ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09832

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/10/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/10/2016
Stato iter:
20/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/10/2016
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/10/2016
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/10/2016

SVOLTO IL 20/10/2016

CONCLUSO IL 20/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09832
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   RICCIATTI, DURANTI e FERRARA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'impianto di Taranto dell'azienda Cementir del Gruppo Caltagirone è oggetto di un drastico ridimensionamento nell'ambito di un piano di riorganizzazione che coinvolge l'intero gruppo che ha dichiarato in esubero complessivamente 260 lavoratori tra Cementir Sacci e Cementir Italia; in particolare, l'azienda relativamente all'impianto di Taranto ha annunciato il licenziamento di 47 dipendenti su un organico che conta 72 lavoratori;
   l'annuncio da parte dell'azienda Cementir di Taranto del licenziamento del 60 per cento dei dipendenti rappresenta un dramma sociale che va affrontato senza atteggiamenti dilatori da parte delle istituzioni;
   Cementir Italia ha annunciato 106 licenziamenti in tutta Italia: 96 operai e 10 quadri e impiegati, distribuiti negli stabilimenti di Taranto, 47 ad Arquata Scrivia, 25 in provincia di Alessandria, 21 a Spoleto – Perugia, 10 a Maddaloni (Caserta), 2 nel centro di distribuzione di Civitavecchia, e 1 nella sede di Roma;
   i lavoratori e i sindacati hanno risposto all'annuncio dei licenziamenti con scioperi e mobilitazioni chiedendo l'intervento delle istituzioni locali e dei Ministeri interessati al fine di avviare un tavolo istituzionale che affronti la grave ed ulteriore emergenza occupazionale nella provincia di Taranto e nelle altre aree interessate;
   il gruppo Caltagirone ha «giustificato» tale decisione con il calo di vendite e dei volumi produttivi in Italia degli ultimi anni, sostenendo che da qui al 2020 non ci sono segnali di ripresa per quanto riguarda il mercato del cemento;
   ciò avviene a soli due mesi dall'acquisto del ramo d'azienda relativo a cemento e calcestruzzo della società Sacci spa e in un momento di crescita per il gruppo Caltagirone, che registra un utile di 800 milioni di euro; in tale ambito la decisione di procedere a licenziamenti da parte del gruppo Caltagirone è per i sindacati incomprensibile e incongruente;
   nell'incontro nella sede dell'Unindustria a Roma del 18 ottobre 2016 è saltata la trattativa con i sindacati dopo che l'azienda ha abbandonato il tavolo, negando la possibilità di affrontare una discussione complessiva sulle politiche industriali del gruppo;
   a seguito del fallimento della trattativa i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 8 ore per il 21 ottobre 2016;
   i sindacati chiedono il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e di avviare un tavolo di confronto finalizzato a definire una via d'uscita in grado di scongiurare una vera tragedia sociale per 260 famiglie –:
   se non ritenga necessario e urgente, per quanto di competenza, convocare le parti per verificare il piano industriale dell'azienda Cementir del gruppo Caltagirone, basato su una riorganizzazione che prevede un esubero di 260 lavoratori.
   (5-09832)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09832

  Come noto, anche agli interroganti, il gruppo Cementir di recente ha acquisito la Società Sacci, interessata da una grave crisi che l'ha condotta in procedura concorsuale.
  Nell'ambito di Sacci spa erano presenti unità produttive non operative da alcuni anni ed i cui lavoratori sono in CIG da diverso tempo. La crisi del settore cementiero è peraltro anch'essa nota: infatti, attualmente i volumi si sono dimezzati e ridottissima risulta anche l'esportazione.
  Ciò premesso, il Ministero dello Sviluppo Economico venuto a conoscenza della situazione di criticità del centro di macinazione sito a Taranto, ha già avviato contatti con l'azienda e sindacati e si prevede un incontro entro la fine di questo mese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento collettivo

politica occupazionale