ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09774

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 692 del 14/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 13/10/2016
Stato iter:
09/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/02/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 09/02/2017
Resoconto GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/10/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/02/2017

DISCUSSIONE IL 09/02/2017

SVOLTO IL 09/02/2017

CONCLUSO IL 09/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09774
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo presentato
Venerdì 14 ottobre 2016
modificato
Giovedì 9 febbraio 2017, seduta n. 739

   PANNARALE, GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il 4 ottobre 2016 il Ministro interrogato ha convocato un incontro con le parti sociali per fare il punto su alcune questioni tra cui, in primis, l'avvio dell'anno scolastico 2016/2017 e la connessa evoluzione del sistema di istruzione a seguito dell'entrata in vigore della riforma della «buona scuola»;
   si è trattato di un incontro atteso ed avvenuto dopo la richiesta avanzata unitariamente dai sindacati sulle problematiche legate all'avvio dell'anno scolastico, stanti le gravi disfunzioni che hanno segnato la ripresa delle lezioni a causa dei cambiamenti introdotti dalla legge n. 107 del 2015 e che, si spera, dovrebbe segnare la volontà politica del Governo di ricucire con il mondo della scuola la profonda frattura determinatasi e di riaprire le relazioni sindacali, al fine di rimediare ai guasti ed agli errori della riforma;
   la disordinata gestione della mobilità, l'andamento assai discusso del concorso per il reclutamento a tempo indeterminato nel triennio 2016-2018 di 63.172 docenti, la gravissima e cronica insufficienza dell'organico del personale ATA, e le procedure per le assunzioni rese incerte dalle conciliazioni sulla mobilità nazionale, hanno reso il clima incandescente e maturi i tempi per superare tutte le criticità, anche in vista del varo del disegno di legge di bilancio 2017, attraverso un confronto serrato che porti all'individuazione di soluzioni condivise e rispettose delle aspettative delle famiglie e di tutto il personale della scuola;
   con riferimento all'incontro la Flc-Cgil avrebbe manifestato nei confronti del Governo addirittura un'apertura di credito. Secondo il sindacato in quell'occasione si sarebbero raggiunti dei risultati interessanti, che tuttavia andranno definiti nella legge di stabilità per il 2017. In particolare, sempre secondo il sindacato, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si sarebbe assunto l'impegno ad allineare gli attuali 25.000 posti in organico di fatto (costituiti dalle disponibilità temporanee fino al 30 giugno) all'organico di diritto (ovvero, ai posti vacanti e disponibili per l'intero anno scolastico), e di avviare un piano straordinario di assunzione per il personale ATA, che vada oltre il turnover;
   sulle altre questioni poste nel corso dell'incontro dalle organizzazioni sindacali allo scopo di superare le ingiustizie della riforma, come la necessità di rifare le operazioni di mobilità, di riportare il bonus nell'ambito della contrattazione, di superare la chiamata diretta, di rivedere i criteri di valutazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, e di definire contrattualmente la formazione, le risposte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ad avviso dell'interrogante sono state fumose ed evasive;
   una netta chiusura, invece, il Ministro interrogato l'ha manifestata rispetto alle seguenti esigenze:
    1) trovare idonee soluzioni alla spinosa questione del precariato, con particolare riferimento ad un piano di stabilizzazione per coloro che sono compresi nelle graduatorie ad esaurimento;
    2) avviare una fase transitoria per la seconda fascia dei docenti con la previsione del doppio canale;
    3) potenziare l'organico per le scuole dell'infanzia;
    4) garantire posti effettivi per i vincitori del concorso, derogando allo sforamento del 10 per cento degli idonei;
    5) trovare una soluzione politica al problema al contenzioso nato con i diplomati magistrali che fanno richiesta di inserimento nella graduatoria ad esaurimento;
    6) avviare una operazione di qualità verso le scuole del Mezzogiorno: dalla generalizzazione delle scuole dell'infanzia all'aumento del tempo scuola, al fine di innalzare i livelli di apprendimento e combattere la dispersione scolastica –:
   quali e quante delle suddette questioni troveranno definitiva risoluzione nell'ambito del disegno di legge di bilancio per il 2017 che il Governo si appresta a varare. (5-09774)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09774

