ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09803

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09803
presentato da
MAESTRI Patrizia
testo di
Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   PATRIZIA MAESTRI e ROMANINI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   a fine settembre 2016 sono ripartiti i lavori di ampliamento del carcere di Parma per la realizzazione di un nuovo padiglione del carcere per 200 detenuti di media sicurezza che proverranno in massima parte da altri territori, essendo gli ingressi da Parma tra i più bassi in regione. È previsto il completamento dei lavori entro 12 mesi;
   il carcere di Parma ospita già attualmente più di 550 detenuti, una parte in regime di massima sicurezza e di «41-bis» e una parte in regime di media sicurezza e con il nuovo padiglione potrà ospitare fino a 800 detenuti divenendo, in rapporto alla popolazione libera, il più importante in Emilia Romagna;
   il 30 settembre e il 6 ottobre 2016 le rappresentanze sindacali degli agenti di polizia penitenziaria hanno manifestato di fronte al carcere e alla prefettura denunciando gravi carenze di personale e assenza di programmi di potenziamento dell'organico, nonostante il previsto ampliamento e incremento del numero dei detenuti;
   in particolare, gli agenti di polizia penitenziaria denunciano: la carenza di oltre 100 unità rispetto alla pianta organica di cui 70 distaccate presso altre strutture penitenziarie (come già segnalato con l'atto di sindacato ispettivo n. 5-08577 del 4 maggio 2016); la necessità di impegnare una quota del personale già carente alla sorveglianza del cantiere con aggravio dei carichi di lavoro; le carenze di personale ausiliario quali educatori, psicologi e per assistenza sanitaria; l'assenza di formazione specifica per fare fronte alle nuove modalità di detenzione dei detenuti; l'insufficienza dei servizi di infermeria e ricovero interni e le crescenti richieste e disposizioni di visite ospedaliere urgenti al di fuori della struttura detentiva; il trasferimento nel carcere da altre sedi di soggetti di difficile gestione interna con aumento delle situazioni di rischio per detenuti e agenti e di fenomeni di aggressione;
   l'attuale struttura del carcere di Parma conta già un elevato numero di detenuti che scontano pene per reati di mafia e reati associativi di stampo mafioso, fatto che richiede una attenzione particolare alle condizioni lavorative degli operatori penitenziari così come alle condizioni della città che vede la presenza di cellule di interessi mafiosi oramai già radicati sul territorio;
   la gran parte dei detenuti che fuoriescono dalle carceri al termine della pena, in particolare quando queste sono lunghe al punto da deteriorarne la rete familiare e sociale, si ferma sul territorio in cui si trova la struttura penitenziaria e in assenza di programmi di reinserimento sociale e lavorativo per i detenuti in scadenza di pena aumenta significativamente il rischio di reiterazione del reato e di reclutamento nei circuiti della criminalità locale –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di fornire ulteriori e puntuali informazioni circa lo stato di avanzamento dei lavori di ampliamento del carcere di Parma, nonché sul numero, sulla provenienza e sulla tipologia di detenuti che verranno ospitati nella nuova struttura;
   se non ritenga necessario assicurare sin d'ora agli istituti penitenziari di Parma un'adeguata dotazione di personale di polizia penitenziaria e di personale addetto ai servizi ausiliari tale da garantire idonee condizioni detentive e di sicurezza, nonché rafforzare le dotazioni organiche delle forze dell'ordine al fine di garantire una più capillare presenza sul territorio in ragione di un rapporto popolazione/detenuti maggiore rispetto ad altre città che non ospitano strutture penitenziarie.
   (5-09803)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

detenuto

mafia