ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: ABRIGNANI IGNAZIO
Gruppo: SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
Data firma: 19/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/10/2016
Stato iter:
20/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 20/10/2016
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/10/2016
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/10/2016

SVOLTO IL 20/10/2016

CONCLUSO IL 20/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09833
presentato da
ABRIGNANI Ignazio
testo di
Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   ABRIGNANI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la Commissione per l'energia sostenibile dell'UNECE – ovvero la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite – ha approvato durante la sua ultima sessione le specifiche per uno standard unificato e globalmente applicabile per la presentazione dei progetti di sfruttamento della risorsa geotermica, basato sull'UNFC-2009. Un risultato raggiunto anche grazie all'impegno italiano: l'UNFC Geothermal Working Group e infatti guidato dalla connazionale Gioia Falcone;
   avere uno standard comune per la classificazione, il confronto e la comunicazione internazionale delle stime sul potenziale geotermico, sulle risorse e sulle riserve individuate in ogni regione del mondo, permetterà di avere linee guida chiare, condivise e dunque utili per indirizzare gli investimenti nel settore, contribuendo a sprigionare le potenzialità dell'energia geotermica, ancora in gran parte latenti;
   secondo le stime diffuse dall'UNECE, l'energia geotermica è presente in quasi 90 Paesi del mondo, ma solo 24 di questi producono elettricità con questa fonte rinnovabile, una lacuna presente anche nel campo del riscaldamento/raffrescamento;
   l'energia geotermica – sottolinea l'ONU – potrebbe svolgere un ruolo importante nel garantire accesso all'energia a prezzi contenuti, in modo affidabile e sostenibile per tutti, contribuendo al contempo a frenare l'avanzata dei cambiamenti climatici, ma la produzione è oggi bloccata solo al 7 per cento del potenziale globale stimato;
   già nel 2011 l'IEA (Agenzia internazionale dell'energia) ha elaborato una roadmap in cui si tracciava il percorso per decuplicare la produzione di energia e calore da fonte geotermica al 2050. Un tassello fondamentale era quello che prevedeva l'approvazione di standard comuni, obiettivo che adesso è stato raggiunto;
   dall'inizio del Novecento l'Italia sfrutta il calore della Terra per produrre energia elettrica tramite la realizzazione di centrali elettriche geotermiche capaci di sfruttare la forza del vapore. Una regione italiana, la Toscana, è diventata nel tempo un vero punto di riferimento scientifico mondiale nel settore geotermia;
   i giacimenti naturali di vapore in Toscana producono ogni anno oltre 4 miliardi di chilowattora di elettricità nelle soie centrali toscane di Larderello e di Montieri. In tempi di scarsità e caro-petrolio la geotermia si presenta pertanto come un'opzione energetica rinnovabile a cui non poter rinunciare –:
   quali siano le misure che il Governo intende intraprendere per valorizzare la geotermia in Italia, anche a seguito dell'adesione del nostro Paese all'accordo di Parigi COP21 collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. (5-09833)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09833