  L'On.le interrogante pone all'attenzione di questo Ministero diverse questioni concernenti l'avvio dell'anno scolastico 2016/2017, connesse al fenomeno del cd. precariato nella scuola e all'innalzamento qualitativo delle scuole del Mezzogiorno nonché all'evoluzione del sistema di istruzione conseguente all'attuazione della riforma «La buona scuola», di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107:
   1) trovare idonee soluzioni alla spinosa questione del precariato, con particolare riferimento ad un piano di stabilizzazione per coloro che sono compresi nelle graduatorie ad esaurimento.
  Con riguardo alla prima questione relativa a coloro che sono iscritti alle cosiddette GAE giova richiamare che la legge n. 107, comma 109, lettera c), ha previsto che le graduatorie ad esaurimento siano valide sino al loro completo esaurimento.
  Sempre la legge n. 107 al comma 109 e seguenti nello stabilire che l'unico canale di accesso ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente ed educativo della scuola statale è il concorso pubblico nazionale, con cadenza triennale, fa salva la disposizione di cui all'articolo 399, comma 1 del TU in materia di istruzione ovverosia il cosiddetto « sistema del doppio canale» per cui il 50 per cento del personale docente sarà reclutato mediante concorsi pubblici nazionali per titoli ed esami, l'altro 50 per cento mediante assunzione dei soggetti inclusi nelle GAE; ciò fino al loro completo svuotamento.
  Pertanto, il combinato disposto delle norme sopra richiamate permetterà il progressivo e definitivo esaurimento del precariato storico.
   2) avviare una fase transitoria per la seconda fascia dei docenti con la previsione del doppio canale.
  In merito alla seconda questione relativa all'eventuale avviamento di una fase transitoria per la seconda fascia dei docenti con la previsione del doppio canale è opportuno richiamare quanto contenuto nello schema di decreto legislativo (recante « Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione») che attua la delega sulla riforma del sistema di formazione iniziale e di accesso all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado di cui al comma 181, lettera b), della legge n. 107.
  Precisamente l'articolo 17 di tale schema di decreto prevede, al comma 3, che «quota parte dei posti per il concorso di accesso ai ruoli della scuola secondaria di primo e secondo grado è riservata ai soggetti in possesso di abilitazione all'insegnamento conseguita secondo la disciplina previgente» e, al comma 5, che «i vincitori del concorso [...] , che siano già in possesso di abilitazione per la classe di concorso per cui concorrono conseguita secondo la disciplina previgente sono esonerati dalla frequenza del corso di specializzazione [...] e accedono direttamente al biennio successivo».

   3) potenziare l'organico per le scuole dell'infanzia;
  Con riferimento al terzo quesito sul potenziamento dell'organico delle scuole dell'infanzia è utile richiamare quanto specificamente disposto dall'articolo 12, comma 7, dello schema di decreto legislativo recante «Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera e) della legge 13 luglio 2015, n. 107», attualmente all'esame del Parlamento, e precisamente che «per attuare gli obiettivi del Sistema integrato di educazione e di istruzione [...] viene assegnata alla scuola dell'infanzia statale una quota parte delle risorse professionali [...] relativa all'organico di potenziamento».
  Tale schema di decreto, inoltre, stabilisce all'articolo 8 che il Governo predisporrà un Piano di azione nazionale pluriennale per estendere, in maniera graduale, il sistema integrato di educazione e di istruzione (composto anche dalle scuole dell'infanzia) e per superare la fase sperimentale delle cd. sezioni primavera, mediante la graduale stabilizzazione e il loro progressivo potenziamento.
   4) garantire posti effettivi per i vincitori del concorso, derogando allo sforamento del 10 per cento degli idonei.

  Con riguardo al quarto quesito relativo all'auspicata rimozione del limite del 10 per cento per la formazione delle graduatorie di merito del concorso docenti, occorre osservare che si tratta di un vincolo di legge contenuto nell'articolo 1, comma 113, lettera g), della legge 107.
   5) trovare una soluzione politica al problema al contenzioso nato con i diplomati magistrali che fanno richiesta di inserimento nella graduatoria ad esaurimento.

