ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09435

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 670 del 12/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINELLI DONATELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/09/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09435
presentato da
AGOSTINELLI Donatella
testo di
Lunedì 12 settembre 2016, seduta n. 670

   AGOSTINELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   si apprende da fonti stampa che in data domenica 28 agosto 2016 nella città di Falconara, a partire dalle ore 10.00, si sono diffuse nauseabonde esalazioni di idrocarburi – a tratti agliacee, simili a gas – a causa delle quali i cittadini, allarmati dal fenomeno odorigeno, hanno tempestato di chiamate i numeri per le emergenze ambientali del comune di Falconara Marittima, dei vigili del fuoco di Ancona, dell'agenzia regionale per la protezione ambientale, nonché dei Carabinieri della tenenza di Falconara Marittima;
   il fenomeno ha avuto una durata di quasi due ore;
   in un primo momento le esalazioni si sono diffuse nella zona del quartiere Fiumesino, proprio di fronte alla raffineria Api, e, poi, sono state sospinte dalla brezza verso la spiaggia e la città; in particolare sono state avvertite intensamente dai bagnanti che erano in spiaggia a Villanova intorno alle 10:30;
   alle 11:19 circa i vigili del Fuoco sono arrivati a Falconara da Ancona, avviando una serie di sopralluoghi prima in città con i rilevatori di gas, e, poi, intorno alle 12:31 presso la raffineria Api insieme ai tecnici dell'Arpam; nessun sopralluogo nella raffineria è stato effettuato dagli agenti della polizia municipale che, giunti sul posto, si sono limitati ad ascoltare le relazioni dei vigili del fuoco già presenti;
   sempre da fonti stampa si apprende che la mattina del 28 agosto 2016 sono state avvistate due petroliere attraccate al pontile e all'isola della raffineria Api: forse si tratta della Ft Albaro e della Ft Quinto della compagnia Furtrans;
   le stesse fonti riferiscono della possibile presenza di una petroliera, non visibile dalla costa, anche alla monoboa SPM della raffineria;
   si tratta di una ricostruzione che sembrerebbe confermata anche da diversi giornali;
   sul Resto del Carlino del 6 settembre 2016 si legge che l'Arpam, in una lettera del 1o settembre 2016 indirizzata al Ministro dell'ambiente, all'Ispra, alla regione Marche ed al comune di Falconara, ha dichiarato di aver trasmesso gli atti alla procura di Ancona ed anche per conoscenza anche ai carabinieri del Nucleo ecologico ambientale;
   nel rapporto trasmesso alla Procura della Repubblica l'Arpam riferisce che «proveniva da una nave ormeggiata all'isola dell'Api un odore simile a quello avvertito dai residenti il 28 agosto scorso» (Resto del Carlino – Falconara – del 6 settembre 2016 «Risolto il mistero dei cattivi odori: provenivano da una petroliera – era ormeggiata all'isola dell'Api, l'Arpam informa la Procura»);
   dalle stesse fonti stampa si apprende che «stando a indiscrezioni, nella prima mattinata del 28 agosto, il personale dell'Api aveva segnalato ai responsabili aziendali l'emissione di un forte odore di idrocarburi dalla nave in attracco. Il comandante della nave cisterna aveva quindi modificato l'assetto delle valvole ed il fenomeno si era arrestato. Non è ancora ufficialmente accertato che la nube puzzolente provenisse direttamente dalla petroliera ... ...» (Resto del Carlino – Falconara – del 6 settembre 2016 «Risolto il mistero dei cattivi odori: provenivano da una petroliera – era ormeggiata all'isola dell'Api, l'Arpam informa la Procura»);
   nella stessa lettera dell'Arpam del 1o settembre si legge che la Capitaneria di Porto, cui l'Agenzia di protezione ambientale aveva chiesto supporto per l'ispezione delle strutture a mare, «ha comunicato per vie brevi che su una nave ormeggiata per effettuare il carico di olio combustibile sono stati avvertiti odori analoghi a quelli rilevati nell'ambito di Falconara Marittima» (Resto del Carlino – Falconara – del 6 settembre 2016 «Risolto il mistero dei cattivi odori: provenivano da una petroliera – era ormeggiata all'isola dell'Api, l'Arpam informa la Procura»);
