ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09371

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 667 del 03/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/08/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
06/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/09/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 06/09/2016
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/08/2016

DISCUSSIONE IL 06/09/2016

SVOLTO IL 06/09/2016

CONCLUSO IL 06/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09371
presentato da
BORDO Franco
testo presentato
Mercoledì 3 agosto 2016
modificato
Giovedì 4 agosto 2016, seduta n. 667

   FRANCO BORDO e FOLINO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   come si apprende da fonti stampa, Poste Italiane ha recentemente tagliato drasticamente il servizio di recapito postale in una delle più importanti città del Mezzogiorno, Palermo, e come ha commentato il sindaco della città sicula, Leoluca Orlando: «appare del tutto incomprensibile la scelta di Poste Italiane che ha deciso la drastica riduzione del servizio di recapito della corrispondenza a Palermo, unica fra le grandi città metropolitane senza la consegna giornaliera con un taglio del servizio che ne danneggia pesantemente la qualità oltre che determinare gravissime ripercussioni occupazionali. Non è pensabile che il processo di privatizzazione in atto venga compiuto mortificando il ruolo postale di Poste italiane, pur comprendendo la volontà aziendale di diversificare l'offerta includendo tradizionalmente non affini a Poste». I lavoratori dell'azienda hanno dunque deciso di scendere in sciopero nei prossimi giorni contro le decisioni dei vertici di Poste;
   manifestazioni analoghe si stanno verificando un po’ in tutta Italia. La scorsa settimana, davanti alla prefettura di Cremona, una delegazione di sindaci e di lavoratori di Poste italiane, insieme alla partecipazione del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana, ha dato vita ad un presidio. I problemi legati al servizio postale stanno coinvolgendo un numero crescente di persone anche in quella zona. Ma scioperi e protese sono stati organizzati anche a Milano, Genova, Bari, Taranto, Campobasso, Firenze, Pavia, Mantova e in tanti altri luoghi, segno che la preoccupazione di cittadini e lavoratori per la definitiva privatizzazione di Poste Italiane spaventa in molti e mette a repentaglio le garanzie di continuità ed efficienza del servizio postale universale;
   la scelta di effettuare il recapito a giorni alterni sta creando disagi in ampia parte del Paese e disservizi ai cittadini e alle imprese. Contemporaneamente, si registrano situazioni inaccettabili in vari centri di smistamento e distribuzione in cui giacciono enormi quantitativi di posta che non viene consegnata;
   i sindacati di categoria delle Poste hanno incontrato unitariamente i vertici dell'Anci nazionale, per illustrare anche ai rappresentanti dei comuni italiani le preoccupazioni e le ricadute sociali sulle comunità del Paese derivanti dalla privatizzazione di Poste Italiane;
   il rischio è che la totale privatizzazione della più grande azienda del Paese possa ulteriormente desertificare il territorio, privandolo di servizi sociali necessari, specie nelle realtà montane e nelle ruralità dove si assiste già alla chiusura dei piccoli uffici e al recapito al recapito a giorni alterni;
   allo stesso tempo, stiamo assistendo ad a vera e propria offensiva nel campo della logistica e dell’ecommerce che rappresenta una sfida per la sostenibilità economica di Poste.Amazon, azienda americana, leader nel campo dell’ecommerce, nei giorni scorsi ha annunciato 500 milioni di euro di investimenti in Italia e l'apertura di due centri a Torino e uno vicino a Roma, quest'ultimo sarà il più grande dopo quello di Piacenza che è già operativo;
   sembra dunque, assolutamente necessario ripensare il ruolo degli uffici postali, riconosciuti unanimemente come presidi territoriali socialmente fondamentali, aprendo a proposte che provengano da ovunque (cittadini, organizzazioni, imprese, e altro), immaginando nuove sinergie territoriali capaci di utilizzare l'impatto del digitale e dell'automazione e della logistica integrata per mantenere la rete territoriale degli sportelli postali –:
   quali iniziative urgenti s'intendano avviare, per quanto di competenza, affinché il servizio di recapito postale su tutto il territorio nazionale venga ripristinato nella sua regolarità, prestando particolare attenzione alle zone più periferiche, ma anche ai grandi centri urbani e garantendo i livelli occupazionali interessati, anche alla luce del processo, di definitiva privatizzazione di Poste Italiane. (5-09371)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-09371