  Per quanto concerne il contenzioso in atto intentato dai diplomati magistrali che richiedono l'inserimento in graduatoria ad esaurimento, si rappresenta che la Corte di Cassazione ha fatto chiarezza circa la competenza. Pertanto, il Ministero sta continuando ad ottemperare alle ordinanze, in vista dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato.
   6) avviare una operazione di qualità verso le scuole del Mezzogiorno: dalla generalizzazione delle scuole dell'infanzia all'aumento del tempo scuola, al fine di innalzare i livelli di apprendimento e combattere la dispersione scolastica.

  In merito al sesto quesito, è utile richiamare ancora una volta lo schema di decreto legislativo che istituisce il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni il quale interviene anche sull'innalzamento qualitativo delle scuole dell'infanzia del Mezzogiorno.
  Difatti, lo stesso decreto, dopo aver sancito, all'articolo 3, comma 7, che la scuola dell'infanzia «assume una funzione strategica nel Sistema integrato di educazione e di istruzione operando in continuità con i servizi educativi per l'infanzia e con il primo ciclo di istruzione», precisa all'articolo 4, comma 1, che lo Stato persegue, tra gli altri, i seguenti obiettivi strategici:
   «...
  a) il progressivo consolidamento, ampliamento nonché l'accessibilità dei servizi educativi per l'infanzia, anche attraverso un loro riequilibrio territoriale, con l'obiettivo tendenziale di raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni di età a livello nazionale;
  b) la generalizzazione progressiva, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, della scuola dell'infanzia per le bambine e i bambini dai tre ai sei anni d'età;
   ...»

  Il raggiungimento di tali obiettivi strategici sarà perseguito tenendo conto della necessità di neutralizzare le differenze geografiche e qualitative attualmente presenti nel nostro Paese.
  Nello specifico, lo schema di decreto prevede la definizione, a cura del Governo, del già citato Piano di azione nazionale pluriennale che definisce la destinazione delle risorse finanziarie disponibili per l'ampliamento del sistema integrato di educazione e istruzione e per una più equilibrata distribuzione territoriale dei servizi sulla base, si evidenzia, anche di indicatori di riequilibrio territoriale. Gli investimenti programmati a favore delle scuole dell'infanzia saranno quindi funzionali all'innalzamento qualitativo e quantitativo delle scuole del Mezzogiorno.
   7) quali e quante delle suddette questioni troveranno definitiva risoluzione nell'ambito del disegno di legge di bilancio per il 2017 che il Governo si appresta a varare.

  Infine, in ordine alle disposizioni contenute nella legge di bilancio per il 2017 che, in particolare, hanno fatto fronte ad alcune delle problematiche citate nell'interrogazione, corre l'obbligo richiamare il comma 366 che ha istituito, nello stato di previsione del Miur, un nuovo Fondo destinato all'incremento dell'organico (docente) dell'autonomia. Le risorse allocate nel nuovo Fondo, pari a 140 mln di euro per il 2017 e 400 mln di euro a partire dal 2018, ampliano in modo sostanzioso il limite di spesa fissato dall'articolo 1, comma 201, della legge 107.
  Pertanto, i commi 373-374 della legge di bilancio per il 2017 dispongono che l'incremento dell'organico dell'autonomia avvenga in misura corrispondente ad una quota di posti derivanti dall'accorpamento degli spezzoni di orario aggregabili, fino a formare una cattedra o un posto interi, anche fra più scuole. Tale quota è sottratta, in misura numericamente pari, dall'ulteriore contingente di posti non facenti parte dell'organico dell'autonomia (né disponibili – a legislazione previgente – per il personale a tempo indeterminato, per assunzioni in ruolo, nonché per operazioni di mobilità) costituita annualmente per far fronte ad esigenze di personale ulteriori (legate all'aumento effettivo del numero degli alunni rispetto alle previsioni) rispetto a quelle soddisfatte dall'organico dell'autonomia (c.d. «organico di fatto» ex articolo 1, comma 69, legge n. 107 del 2015).
  In conclusione, occorre altresì evidenziare che con la legge di bilancio per l'anno 2017 sono stati stanziati 300 mln di euro per il 2017, 400 mln per il 2018 e 500 mln a decorrere dal 2019 per l'attuazione delle deleghe de «La buona scuola», comprese, naturalmente, quelle sopra richiamate; ciò consentirà di proseguire l'avviata riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

assunzione

sindacato

insegnante