ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: DA VILLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2016
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2016
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2016
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2016
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/10/2016
Stato iter:
20/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/10/2016
Resoconto DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/10/2016
Resoconto DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 20/10/2016

DISCUSSIONE IL 20/10/2016

SVOLTO IL 20/10/2016

CONCLUSO IL 20/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09831
presentato da
DA VILLA Marco
testo presentato
Mercoledì 19 ottobre 2016
modificato
Venerdì 21 ottobre 2016, seduta n. 696

   DA VILLA, VALLASCAS, FANTINATI, CRIPPA, DELLA VALLE e CANCELLERI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 40 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, delega il Governo ad adottare, entro due anni, uno o più decreti legislativi per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, con particolare riguardo alla riorganizzazione dei programmi di spesa e delle missioni e alla programmazione delle risorse, assicurandone una maggiore certezza, trasparenza e flessibilità;
   si ricorda che i programmi militari più costosi risultano come di consueto finanziati dal Ministero dello sviluppo economico: integralmente per le fregate classe Fremm (513 milioni), il programma ForzaNEC per la digitalizzazione delle forze armate (235 milioni), la nuova flotta da guerra della Marina (176 milioni), gli elicotteri Hh101 (170 milioni) e i caccia da addestramento M346 (138 milioni); quasi integralmente per cacciabombardieri Eurofighter (768 milioni su 781), i carri armati ruotati Freccia (317 milioni su 335), gli elicotteri Nh90 (77 milioni su 265) e l'ammodernamento dei cacciabombardieri Tornado (80 milioni su 88);
   all'interno della missione 11 «competitività e sviluppo delle imprese», il programma 5, «promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo», è quello che dispone delle maggiori dotazioni finanziarie del Ministero, rappresentando da solo il 47 per cento degli stanziamenti definitivi complessivi del Ministero dello sviluppo economico. La maggior parte degli stanziamenti definitivi di competenza (circa l'88,7 per cento) attiene a trasferimenti in conto capitale e interessa prioritariamente i capitoli 7421, 7485, 7419 e 7420. È evidente, dunque, la predominanza delle dotazioni per il comparto strategico della difesa;
   anche la Corte dei Conti conferma nella relazione sul rendiconto generale dello Stato che nella missione 11 «competitività e sviluppo delle imprese» – programma 5 «promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo del bilancio del Ministero dello sviluppo economico risultano prevalenti le dotazioni per il comparto strategico della difesa, rispetto alle quali il ruolo del Ministero dello sviluppo economico attiene al mero controllo finanziario sulla correttezza amministrativa delle procedure di spesa, e la quasi totalità degli stanziamenti del programma sono assegnati ad un obiettivo non strategico per il Ministero dello sviluppo economico («Partecipazione al Patto atlantico e ai programmi europei aeronautici, navali, aerospaziali e di elettronica professionale») –:
   se trovi conferma quanto descritto e quali iniziative intenda adottare affinché siano incrementate le risorse destinate ad obiettivi strategici del Ministero dello sviluppo economico, in tale contesto rivedendo l'allocazione di bilancio dei fondi citati in premessa, secondo quanto ivi indicato. (5-09831)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09831

  L'industria italiana per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza si posiziona, rispettivamente, al quarto e al settimo posto nel ranking europeo e mondiale del settore. La struttura produttiva è costituita da alcune grandi imprese e da un centinaio di PMI che operano spesso in nicchie tecnologiche di eccellenza.
  Il settore ha confermato la tendenza registrata in Europa di progressiva crescita dei ricavi (15 miliardi di euro nel 2015) e una stabilità occupazionale, oltre i 50.000 addetti diretti, ai quali se ne aggiungono altri 20.000 circa all'estero, nelle società controllate da aziende italiane; si stimano in altri 150.000 gli addetti indiretti, attraverso l'indotto. Particolarmente indicativa la percentuale di occupazione qualificata; circa il 30 per cento degli addetti è in possesso di laurea.
  Elevati sono gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, circa il 13 per cento dei ricavi; significativo è anche il contributo del suo export (circa 70 per cento dei ricavi) al saldo positivo della bilancia commerciale.
  Anche in ragione di quanto premesso da svariati anni è nata una collaborazione per quanto riguarda il settore, tra il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero della Difesa. Tale collaborazione si attua nella gestione dei programmi per la sicurezza e la difesa, i quali, sulla base di alcune leggi (la legge 421/96, la legge 266/97 e la legge 266/2005) fanno capo finanziariamente al bilancio del Ministero dello sviluppo economico.
  Nel corso degli ultimi anni questa cooperazione con il citato Ministero della Difesa si è anche rafforzata poiché ulteriori programmi che rispondono a esigenze strategiche della nostra difesa e sicurezza sono stati gestiti con risorse finanziarie allocate sul bilancio del MiSE, il più importante è il programma navale, che la legge di stabilità 2014 ha finanziato con 5,4 miliardi di euro in 20 anni.
  Come è noto, tutti i programmi funzionali alle esigenze della difesa e della sicurezza nazionale sono discussi e valutati dalle competenti Commissioni parlamentari per il necessario, preliminare, parere, in base all'articolo 536 del codice dell'ordinamento militare. In quella sede sono indicate e si discute anche delle fonti di finanziamento e delle modalità di attuazione, oltreché delle caratteristiche tecnologiche e alle capacità dei singoli sistemi da sviluppare e acquisire.
  Esiste quindi un controllo preliminare e una autorizzazione del parlamento all'attuazione dei programmi per la difesa e la sicurezza nazionale, indipendentemente dalle fonti e dalle modalità di finanziamento, per cui anche quelli finanziati attraverso risorse allocate sul bilancio MiSE sono sottoposti alla medesima procedura e, in alcuni casi questa procedura può anche replicarsi in base all'articolo 537-bis dello stesso codice dell'ordinamento militare.
  Nulla esclude tuttavia che in futuro, si possano immaginare altri modelli organizzativi; tuttavia bisogna tener conto di alcuni vincoli, in particolare di tipo finanziario e contabile, per quanto riguarda l'attuazione dei programmi già in corso.
  Infine, il Ministero dello Sviluppo Economico sta operando in maniera attiva, anche a livello di formulazione di proposte normative, per assicurare la competitività e lo sviluppo delle imprese e del sistema Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo finanziario

forze navali

indennita' e spese