  Con riferimento ai quesiti posti dagli Onorevoli Interroganti nell'atto in discussione riguardanti il servizio di recapito postale, rappresento quanto segue.
  Rilevo, in via preliminare, che il settore postale è stato interessato negli ultimi anni da cambiamenti, a livello comunitario e nazionale, che hanno riguardato il contesto normativo e regolatorio, incidendo su numerosi e rilevanti profili quali la definizione dell'ambito e del contenuto del servizio postale universale, la creazione di un'autorità nazionale con compiti di regolazione e vigilanza del settore, individuata nell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni cui sono affluite le funzioni svolte dal Ministero dello sviluppo economico, anche in materia di qualità e caratteristiche del servizio universale.
  È inoltre indubbio che anche il settore postale è interessato dai significativi mutamenti connessi allo sviluppo dell'economia digitale. Da un lato, si registra un forte calo dei volumi di invii postali, dall'altro in connessione con il progressivo sviluppo nel comparto dell’e-commerce si schiudono ampie possibilità di crescita del servizio della cd. parcel deliver.
  Questi temi sono all'attenzione del Governo che ha promosso, nel quadro del proprio disegno strategico, politiche volte a favorire la diffusione della rete e dei servizi avanzati digitali nel Paese, le cui positive ricadute riguardano anche il settore postale offrendo opportunità di investimento e sviluppo nel comparto della consegna dei pacchi, non essendo l’e-commerce pienamente radicato nel nostro Paese a differenza di altri Stati europei.
  In questa cornice, nel 2015 è stato concluso tra il Ministero dello sviluppo economico e Poste Italiane il nuovo Contratto di programma, strumento attraverso il quale vengono stabiliti gli obblighi della società e disciplinate le modalità di erogazione del servizio universale – affidato dal Parlamento ex lege alla società Poste Italiane.
  In particolare, il Contratto di programma ha introdotto, nell'ambito del quadro normativo di derivazione europea, una rilevante modifica in tema di rete postale e servizio di recapito con cui si è ribaltata la prospettiva sinora tenuta, assumendo una vera e propria linea di politica industriale.
  La nuova impostazione si basa, infatti, sull'assunto che la capillarità della presenza di Poste non debba essere considerata più un peso o un onere bensì un asset strategico, un valore. Dunque, la rimodulazione della rete postale e delle modalità del servizio di recapito, per quanto giustificata e dentro le regole del servizio universale, impoverirebbe un asset della stessa società. In questa prospettiva, la Società – anche tenuto conto del perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica – si è impegnata a ricercare e valutare prioritariamente ogni possibilità di potenziamento complessivo dei servizi, anche attraverso accordi con le Regioni e gli enti locali.
  Nella logica del potenziamento e di una maggiore efficienza dei servizi, il fornitore del servizio universale dovrà considerare il rapporto costi-ricavi non sulla base del singolo ufficio postale ma in un ambito territoriale più ampio fino anche, ad esempio, a coprire una scala regionale.
  Pertanto, prioritariamente alla decisione di rimodulazione e razionalizzazione, la società Poste Italiane dovrà valutare iniziative proposte da enti e istituzioni territoriali in grado di aumentare la redditività della rete degli uffici postali in un ambito territoriale. Tali proposte dovranno pervenire, a regime, entro il 30 settembre di ogni anno. La Società è tenuta a trasmettere il Piano di riorganizzazione degli uffici postali all'Autorità entro il 1o luglio 2016.
  Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate o comunque ove si evidenzia la necessità di rafforzare un presidio.
  Per quanto concerne gli effetti che, pur in presenza dei suddetti correttivi, il piano di razionalizzazione potrà avere sulle modalità di recapito sulle spedizioni postali, va tenuto conto di quanto previsto dalla delibera Agcom n. 395/15/CONS.
  In particolare, la suddetta Delibera dell'AGCom ha autorizzato Poste Italiane S.p.A., in qualità di fornitore del Servizio Universale postale, all'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale, da applicarsi in maniera graduale nell'arco del triennio 2015-2017.
  Si rammenta, tra l'altro, che a partire dal mese di febbraio 2018, termine di attuazione del nuovo modello di recapito adottato, l'Autorità potrà valutare la sussistenza delle condizioni per prorogarne l'autorizzazione in base alle criticità riscontrate e alla coerenza dei risultati raggiunti con il Piano industriale aziendale di Poste Italiane.
  Nello specifico, l'Autorità ha fatto presente che il modello di recapito a giorni alterni non interessa la città di Palermo, menzionata dagli Interroganti, e più in generale, nessuno dei capoluoghi di Regione e di Provincia.
  L'AGCOM ha indicato che continuerà a curare il monitoraggio degli eventuali effetti del modello di recapito a giorni alterni sulla qualità del servizio universale, e, ove si riscontrino disagi o servizi qualitativamente non in linea con gli standard previsti, provvederà ad adottare i dovuti interventi.
  Segnalo, infine, che il Contratto di programma promuove le iniziative di Poste italiane volte a sviluppare servizi utili al cittadino, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione, tra cui si annoverano servizi a supporto di iniziative di e-commerce.
  Quanto alla prevista operazione di porre sul mercato un'ulteriore quota del capitale sociale di Poste italiane della partecipazione detenuta dallo Stato in modo che alla fine si determini una partecipazione pubblica nel capitale stesso non inferiore al 35 per cento, preciso che tale previsione consente allo Stato di continuare a detenere il controllo della Società. La quota del 35 per cento del capitale rappresenta, infatti, la quota di maggioranza relativa e di controllo in presenza dell'azionariato diffuso sul mercato. Esistono, inoltre, presidi statutari in termini di limite al diritto di voto in Assemblea per i detentori di partecipazioni superiori al 5 per cento del capitale stesso (cd. limite al possesso azionario).
  Con riferimento, infine, alla salvaguardia occupazionale evidenzio che, come dichiarato dal Ministro Padoan in occasione della recente audizione nell'ambito dell'esame da parte delle competenti Commissioni parlamentari dello schema di DPCM relativo ai criteri di dismissione della partecipazione in Poste Italiane, non risultano previste azioni di intervento sui livelli occupazionali esistenti che non siano concordate su base volontaria con i dipendenti interessati, sulla base della strategia che la Società sta perseguendo di miglioramento della qualità e dell'efficienza del servizio postale e logistico e le altre linee di attività (bancaria e assicurativa).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

privatizzazione

impatto sociale