ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09523

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 677 del 21/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/09/2016
Stato iter:
27/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/09/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 27/09/2017
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/09/2016

DISCUSSIONE IL 27/09/2017

SVOLTO IL 27/09/2017

CONCLUSO IL 27/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09523
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Mercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677

   GRILLO, BARONI, COLONNESE, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, MANTERO e NESCI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'azienda ospedaliero-universitaria «Policlinico Vittorio Emanuele» di Catania è la stazione appaltante dei lavori di costruzione del nuovo ospedale San Marco di Librino;
   nel sito dell'azienda ospedaliero-universitaria «Policlinico Vittorio Emanuele» è presente il progetto dell'ospedale San Marco, in particolare è scritto: «Il nuovo Ospedale San Marco dovrà quindi possedere, per un totale di 570 posti letto, i servizi e le specialità verso i quali maggiormente si esprime da parte dell'utenza un'elevata domanda di assistenza e rispetto ai quali è elevato il ricorso a strutture sanitarie extraregionali. Mediante un'attenta analisi della domanda sanitaria e una scrupolosa verifica di fattibilità, verranno pertanto individuate le attività e i servizi che dovranno essere trasferiti dalle preesistenti strutture o che verranno creati ex novo. Il riversamento dei servizi dal vecchio al nuovo ospedale sarà principalmente finalizzata alla necessità di potenziare, grazie a una struttura moderna e dotata dei più elevati standard di assistenza, la propria offerta nei settori di maggiore impegno assistenziale e di alta specialità ovvero quei settori che sono caratterizzati da una particolare intensità delle cure e dall'uso di tecniche diagnostiche sofisticate, potendo in tal modo rispondere in maniera più tempestiva e qualificata ai bisogni degli utenti. Il percorso di realizzazione del nuovo Ospedale San Marco ha visto la conclusione della gara con aggiudicazione dei lavori ad Uniter Consorzio Stabile, e l'avvio dei lavori con la posa della prima pietra avvenuta il 5 dicembre 2008», con la previsione della conclusione dell'opera ad ottobre 2011; tale apertura è poi slittata al 31 maggio 2015;
   sempre sul sito dell'azienda ospedaliero-universitaria «Policlinico Vittorio Emanuele» di Catania è presente lo stato di avanzamento dei lavori, aggiornato al 12 maggio 2016 dell'ospedale San Marco; in particolare, si legge: «Maggio 2016: sono in fase di conclusione le operazioni necessarie al pagamento del 41o Stato di Avanzamento dei lavori (SAL) del 16 dicembre 2015, da cui si evince che il totale dei lavori realizzati è pari al 77 per cento (euro 92.992.251 / euro 121.531.184 euro).»;
   nel piano triennale degli investimenti 2015-2017 dell'azienda ospedaliero-universitaria «Policlinico Vittorio Emanuele» Catania si legge: «Nel 2004 l'Assessorato Regionale della Sanità ha affidato l'incarico della realizzazione del Centro di Eccellenza Ortopedico (160 PL) insieme all'Ospedale S. Marco (560 PL) “all'azienda ospedaliera Universitaria “Vittorio Emanuele — Ferrotto — S. Bambino”. Sempre nel 2004 l'azienda ha predisposto un progetto preliminare, che è stato approvato dall'Assessorato Territorio e Ambiente il 29 giugno 2005. La procedura di affidamento della realizzazione attivata dall'azienda con le modalità dell'appalto-concorso, autorizzato dalla Commissione Regionale Lavori Pubblici, concluso l’iter autorizzativo, ha comportato l'aggiudicazione al Consorzio Uniter degli impianti (...). L'importo complessivo è di euro 131.771.946,00»;