   situazioni di criticità ambientale come quella verificatasi a Falconara Marittima nella mattina del 28 agosto 2016 coinvolgono, secondo l'interrogante, plurimi livelli di Governo;
   l'articolo 20 del decreto legislativo 13 agosto 2010 n. 155, «Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa», intitolato «coordinamento tra Ministero, regioni ed autorità competenti in materia di aria e ambiente», dispone, al comma 1, che «è istituito, presso il Ministero dell'ambiente, un coordinamento tra i rappresentanti di tale Ministero, del Ministero della salute, di ogni regione e provincia autonoma, dell'Unione delle province italiane (UPI) e dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI). Partecipano al Coordinamento rappresentanti dell'ISPRA, dell'ENEA e del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e di altre autorità competenti all'applicazione del presente decreto, e, su indicazione del Ministero della salute, rappresentanti dell'Istituto superiore di sanità, nonché, su indicazione della regione o provincia autonoma di appartenenza, rappresentanti delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente;
   il Coordinamento opera attraverso l'indizione di riunioni periodiche e la creazione di una rete di referenti per lo scambio di dati e di informazioni»; il comma 2 del medesimo articolo 20 individua, poi, le funzioni del Coordinamento previsto dal comma 1, stabilendo che tale organismo «... assicura, anche mediante gruppi di lavoro, l'elaborazione di indirizzi e di linee guida in relazione ad aspetti di comune interesse e permette un esame congiunto di temi connessi all'applicazione del presente decreto, anche al fine di garantire un'attuazione coordinata e omogenea delle nuove norme e di prevenire le situazioni di inadempimento e le relative conseguenze». Tra i partecipanti al Coordinamento, l'articolo 20 del decreto legislativo 13 agosto 2010 n. 155 indica, quindi, anche rappresentanti dell'ISPRA e dell'Istituto superiore di sanità, nonché delle agenzie per la protezione dell'ambiente, regionali e provinciali –:
   se i Ministri interrogati intendano convocare il Coordinamento di cui all'articolo 20 del decreto legislativo n. 155 del 2010 al fine di garantire una piena sinergia e cooperazione tra i diversi livelli di Governo coinvolti, in considerazione della insistenza della raffineria Api nel Sin di Falconara ed in una area ad elevato rischio di crisi ambientale, anche al fine della eventuale piena attuazione del «piano di emergenza esterno» predisposto dalla prefettura – U.T.G. di Ancona ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 17 agosto 1999 n. 334 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2005, nonché del «Piano operativo di pronto intervento» predisposto dalla capitaneria di Porto di Ancona e della verifica del loro corretto adempimento in data 28 agosto 2016, ove l'evento risultasse classificabile come incidente rilevante;
   se i Ministri interrogati intendano, per quanto di competenza, attivare tutti i poteri ispettivi conferiti dalla legge, anche al fine di reperire copia dei registri di carico/scarico delle navi dal pontile, dall'isola e dalla piattaforma SPM e di ogni altro documento utile ad individuare i serbatoi interessati dalle operazioni con le navi in data 28 agosto 2016, compresi i registri dei travasi di prodotti da un serbatoio all'altro e di quelli della marcia degli impianti di desolforazione della raffineria Api;
   se si possano rendere note il prima possibile tutte le informazioni di cui il Governo è in possesso in relazione al fenomeno odorigeno del 28 agosto 2016, anche al fine di favorire l'accertamento di eventuali responsabilità;
   se si intendano adottare tutte le iniziative necessarie ad evitare il ripetersi di fenomeni analoghi a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. (5-09435)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nave cisterna

impatto ambientale

protezione dell'ambiente