ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09736

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 690 del 11/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/10/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09736
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Martedì 11 ottobre 2016, seduta n. 690

   D'UVA, VILLAROSA, FERRARESI e GRILLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   lo schema di decreto ministeriale 18 luglio 2016, denominato «revisione piante organiche magistratura», ha inteso procedere alla rimodulazione delle piante organiche degli uffici giudica ti e requirenti di primo grado, anche non direttamente interessati da modifiche al relativo assetto territoriale, al fine di realizzare una distribuzione delle risorse disponibili idonea a conseguire una maggiore efficienza del sistema giudiziario;
   tale provvedimento viene predisposto in attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 giugno 2015, n. 84, recante «Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche», nonché per assicurare la «piena operatività della revisione delle circoscrizioni giudiziarie realizzata con i citati decreti legislativi nn. 155 e 156/2012», così come riportato nello stesso schema di decreto;
   la «Relazione tecnica definitiva sul progetto di rideterminazione delle piante organiche del personale di magistratura negli uffici giudiziari di primo grado», allegata allo schema di decreto ministeriale, stabilisce come tale progetto di revisione intervenga «all'esito dell'adozione delle recenti misure volte ad arginare la costante riduzione degli organici del personale amministrativo conseguente ad una lunga stagione gestionale segnata da rigide politiche di contenimento della spesa pubblica»;
   se tale principio può ritenersi certamente auspicabile, questo non risulta tuttavia applicato dallo schema di decreto in alcuni distretti territoriali, i quali subirebbero consistenti riduzioni organiche;
   dalla lettura della «tabella A» allegata allo schema di decreto ministeriale 18 luglio 2016, è possibile rilevare una riduzione nella determinazione della nuova pianta organica dei tribunali ordinari di due unità per l'ufficio di Messina e di una unità per l'ufficio di Patti (Messina);
   analogamente, nella determinazione della nuova pianta organica delle procure della Repubblica vengono sottratte tre unità per il distretto di Messina, una per ognuno degli uffici che lo compongono, Messina, Patti (Messina) e Barcellona (Messina);
   tali riduzioni risultano per gli interroganti allarmanti non soltanto in quanto ideale proseguimento delle politiche di costante riduzione degli organici citati dallo stesso decreto, ma soprattutto in considerazione della peculiare condizione del territorio considerato, il quale, è noto, presenta una forte presenza criminale e mafiosa;
   oltre alla già conosciuta presenza della criminalità organizzata nel territorio barcellonese, considerato tra i più pericolosi per densità mafiosa, con importanti infiltrazioni nei settori politici e imprenditoriali, è necessario ricordare come tutto il territorio messinese sia oggi soggetto ad un aumento del livello di criminalità che non può non essere considerato;
   si ricordi, tra le altre, la recente visita della commissione bicamerale antimafia presso la città di Sant'Agata di Militello (Messina) all'indomani del tentativo di agguato avvenuto ai danni del presidente del parco dei Nebrodi, che ha costituito l'occasione per approfondire la questione relativa al fenomeno della cosiddetta «mafia dei pascoli»;
   in quella stessa occasione la commissione auspicò una forte risposta per un settore fondamentale di cui le mafie si appropriano, sottraendolo allo sviluppo ed alla crescita delle terre siciliane, con la conseguente necessità di predisporre interventi adeguati ad arginare il fenomeno;
   per tali ragioni non può ritenersi adeguato un provvedimento che dia un segnale di arretramento da parte dello Stato, ovvero un provvedimento che, anziché rafforzare le unità, ne disponga una considerevole riduzione, una decisione quindi tanto preoccupante quanto, ad avviso degli interroganti, inopportuna –:
   se il Governo non ritenga urgente ripristinare le unità che verrebbero sottratte al distretto di Messina sulla base dello schema di decreto ministeriale di cui in premessa, già oggetto delle citate politiche di riduzione del personale amministrativo nel settore della giustizia, al fine di consentire l'idoneo presidio da parte di tali organi in un territorio ad alta densità criminale. (5-09736)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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