ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: LODOLINI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
13/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/09/2016
Resoconto LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/09/2016

SVOLTO IL 13/09/2016

CONCLUSO IL 13/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09395
presentato da
LODOLINI Emanuele
testo presentato
Mercoledì 3 agosto 2016
modificato
Giovedì 4 agosto 2016, seduta n. 667

   LODOLINI e GIULIETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   JP Industries il 29 luglio 2016, ha improvvisamente comunicato l'apertura della mobilità collettiva per 400 dipendenti. Una decisione inaccettabile per i lavoratori, per il territorio, per le comunità marchigiana e umbra, alle quali è stata espressa immediatamente contrarietà da parte delle organizzazioni sindacali e del territorio –:
   quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, intenda mettere in campo affinché l'azienda ritiri immediatamente il provvedimento di mobilità;
   se sia stato attuato il piano industriale presentato al momento dell'acquisto dell'allora Antonio Merloni-Ardo o, se, al contrario, vi sia stato inadempimento della JP agli obblighi assunti all'atto di cessione/acquisto stipulato l'amministrazione straordinaria della Merloni spa; conseguentemente, se sussistano i presupposti per promuovere eventualmente una azione di inadempimento nei confronti della società per il mancato rispetto degli impegni contrattualmente assunti, all'atto di sottoscrizione del contratto di cessione; se intenda valutare, per quanto di competenza, se sussistono i presupposti per promuovere un'eventuale azione risarcitoria a fronte di eventuali comportamenti diretti ad eludere le norme e gli accordi;
   se il piano industriale abbia subito nel tempo degli aggiornamenti, eventualmente anche per richiedere ed ottenere nuovi finanziamenti;
   se negli anni, da parte dell'azienda, siano stati fatti degli investimenti di carattere industriale tecnologico, logistico e strutturale;
   se ci siano stati finanziamenti dello Stato all'azienda suddetta;
   se ci siano stati o siano tuttora in corso finanziamenti delle regioni per investimenti, ricerca e innovazione;
   se siano stati rispettati i punti dell'accordo di programma; in particolare, se vi sia piena corrispondenza tra gli impegni assunti dalla JP con l'accordo di programma e le azioni poste in essere a seguito dell'accordo; se il finanziamento sia avvenuto integralmente o se una parte debba essere ancora elargita; in questo ultimo caso, se non si intenda procedere alla immediata sospensione del finanziamento nonché promuovere, per quanto di competenza, eventuali iniziative ai fini della messa in mora o della ripetizione delle somme concesse di cui all'accordo di programma;
   se vi sia ed eventualmente di quale entità sia una situazione debitoria della JP nei confronti di banche, Stato e privati;
   nel periodo interessato, quanti dipendenti abbiano svolto effettivamente attività lavorativa e quale sia stato il numero dei dipendenti posti in cassa integrazione;
   se sia definita la vertenza giudiziaria relativa all'impugnazione del contratto di cessione dopo il rinvio della Cassazione alla corte di appello di Ancona e quindi se si intenda valutare, qualora sia ancora in corso, di intervenire in quella sede per avanzate possibili richieste, ove ancora possibili, per l'annullamento del contratto originario di cessione stipulato tra il Ministero e la società;
   se il Ministro intenda rendere disponibili tutti gli atti del fascicolo della procedura di amministrazione straordinaria della Merloni spa ed in particolare gli atti ed il carteggio intercorso tar il Ministero e la JP. (5-09395)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09395

