ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09793

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 694 del 18/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINNA PAOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
ROSSI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/10/2016
Stato iter:
18/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/10/2017
Resoconto PINNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/10/2016

DISCUSSIONE IL 18/10/2017

SVOLTO IL 18/10/2017

CONCLUSO IL 18/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09793
presentato da
PINNA Paola
testo di
Martedì 18 ottobre 2016, seduta n. 694

   PINNA, PAGANI, BERGONZI, REALACCI, CINZIA MARIA FONTANA, FRAGOMELI, PAOLO ROSSI, RUBINATO, CANI e CARLONI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'attività di telemarketing consiste nel contatto, mediante l'uso del telefono e con l'ausilio di un operatore, tra un'azienda e la sua clientela, ai fini di invio di materiale pubblicitario, di vendita diretta, di ricerche di mercato o di comunicazione promozionale. Tuttavia, in tale ambito commerciale si rileva un utilizzo sempre più frequente di pratiche scorrette e invasive nei confronti dei consumatori, che si vedono costantemente vessati da telefonate indesiderate, ossia da «telemarketing selvaggio», che rappresenta una piaga sempre più diffusa che bersaglia i consumatori. La suddetta tecnica, poco ortodossa, è stata denunciata a più riprese dal Garante per la protezione dei dati personali, così come dal presidente della Fondazione Ugo Bordoni (FUB) e dal segretario generale dell'Unione nazionale consumatori;
   per ovviare al problema, con il decreto del Presidente della Repubblica del 7 settembre 2010, n. 178, è stato istituito il registro pubblico delle opposizioni, gestito dalla FUB. Il registro nasce per essere un punto di equilibrio tra le esigenze degli abbonati agli elenchi telefonici pubblici e le imprese: fornisce un servizio a tutela del cittadino che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato e, al contempo, rappresenta uno strumento per rendere più competitivo e trasparente il mercato tra gli operatori di marketing telefonico;
   nonostante ciò ad oggi solo 1,5 milioni di numeri fissi, su circa 115 milioni di linee telefoniche fisse e mobili, godono di una certa protezione grazie all'iscrizione nel registro, si tratta dell'1-2 per cento delle utenze. Ciò poiché l'iscrizione è limitata ai soli numeri pubblicati negli elenchi e, spesso, si rivela insufficiente a proteggere dalle chiamate indisturbate anche chi è iscritto poiché le norme sono aggirate o esplicitamente violate, come nel caso della vendita di dati forniti mediante il rilascio del consenso, da parte degli iscritti, a una specifica azienda. Si tratta, dunque, di uno strumento monco;
   a tal riguardo, da più parti sono state rilevate forti carenze del sistema e sono state proposte delle modifiche che amplierebbero significativamente l'ambito d'intervento e assicurerebbero un'azione più efficace ed incisiva. Le misure possono essere riassunte in tre operazioni: iscrizione al registro aperta anche ai numeri non presenti negli elenchi telefonici pubblici, includendo così la gran parte dei numeri di telefonia mobile; la possibilità di revoca universale del consenso a ricevere telefonate commerciali dal momento dell'iscrizione al registro (comunque permettendo al cittadino interessato a un determinato prodotto o servizio di dare il consenso a quella specifica azienda, purché essa operi nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy); l'istituzione della responsabilità condivisa fra call-center e committente delle chiamate, in caso di mancato rispetto della volontà dell'abbonato di non ricevere telefonate commerciali, poiché spesse volte l'operatore commerciale agisce in modo abusivo senza accedere al registro e operando da territori non sottoposti alla normativa italiana, a discapito dello Stato italiano e delle aziende del settore che lavorino in modo serio e trasparente –:
   quali iniziative intenda assumere per rafforzare la normativa contro il «telemarketing selvaggio» e se intenda promuovere la revisione delle disposizioni contenute nel codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, al fine di migliorare e potenziare il registro delle opposizioni introducendo misure volte a: istituire un meccanismo di corresponsabilità fra l'azienda che avvia la campagna e il call-center che la attua, ampliare la possibilità di iscrizione al registro anche ai numeri di telefonia fissa e mobile non presenti negli elenchi pubblici e incentivare gli operatori a gestire efficacemente i dati in loro possesso. (5-09793)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09793

  In relazione al quesito posto dagli Onorevoli Interroganti, il Ministero dello sviluppo economico è consapevole delle criticità degli attuali strumenti di contrasto alla pratica commerciale nota come «telemarketing selvaggio». Come abbiamo ribadito in altre occasioni, da ultimo accogliendo un ordine del giorno presentato a valle del disegno di legge Concorrenza, riteniamo che vi sia lo spazio per interventi normativi volti sia a rendere più incisive le attuali misure a difesa del consumatore, sia a estenderne l'ambito di applicazione per includere le numerazioni pubbliche e riservate.
  In particolare, sono tre le direttrici sotto le quali riteniamo utile intervenire. In primo luogo, occorre prevedere che l'iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni comporti la revoca di tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, che autorizzano il trattamento delle proprie numerazioni effettuato mediante l'impiego del telefono per fini di pubblicità o di vendita ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
  Secondariamente, gli interessati devono poter revocare, in qualsiasi momento e anche per periodi limitati di tempo, la propria opposizione nei confronti di uno o più soggetti che intendano svolgere attività di marketing telefonico. Riteniamo sia ipotizzabile imporre agli operatori di telemarketing di verificare periodicamente (e comunque prima dell'avvio di una campagna pubblicitaria) la validità delle loro liste di contatto con il Registro Pubblico delle Opposizioni.
  Per quanto invece riguarda il tema dell'attività di call center, è opportuno introdurre la responsabilità solidale del titolare del trattamento dei dati personali per le violazioni delle disposizioni di cui al disegno di legge anche nel caso di affidamento a terzi dell'attività di call center per le chiamate telefoniche, in linea peraltro con le disposizioni di legge entrate recentemente in vigore (L. 232/2016) e che hanno introdotto l'obbligo per i soggetti che svolgono attività di call center di iscrizione nel registro degli operatori di comunicazione.
  Come gli Onorevoli Interroganti ben sanno, è attualmente in discussione alla Camera un progetto di legge che muove proprio in tal senso, già approvato dal Senato, e che prevede tra l'altro la possibilità di iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni anche a tutte le utenze pubbliche e riservate, indipendentemente dalla loro presenza negli elenchi telefonici. Ferma restando la sovranità del Parlamento, il Ministero dello sviluppo economico condivide i contenuti di tale provvedimento. Più in generale, siamo disposti a valutare ogni iniziativa, anche normativa, volta a contrastare i fenomeni oggetto dell'interrogazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' di servizi

beni e servizi

prestazione di servizi