  Rispondo al quesito posto dall'Onorevole Interrogante in merito alle azioni che il Ministero dello sviluppo economico intende assumere in materia di geotermia, rappresentando quanto segue.
  Come noto, in Italia le applicazioni importanti e storiche dell'energia geotermica sono ubicate in Toscana. Oltre trenta impianti di produzione, una potenza installata di circa 800 MW ed una produzione energetica superiore a 5000 GWh (GigaWatt-ora) all'anno, rappresentano circa un quarto dell'energia elettrica consumata nella regione stessa, e quasi il 2 per cento del fabbisogno nazionale.
  Le risorse geotermiche, assimilate a risorse minerarie e, quindi, considerate di pubblico interesse, sono esercitate in regime concessorio.
  Con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (c.d. Bassanini) è stata trasferita alle regioni la competenza amministrativa in materia di risorse geotermiche per la terraferma, residuando in capo al Ministero dello sviluppo economico il compito di rilasciare, di concerto con il Ministero dell'ambiente e per la tutela del territorio e del mare e d'intesa con la Regione interessata, il conferimento di particolari titoli abilitativi per risorse geotermiche, finalizzati alla sperimentazione di impianti pilota per la produzione di energia elettrica ad emissioni nulle.
  Restano inoltre allo Stato, in base all'attuale formulazione del Titolo V della Costituzione, il potere legislativo e di indirizzo sulla materia oltre che le funzioni di inventario della risorsa, i relativi aggiornamenti, l'acquisizione di dati e la promozione di nuove tecnologie.
  Quanto premesso, nell'esercizio delle proprie funzioni di indirizzo sulla materia e sulla base di specifici impegni richiesti al Governo (risoluzioni approvate dalle Commissioni riunite VIII «Ambiente, territorio e lavori pubblici» e X «Attività produttive, commercio e turismo» della Camera dei deputati nella seduta del 15 aprile 2015) il MiSe si è prontamente attivato per realizzare una «zonazione» del territorio italiano affinché, per le varie tipologie di impianti geotermici, siano identificate le aree potenzialmente sfruttabili.
  Ciò in coerenza anche con le previsioni degli orientamenti europei e in linea con la strategia energetica nazionale, nonché per implementare le «linee guida» per le attività geotermiche, insieme al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al fine di individuare i criteri generali di valutazione per lo sfruttamento in sicurezza della risorsa, che tengano conto delle implicazioni che l'attività geotermica comporta relativamente al bilancio idrologico, al rischio di inquinamento delle falde, alla qualità dell'aria, all'induzione di micro sismicità.
  Entrambe le attività descritte sono in fase di ultimazione. Tra l'altro, il Ministero dello sviluppo economico sta lavorando attivamente all'implementazione delle istruttorie per la validazione dei progetti di realizzazione degli innovativi impianti pilota a emissioni nulle che, tuttavia, richiedono l'intesa regionale prima del rilascio della relativa autorizzazione.
  Quanto al tema della sismicità indotta evidenzio che sono stati compiuti importanti passi in avanti. Il MiSe, ha infatti adottato il documento delle Linee guida per il monitoraggio della sismicità, delle deformazioni del suolo e della pressione di poro, sviluppate per il monitoraggio delle attività di coltivazione di idrocarburi e stoccaggio sotterraneo di gas naturale, ma che potranno essere applicate, attraverso opportuni adattamenti, anche a tutte le attività antropiche che interessano grandi bacini artificiali, attività geotermiche, stoccaggio sotterraneo di CO2, estrazioni minerarie e più in generale attività di sottosuolo.
  Si sottolinea, inoltre, che per la prima volta a livello nazionale è stato affrontato il tema del monitoraggio delle attività di estrazione, reiniezione e stoccaggio di idrocarburi relativamente alla sismicità, alla deformazione del suolo e alle pressioni di poro producendo un documento che contiene specifiche tecniche, tra le più avanzate. Pertanto, verrà valutata, caso per caso, la loro prima applicazione tenuto conto della variabilità della situazione geologico-strutturale e della sismicità naturale del territorio. I risultati della sperimentazione saranno resi pubblici e condivisi con il Ministero dell'ambiente e con le regioni interessate.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà nel suo impegno per creare una idonea cornice normativa, mirata alla valorizzare delle risorse geotermiche nazionali, anche in relazione agli standard unificati recentemente approvati dall'UNECE (Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite).
  Detto impegno si raccorda perfettamente anche con la strategia Industria 4.0, che il MiSe ha inteso presentare per mobilitare investimenti privati, legandoli alla innovazione tecnologica, quale ad esempio quella dei cosiddetti «impianti pilota a emissioni quasi-zero» (ex decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22).
  La diffusione di nuove tecnologie potrà, di conseguenza, alimentare una industria di filiera, in sintonia con le linee programmatiche di industria 4.0, anche con il coinvolgimento delle piccole e medie imprese, rendendo lo sviluppo di questa energia alternativa rilevante ai fini di un suo utilizzo il più sostenibile possibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria dell'ambiente

politica energetica

Agenzia internazionale per l'energia