   da notizie stampa pubblicate dal giornale on-line Pressagency in aprile 2016 riferite allo stato di realizzazione dell'ospedale S. Marco in Librino si apprende in particolare:
    «quello che potrebbe essere il più moderno ospedale del meridione, al momento rischia d'essere una delle classiche cattedrali incompiute»;
    «la mancata apertura del Pronto Soccorso nel nuovo San Marco, genera alla e nella popolazione, in quanto priverebbe l'intera area sud di Catania, comprendente i popolosi quartieri di Librino e di San Giorgio, di un presidio sanitario fondamentale e determinerebbe rischiosi squilibri nella distribuzione territoriale delle strutture per l'emergenza-urgenza»;
    «il pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi Centro rimarrebbe infatti l'unico in città, con un prevedibile conseguente sovraffollamento»;
   da giornale on-line LiveSicilia – Catania del 10 giugno 2016 si apprende:
    «(...) che il nosocomio di Librino ci appare depotenziato prima di nascere, perché non abbiamo alcuna garanzia della presenza di un pronto soccorso al suo interno»;
    «(...) preso atto della chiusura di un importante punto di chiusura di un importante punto di primo soccorso nel centro storico (il presidio ospedaliero Vittorio Emanuele), l'ospedale San Marco Librino sarebbe un toccasana ma pare che non sia previsto il pronto soccorso»;
   il piano di rientro dal disavanzo della regione siciliana è stato siglato il 31 luglio 2007 e prevede una stima di interventi per il recupero del disavanzo sanitario;
   i piani di rientro sono finalizzati a ristabilire l'equilibrio economico-finanziario delle regioni interessate e, sulla base della ricognizione regionale delle cause che hanno determinato strutturalmente l'emersione di significativi disavanzi di gestione, individuano e affrontano selettivamente le diverse problematiche emerse nella regione stessa;
   la legge finanziaria per il 2005 e l'intesa Stato-regioni del 23 marzo 2005, prevedono il ricorso a forme di affiancamento, da parte del Governo centrale, alle regioni che hanno sottoscritto gli accordi contenenti i piani di rientro (PdR);
   è prevista la preventiva approvazione dei provvedimenti predisposti dalle singole regioni in attuazione di quanto previsto nei rispettivi piani di rientro;
   sussiste un monitoraggio dell'attuazione dei provvedimenti e dell'impatto delle azioni poste in essere dalle regioni nel rispetto degli impegni del piano di rientro, a livello regionale ed interregionale –:
   se il mancato completamento della realizzazione e della consegna dell'ospedale di San Marco in Librino di Catania possa comportare effetti di ulteriore aumento del disavanzo sanitario e quali siano le cause del notevole ritardo nella consegna del nuovo ospedale;
   se la mancata apertura dell'ospedale di San Marco in Librino di Catania e la chiusura del punto di primo soccorso nel centro storico di Catania (il presidio ospedaliero Vittorio Emanuele) possa ledere il diritto dei cittadini catanesi a vedersi garantire i livelli essenziali di assistenza;
   quali iniziative, nell'ambito dell'attività di monitoraggio relativa all'attuazione dei provvedimenti posti in essere dalla regione siciliana per il rispetto degli impegni derivanti dal piano di rientro dal disavanzo sanitario, intenda assumere il Governo. (5-09523)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 27 settembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-09523

