniche potrebbe salvare milioni di vite e, di conseguenza, riuscirebbe a far ridurre le enormi spese legate alla prevenzione e alla cura di malattie fumo correlate per tutti i singoli Stati», poiché «secondo l'ampio rapporto condotto nel Regno Unito per conto di Public Health England, l'autorità sanitaria inglese, le elettroniche sono per il 95 per cento meno dannose rispetto alle sigarette convenzionali», c’è comunque «ampio consenso all'interno della comunità scientifica sul fatto che il vapore elettronico sia significativamente meno dannoso del fumo di tabacco, con un rischio residuo che è destinato a ridursi ulteriormente grazie all'innovazione tecnologica e all'introduzione di specifici standard di qualità e sicurezza. Pertanto le sigarette elettroniche potrebbero svolgere un ruolo importante nel raggiungere uno degli obiettivi delle Nazioni Unite per il 2025: ridurre del 30 per cento il numero di fumatori e le morti per cancro e tumori»;
   i firmatari del documento affermano inoltre che «la riduzione del danno provocato dal tabacco è parte della soluzione, non parte del problema. Se le autorità preposte a definire le norme per la regolamentazione dei prodotti del tabacco continueranno ad applicare le stesse norme del tabacco alle e-cig e, contestualmente, considerare i prodotti contenenti nicotina a basso rischio come parte del problema, ridurranno il potenziale enorme di tali alternative», poiché «misure eccessivamente restrittive sulle e-cig possono proteggere le sigarette convenzionali dalla concorrenza di altri prodotti meno dannosi»; i sottoscrittori della lettera invitano i responsabili della politica sanitaria a seguire l'esempio dell'Inghilterra, «dove la sensibilizzazione all'utilizzo delle sigarette elettroniche come porta d'uscita dal tabagismo, promossa anche dai medici di medicina generale, ha consentito una riduzione del numero di fumatori senza precedenti alcuni» –:
   se e come il Governo intenda recepire le indicazioni di questo contributo, in particolare rispetto al rapporto tra la disciplina fiscale delle «e-cig», la regolamentazione del relativo mercato e il loro utilizzo nelle politiche di contrasto dei danni da fumo. (5-09858)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria del tabacco

prevenzione delle malattie

tabacco