ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09489

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 673 del 15/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09489
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Giovedì 15 settembre 2016, seduta n. 673

   TERZONI, AGOSTINELLI, CECCONI, DAGA, BUSTO, DE ROSA, MANNINO, MICILLO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   Uniproject srl è una società concessionaria di impianti di trattamento chimico-fisici e biologici (D9-D8) per rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi;
   essa gestisce un depuratore di proprietà di Piceno Consind, consorzio pubblico, della provincia e di 30 comuni della provincia di Ascoli Piceno, ubicato nel territorio di Maltignano;
   all'epoca del rilascio delle autorizzazioni regionali per lo svolgimento delle attività di trattamento dei rifiuti era già in vigore il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 che disciplinava a livello nazionale l'applicazione delle procedure di valutazione impatto ambientale VIA per le tipologie progettuali come quella in argomento e, inoltre, erano già state istituite le norme di salvaguardia, adottate poi dal piano di assetto idrogeologico Tronto nell'ottobre del 1998 per le aree esondabili ed in frana; nonostante ciò, i progetti non vennero assoggettati a procedura VIA, tanto è vero che, dopo il trasferimento delle competenze dalla regione alle province, avvenuto nel 2002, la ditta, che nel frattempo era subentrata nella gestione dell'impianto, nelle more dell'ottenimento della autorizzazione ambientale integrata AIA ed in prospettiva di ampliare la propria attività, inoltrò, in data 18 novembre 2003, istanza di apertura di procedimento VIA alla provincia in quanto ente diventato competente; la provincia di Ascoli Piceno ha conseguentemente avviato il procedimento con la convocazione di diverse conferenze di servizi finalizzate ad individuare una linea strategica comune e condivisa da tutti gli enti interessati al fine di consentire il riavvio e la conclusione della procedura propedeutica al rilascio della autorizzazione ambientale integrata AIA; durante lo svolgimento dell’iter burocratico sono sorte insormontabili criticità generate dalla presenza di vincoli di natura idro-geologica non considerati nelle originarie autorizzazioni regionali, con particolare riferimento al fatto che l'area ove è ubicato l'impianto è classificata dal vigente piano di assetto idrogeologico del fiume Tronto (le cui norme di salvaguardia erano vigenti all'epoca della originaria autorizzazione) come a rischio di esondazione «elevato E3», e le norme tecniche di attuazione relative non consentono la presenza di tali impianti, così come pure il piano provinciale dei rifiuti che vieta espressamente la presenza di discariche ed impianti di trattamento nelle aree a rischio di esondazione; per tali motivi, attualmente la procedura VIA posteriore all'insediamento dell'impianto, risulta essere sospesa, come pure il rilascio dell'autorizzazione ambientale AIA; ma nonostante ciò l'impianto della ditta interessata continua ad esercitare la propria attività di trattamento di rifiuti pericolosi;
   l'esercizio di una attività senza VIA ed AIA, nonostante l'obbligo previsto dalle normative e la eventuale mancanza delle tutela ambientali e sanitarie previste nelle normative statali e comunitarie, costituiscono un mancato rispetto della normativa comunitaria, ed espongono lo Stato italiano a possibile procedura d'infrazione comunitaria;
   le condizioni operative del suddetto impianto erano state già sottoposte all'attenzione del Ministro interrogato a ottobre del 2013 mediante l'interrogazione risposta scritta n. 4-02354 a prima firma Agostinelli;
   ad aprile 2016 fonti stampa hanno riportato la notizia secondo la quale la procura di Potenza avrebbe avviato una inchiesta che prefigura ipotesi di reato gravi a carico della Uniproject: dallo stabilimento Eni di Viggiano (centro olio VAL D'AGRI – CO.VA) sarebbero stati conferiti, trattati e/o smaltiti rifiuti liquidi pericolosi, con codice CER falso, e costi quindi minori, consentendo a Eni, ingiusti profitti nell'ordine delle decine di milioni di euro. Tra i vari stabilimenti coinvolti c’è appunto anche quello Uniproject, e tra gli indagati figurano presidente (Longino Carducci) e amministratore delegato (Fausto Latini) di Uniproject. Infine a luglio del 2016 il tribunale di Ascoli Piceno ha rinviato a giudizio Fausto Latini, amministratore delegato della Uniproject, e Longino Carducci, presidente del consiglio di amministrazione della società per violazione delle prescrizioni delle autorizzazioni in merito al trattamento del percolato che poteva essere accettato nell'impianto di lavorazione ubicato nel comune di Maltignano;
   in particolar modo, i due sarebbero stati responsabili nel 2012 dello sversamento nel fiume Tronto e nelle fognature, di tipologie e quantità di materiali non consentiti dal regolamento in materia, prospettando così Al rischio di disastro ambientale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto rappresentato in premessa e di quali elementi disponga per quanto di competenza rispetto alle condizioni nelle quali l'impianto di Maltignano sta operando;
   se e quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza per scongiurare il rischio di un eventuale intervento della Commissione europea con conseguente avvio di una procedura di infrazione comunitaria. (5-09489)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

studio d'impatto

impatto ambientale