ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09730

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 690 del 11/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 11/10/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09730
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Martedì 11 ottobre 2016, seduta n. 690

   VALLASCAS, GRILLO, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, DI VITA, MANTERO, NESCI e COLONNESE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'edizione di mercoledì 5 ottobre 2016 del Corriere della Sera, in un articolo titolato «Se il dirigente prescritto in un caso di corruzione rappresenta l'Italia in Ue» a firma di Milena Gabanelli e Giulio Valesini, riferisce della situazione controversa in cui si troverebbe un dirigente di fascia A del Ministero della salute, Pasqualino Rossi, assegnato alla fine del 2015 alla Rappresentanza permanente dell'Italia presso l'Unione europea;
   in particolare, l'articolo mette in evidenza una vicenda giudiziaria nella quale sarebbe incorso Pasqualino Rossi quando era dirigente dall'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco);
   nel dettaglio, gli articolisti riferiscono che, in qualità di dirigente dell'Aifa, «nel 2008, dopo due anni di indagini, viene arrestato dal procuratore di Torino Raffaele Guariniello, insieme ad altri funzionari pubblici e dirigenti di società di intermediazione nel settore farmaceutico. L'accusa è di corruzione»;
   secondo il Gip di Torino, così come riportato negli atti che motivano il provvedimento, «Da quanto emerso, si registra una totale assenza nel Rossi dell'interesse per la tutela della salute pubblica»;
   dall'articolo emergerebbe che il dirigente sia stato sottoposto dalla procura a intercettazioni e pedinamento per mesi, attività che avrebbe fatto affiorare una situazione dalla quale «Ne esce il ritratto di un funzionario pubblico alla continua ricerca di soldi, per mantenere un tenore di vita al di sopra delle sue possibilità. Per questo, secondo i magistrati, passa informazioni riservate agli informatori farmaceutici e agevola le pratiche per l'approvazione dei farmaci in commercio. Questa attività viene ricompensata con denaro e regali»;
   tra le altre cose, l'articolo riporta anche la circostanza che il dirigente, nell'ambito della medesima inchiesta, avrebbe ricevuto «una bustarella nascosta dentro ad un giornale. Il passaggio di mano è immortalato in un video girato dai Nas di Roma»;
   secondo quanto riportato nell'articolo, il tribunale di Roma, al quale erano stati trasferiti gli atti per competenza, nel settembre del 2015 avrebbe emesso la sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di tutti gli imputati;
   nel frattempo, la carriera del dirigente sarebbe proseguita, da prima, con il trasferimento dall'Aifa al Ministero della salute, dove avrebbe ricoperto un incarico di consulenza, studio e ricerca presso la direzione generale per i rapporti con l'Unione europea e rapporti internazionali, successivamente, alla fine del 2015, avrebbe dato la disponibilità per essere assegnato alla sede della rappresentanza permanente dell'Italia presso l'Unione europea;
   da quanto esposto, emergerebbe una situazione fortemente controversa che vedrebbe un alto dirigente, coinvolto in passato in un procedimento giudiziario con l'accusa di corruzione, seppure prosciolto per prescrizione, chiamato a ricoprire un delicato incarico in seno a un organismo europeo –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quale sia stato l’iter, nonché i criteri e i requisiti, per la selezione e la designazione del dirigente all'incarico presso la sede della rappresentanza permanente dell'Italia presso l'Unione europea;
   se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, verificare se vi siano stati comportamenti omissivi o inosservanza delle procedure di controllo nel procedimento di selezione e designazione del dirigente;
   quali siano gli orientamenti del Governo in merito alla vicenda esposta in premessa. (5-09730)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

accusa

procedimento giudiziario