ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09551

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 677 del 21/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: OLIARO ROBERTA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 21/09/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/09/2016
Stato iter:
22/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/09/2016
Resoconto OLIARO ROBERTA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/09/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 22/09/2016
Resoconto OLIARO ROBERTA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/09/2016

SVOLTO IL 22/09/2016

CONCLUSO IL 22/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09551
presentato da
OLIARO Roberta
testo di
Mercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677

   OLIARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la vicenda dell'insolvenza della società di armamento coreana Hanjin, settima compagnia al mondo del trasporto contenitori, sta creando allarme e preoccupazione nel mondo logistico italiano;
   gravi sono infatti le ripercussioni provocate dal crac della società coreana su tutti gli operatori dalla catena logistica;
   migliaia di container posizionati sulle banchine dei porti italiani vengono rilasciati solo dietro il pagamento di ingiustificate cauzioni richieste da alcuni operatori terminalisti. Il danno per gli operatori logistici, gli agenti marittimi, gli importatori ed esportatori sta assumendo dimensioni significative, nonostante la collaborazione della Hanjin Italia;
   tale situazione diventa ogni giorno più caotica anche per effetto del susseguirsi di notizie di agenzia approssimative e contraddittorie –:
   se il Governo non ritenga necessario assumere iniziative per valutare tutte le soluzioni possibili volte ad attenuare i danni e i disagi che la situazione sta creando al settore, in tale contesto acquisendo ogni elemento utile in merito al reale stato finanziario e operativo della predetta società. (5-09551)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-09551

  Come espresso dal Ministro Delrio ieri nella seduta di question time, la crisi della Hanjin Shipping sarà fronteggiata con energia e determinazione al fine di scongiurare le ricadute sul comparto portuale e logistico e salvaguardare gli attuali livelli occupazionali.
  Infatti, proprio oggi la questione viene affrontata presso il MIT in un incontro con i responsabili degli uffici economici e commerciali dell'Ambasciata della Corea del Sud, per avviare un confronto sulle necessarie garanzie che la compagnia Hanjin dovrebbe comunque fornire in tema di import/export rispetto a contratti stipulati con porti e operatori italiani.
  La questione – seguita congiuntamente da MIT e MISE e in contatto costante con le principali associazioni di categoria rappresentative dei legittimi interessi degli operatori portuali più esposti, a partire da spedizionieri e terminalisti – ha per noi un obiettivo prioritario: definire come ritirare l’import e consegnare l’export ovunque siano le navi di proprietà o affittate da Hanjin.
  A questo scopo, il governo coreano va sollecitato affinché rappresenti alla Shipping Line la impellente necessità che essa comunichi al nostro sistema portuale come intenda gestire i circa 20.000 container che statisticamente sono l’in/out da ora a Natale da/verso l'Italia.
  La società Hanjin dovrà comunicare, per ogni singola nave, il termine di «fine viaggio», permettendo così ai ricevitori e ai caricatori di proteggere il carico; ciò consentirebbe, almeno, una minima possibilità di recuperare le merci.
  Gli insoluti che Hanjin lascia a terminal operator, rimorchiatori, spedizionieri, piloti, trasportatori, doganalisti ecc. ammontano ad almeno una decina di milioni, considerato che il valore delle merci import/export Italia bloccate sulle navi – secondo le nostre stime – ammonterebbe circa a 1,5 miliardi e i TEU (Twenty-foot Equivalent Unit) annui a 150.000.
  In prospettiva, e di fronte a possibili nuovi default di altre grandi compagnie armatoriali o del trasporto marittimo, dovremmo verificare se in Italia possa essere possibile introdurre regole per garantire una «protezione legale» che, come negli USA, eviti il sequestro delle navi almeno fino alla consegna «a destino» dei carichi in transito.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contenitore