  In merito alle questioni evidenziate dagli Onorevoli interroganti, relative allo stato di crisi dell'azienda ex Merloni J&P Industries, rappresento, preliminarmente e qualora non fosse noto, che in data 4 agosto scorso il Vice Ministro Onorevole Bellanova ha dichiarato che «..nella giornata del 4 agosto, l'azienda ha comunicato di aver accolto l'invito del Governo al ritiro della mobilità per i 400 lavoratori interessati».
  Con riguardo, invece, alle richieste inerenti l'esecuzione della vendita a suo tempo sottoscritta tra i Commissari straordinari del Gruppo Merloni e la JP Industries Spa (imprenditore Porcarelli), si forniscono le seguenti informazioni:
  1. Con contratto del 27.12.2011, Antonio Merloni S.p.a. in amministrazione straordinaria, trasferiva i propri complessi aziendali a JP Industries S.p.a. Il contratto prevedeva, tra l'altro, l'obbligo, da parte dell'acquirente, di proseguire l'attività imprenditoriale per un periodo di quattro anni dalla stipula del contratto (a fronte di un obbligo legale minimo, ex articolo 63, comma 2, D.lgs. 270/1999 pari a due anni) e a garantire, per il medesimo periodo, il mantenimento di un livello occupazionale pari a non meno di 700 dipendenti (fatta esclusione per i casi di cessazione del rapporto di lavoro diversi dal licenziamento).
   2. I Commissari hanno vigilato in merito all'adempimento di tale obbligo, richiedendo all'acquirente JP Industries relazioni informative periodiche che, tra l'altro, indicassero il numero di dipendenti occupati per ogni periodo di riferimento, nonché gli investimenti effettuati per il mantenimento dell'attività imprenditoriale. Dalle relazioni ottenute dall'Acquirente nonché dall'esame dei bilanci relativi agli anni 2012-2015, emergono i seguenti dati relativi al mantenimento dei livelli occupazionali:
  Anno 2012 Dipendenti 707 (Dipendenti impiegati (FTE) 176); Anno 2013 Dipendenti 703 (Dipendenti impiegati (FTE) 221); Anno 2014 Dipendenti 695 Dipendenti impiegati (FTE) 211; Anno 2015 Dipendenti 686 Dipendenti impiegati (FTE) 202. Risulta, altresì, dai medesimi dati, che l'Acquirente ha effettuato i seguenti investimenti: Anno 2012 Investimenti (eurok) 4.046; Anno 2013 Investimenti (eurok) 3.948; Anno 2014 Investimenti (eurok) 1.792; Anno 2015 Investimenti (eurok) 3.283 (Totale investimenti eurok 13.069).
  L'Acquirente ha comunicato che il minor numero dei dipendenti per l'anno 2014 (695 a fronte di 700), nonché per l'anno 2015 (686 a fronte di 700) risultano dovuti a decessi, pensionamenti o dimissioni volontarie. Per quanto riguarda il livello degli investimenti effettuati, i Commissari hanno fatto osservare (con i rilievi comunicati all'Acquirente in seguito alla ricezione delle relazioni informative) come i medesimi non fossero in linea con quelli previsti nel piano industriale adottato dall'Acquirente nel corso della procedura di vendita. L'Acquirente ha motivato l'andamento dell'attività industriale al di sotto delle attese in ragione delle conseguenze della pendenza del giudizio relativo alla validità del contratto di cessione del 27 dicembre 2011 e del correlativo grado di incertezza sulle prospettive dell'azienda che ne derivava sul mercato.
  Sul punto, i Commissari hanno altresì precisato che sono in attesa di ricevere da JP Industries S.p.a. una relazione conclusiva relativa all'attività svolta nel quadriennio 2012-2015, destinata raccogliere i dati conclusivi relativi agli investimenti effettuati, all'andamento del fatturato e all'esposizione debitoria. Si sono pertanto riservati di svolgere le ulteriori valutazioni e di promuovere le eventuali iniziative che si dovessero rendere necessarie, all'esito della ricezione di tale relazione conclusiva.
  3. Con riferimento al giudizio relativo alla validità del contratto di cessione, occorre precisare che, in accoglimento del ricorso presentato dagli Istituti Bancari, con sentenza del Tribunale di Ancona del 20.9.2013 (confermata dalla Corte d'Appello di Ancona con sentenza del 28.4.2014) è stata dichiarata la nullità del contratto di cessione del ramo aziendale del 27.12.2011.
  Con sentenza del 24.11.2015, la Cassazione ha cassato la sentenza di secondo grado, affermando un principio di diritto favorevole alla procedura di A.S., ma ha rinviato la controversia alla Corte d'Appello di Ancona per la pronuncia sul merito e sulle spese di lite.
  Allo stato, il giudizio di rinvio risulta promosso da parte dell'acquirente JP Industries limitatamente alle spese di lite, nonché (a quanto si apprende da notizie informali) da parte degli Istituti Bancari. Con riguardo a quest'ultima iniziativa, la Procedura è in attesa di ricevere, unitamente all'atto di impulso processuale, il relativo decreto di fissazione di udienza.
  Per altro verso, come noto, è in fase avanzata, anche in ragione dell'approssimarsi delle scadenze processuali, una trattativa volta a definire i termini di una intesa transattiva che, anche sulla scorta del principio di diritto fissato dalla Suprema Corte di Cassazione, renda superflua la prosecuzione del giudizio sulla validità della cessione dei complessi aziendali facenti capo alla Antonio Merloni S.p.A. con il definitivo accertamento della validità del contratto di cessione degli assets aziendali da parte di JP Industries S.p.a.
  Rappresenta, ancora che, non esiste presso preso i competenti uffici del Ministero dello sviluppo economico un fascicolo specifico recante un carteggio tra il Ministero medesimo e la JP, in quanto l'Amministrazione ha quali interlocutori diretti i Commissari, i quali ultimi interagiscono con il soggetto acquirente (JP).
  Ciò nondimeno, come noto, è da tempo aperto presso il Ministero un tavolo di confronto con tutti gli interlocutori interessati (banche, acquirente, Commissari) finalizzato a favorire e salvaguardare il buon esito dell'operazione.
  Infine, nello specifico del programma di investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo proposto dalla J&P Industries, finalizzato alla sua riqualificazione produttiva ed all'ampliamento della sua gamma di prodotti, si rammenta che il medesimo è stato valutato dal Ministero dello sviluppo economico coerente con la strumentazione agevolativa di riferimento (decreto ministeriale primo aprile 2015 e legge n. 181 del 1989).
  Il Ministero dello sviluppo economico ha quindi confermato la propria disponibilità a formalizzare un accordo di programma con le regioni Marche e Umbria, allo scopo di promuovere il progetto con risorse finanziarie pubbliche per 24 milioni di euro, fatta salva la dimostrazione della disponibilità, da parte dell'acquirente, di ulteriori risorse finanziarie private, necessarie per la realizzazione del progetto di sviluppo nel suo complesso.
  Il MiSE è consapevole degli sforzi e degli impegni da assumere per condurre ad un esito positivo la vicenda e pertanto continuerà a seguire con la massima attenzione l'evolversi della situazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

politica della ricerca

cassa integrazione