  Prima di entrare nel merito del quesito posto dagli On.li interroganti, devo rammentare – come già avvenuto in occasione di altri atti ispettivi riguardanti problematiche di rilievo locale – che in tali ambiti, di norma, il Ministero della salute deve limitarsi ad un ruolo di verifica, secondo quanto previsto, nello specifico, dal Decreto Ministeriale n. 70/2015.
  Devo infatti ricordare che le scelte programmatorie e organizzativo/gestionali rientrano nella piena autonomia riconosciuta alle Regioni, le quali, in tale ambito, hanno ampia facoltà di definire le caratteristiche delle strutture che compongono la rete dell'emergenza-urgenza e la rete ospedaliera. Rimane in capo al Ministero della Salute, invece, il compito di verificare l'adesione agli standard previsti dal citato Decreto 70 (mi riferisco, in particolare, al rispetto dello standard del numero dei posti letto; al possesso dei requisiti da parte delle strutture della rete; al rispetto degli standard dei volumi ed esiti) non essendo possibile ingerirsi nelle singole scelte organizzative, come detto, proprie delle Regioni.
  Tutto ciò premesso, relativamente alla realizzazione e consegna dell'ospedale di San Marco in Librino di Catania, posso rispondere con gli elementi acquisiti dall'Assessorato alla salute della Regione Sicilia.
  A tal riguardo, la Regione ha comunicato che dopo la stipula del contratto (avvenuta il 28.07.2008) e la conseguente consegna dei lavori all'Impresa esecutrice avvenuta in data 11 settembre del medesimo anno, si è palesata, a seguito dell'entrata in vigore della L.R. n. 5/2009 di riordino del SSR, la necessità di un ridimensionamento, ovvero di un adeguamento, dell'opera alle nuove e diverse esigenze dell'Azienda: ciò ha comportato una modifica del progetto originario con l'adozione di una prima Perizia di variante (approvata in Conferenza dei servizi) seguita da una seconda Perizia di variante adottata al fine di consentire un maggiore risparmio energetico attraverso un migliore assetto della centrale termo-cogenerativa. Tutto ciò con conseguente slittamento della chiusura dei lavori al 31 maggio 2015.
  Successivamente, in considerazione delle difficoltà, riscontrate dalla impresa, nel garantire il rispetto della tempistica programmata e delle modalità previste dal contratto di appalto nonché dai successivi atti integrativi (difficoltà strettamente collegate ad una ridotta capacità economico-finanziaria della stessa impresa che non aveva potuto più agire se non dopo la nomina del Commissario prefettizio), al fine di tutelare l'interesse pubblico della completa definizione dell'opera nonché dei risvolti, pure rilevanti, di natura occupazionale, si è tenuta, in data 22 gennaio 2016, la Conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nella vicenda e durante la quale si è convenuto di accordare alla medesima impresa una proroga di quattro mesi a decorrere dal 21 febbraio 2016, anche in ragione delle criticità riscontrate e degli ostacoli di natura oggettiva che impedivano il rispetto del previsto termine di scadenza per la realizzazione dell'opera.
  Peraltro, in sede di Conferenza, il Prefetto di Catania, pur rilevando la necessità inderogabile di portare a compimento l'opera con il contratto in corso di esecuzione, rappresentava che non era possibile operare uno scorrimento di graduatoria della gara di appalto a suo tempo svolta, non essendoci una seconda ditta in graduatoria e non potendosi ragionevolmente ipotizzare una nuova gara di appalto per i lavori residui.
  Preme evidenziare, inoltre, che tale vicenda ha visto il coinvolgimento anche dell'ANAC che ha manifestato la propria condivisione di quanto concordato in sede di Conferenza.
  Successivamente, con deliberazione n. 1270 del 3 agosto 2016, l'Azienda Policlinico di Catania ha approvato l'atto di novazione contrattuale (sottoscritto tra le parti il 4 agosto) prevedendo, tra le altre cose, un ulteriore slittamento della conclusione dei lavori al 9 febbraio 2017.
  In merito al prosieguo dell'appalto, il Responsabile Unico del Procedimento ha rappresentato che sono state avviate alcune nuove variazioni di opere rispetto alle originarie previsioni progettuali al fine di soddisfare, su richiesta dei primari, le specifiche esigenze proprie del pronto soccorso, dei laboratori, delle attrezzature ecc. A seguito di ciò, pertanto, l'impresa aveva avanzato richiesta di protrazione dei termini di ulteriori 120 giorni, con scadenza ultima, quindi, al 9 giugno del corrente anno.
  Infine, con deliberazione n. 1161 del 17 luglio 2017, l'ente appaltante ha preso atto della perizia di assestamento finale redatta dalla Direzione dei lavori nonché della proroga concessa di 105 giorni decorrenti dalla data della medesima deliberazione.
  Concludo, pertanto, rassicurando gli onorevoli interroganti che, pur nella consapevolezza che la competenza primaria, in materia di organizzazione della rete ospedaliera, spetta alla Regione, il Ministero della salute monitorerà l'evolversi della vicenda al fine di garantire la piena tutela del diritto alla salute nonché pieno riconoscimento dei livelli essenziali di assistenza in favore di tutti i cittadini locali, in considerazione anche dei numerosi risvolti di natura assistenziale che la vicenda in questione presenta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

spese sanitarie

istituto ospedaliero