ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09248

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 660 del 22/07/2016
Abbinamenti
Atto 5/08742 abbinato in data 13/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/07/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/07/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/08/2016
Stato iter:
13/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/10/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/10/2016
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/10/2016

DISCUSSIONE IL 13/10/2016

SVOLTO IL 13/10/2016

CONCLUSO IL 13/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09248
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Venerdì 22 luglio 2016, seduta n. 660

   DE LORENZIS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'interrogazione a risposta in commissione n. 5-08742, presentata venerdì 20 maggio 2016 nella seduta n. 628, sulla decadenza della concessione per mancato avvio dell'inizio dei lavori nei termini imposti dall'articolo 5 del decreto di autorizzazione unica al progetto del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) del 20 maggio 2015, non ha ancora ricevuto alcuna risposta;
   già in data 17 maggio 2016 il sindaco di Melendugno, Marco Potì, aveva inviato una comunicazione agli enti competenti, tra cui il Ministero dello sviluppo economico, annunciando di aver formalmente dichiarato decaduta «per decorso dei termini» l'autorizzazione unica, avendo constatato che le uniche attività registrate sul territorio di Melendugno fossero una piccola installazione di reti in PVC e una limitata apposizione di cartellonistica, senza un effettivo svolgimento delle attività necessarie direttamente e immediatamente collegate al predetto inizio dei lavori, non potendosi considerarsi utili a tal fine le attività svolte relative a bonifiche belliche e saggi di archeologici;
   in particolare, l'inizio dei lavori sarebbe consistito nell'aver recintato una zona di poco più di 100 metri transennata con una rete plastificata e un cartello con la scritta «area di cantiere»;
   al riguardo, si apprende da fonti di stampa (articolo del 12 luglio 2016, intitolato «Cantiere Tap, cortocircuito tra Ministeri: atti in Procura», pubblicato su TRnews.it) che vi sarebbe una contraddizione fra i pareri dei Ministeri competenti in merito a detta opera sulla qualifica dell'inizio dei lavori, in quanto in una nota del 5 luglio 2016 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a firma del direttore generale Lo Presti, in risposta al comune di Melendugno, si ribadisce che, per la costruzione del gasdotto Tap, «attualmente si è nella cosiddetta Fase 0 ovvero di avvio del cantiere, consistente in particolare nella rimozione degli ulivi e realizzazione della strada di accesso all'area di cantiere del microtunnel». Pertanto, si tratterebbe di attività «antecedenti l'inizio dei lavori»;
   diversamente, in una lettera firmata dal direttore generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche, Dialuce, per il Ministero dello sviluppo economico, invece, «il termine di inizio lavori non è condizionato alle verifiche di ottemperanza delle prescrizioni in ambito di Via, organizzate in fasi, ma attiene alle più ampie condizioni previste nel decreto di autorizzazione unica che comprende anche le precedenti». E quindi, ribadisce il Ministero dello sviluppo economico, «si ritiene congruente la comunicazione di inizio lavori della società Tap con quanto previsto nel Dm 20» (articolo del 18 maggio 2016, intitolato «Gasdotto Tap, il Mise: “Regolare l'avvio del cantiere”», a firma di Domenico Palmiotti, pubblicato su www.ilsole24ore.com);
   si apprende da fonti di stampa che, secondo i magistrati della, procura di Milano, l'ex deputato comasco dell'Udc, Luca Volontè, ora indagato per corruzione e riciclaggio, avrebbe intascato una tangente da due milioni e 390 mila euro data dal Governo dell'Azerbaijan. Nel dettaglio, «il 23 gennaio 2013, con 128 voti contro 79, il Consiglio d'Europa bocciò il rapporto “Strasser” su 85 prigionieri politici nella repubblica caucasica e secondo l'accusa, quella votazione a favore dell'Azerbaijan è uno dei risultati ottenuti dall'allora deputato e componente italiano dell'Assemblea del Consiglio in cambio della mazzetta milionaria per sostenere "le posizioni politiche dello Stato straniero» (così nell'articolo del 25 giugno 2016, intitolato «Corruzione, “tangente da due milioni dall'Azerbaijan”: indagato a Milano ex Udc Volontè», pubblicato su Ilfattoquotidiano.it);
   si apprende inoltre che per l'accusa Volontè avrebbe intascato la mazzetta «per sé e per terzi soggetti» dal politico Elkhan Suleymanov, suo collega nell'Assemblea parlamentare, «da un collaboratore di questi, tale Muslum Mammadov», e da «altri soggetti politici azeri non meglio identificati». Affinché asservisse «la propria funzione pubblica» ai loro interessi e a quelli del «governo dell'Azerbaijan». In particolare, «nell'avviso di conclusione delle indagini, che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio, l'allora parlamentare Udc avrebbe assicurato “nel corso di incontri e riunione in Azerbaijan e a Strasburgo, il proprio sostegno alle posizioni politiche dello Stato straniero dietro il pagamento di denaro”»;
   da quanto sopra riportato emergerebbero ad avviso dell'interrogante, gravissime illegalità ed illegittimità nell'agire dello Stato estero dell'Azerbaijan per asservire l'esercizio della funzione pubblica di parlamentari del nostro Paese ai propri interessi dietro il pagamento di denaro;
   con detto Stato straniero, tuttavia, sono stati conclusi affari assai rilevanti per la vita e l'economia del nostro Paese, fra cui la realizzazione del progetto del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) che permette l'afflusso in Italia e in Europa di gas naturale proveniente dall'Azerbaijan, che è partner nella costruzione del stesso che rischia di esser stata condizionata dal grave mercimonio che è stato compiuto;
   da ultimo, considerato che il gasdotto Trans-Adriatico muove proprio dalla frontiera greco-turca, preoccupano i drammatici fatti verificatisi in Turchia a seguito del fallito tentativo di colpo di Stato del 15 luglio 2016 cui segue, come emerge dalle notizie di stampa, il forte intensificarsi dell'instabilità politica in Turchia che viene connotato come un Paese estremamente fragile e in grave peggioramento –:
   se il Governo possa precisare i termini dell'inizio dei lavori e le attività utili a considerare gli stessi legittimamente avviati, chiarendo se la concessione sia decaduta per mancato avvio degli stessi, comunicando l'esito delle verifiche anche alle istituzioni europee ed escludendo la concessione di una proroga, su cui la Commissione europea si era già espressa negativamente;
   se il Governo ritenga legittimamente integrato l'inizio dei lavori mediante recinzione di una zona di poco più di 100 metri transennata con una piccola installazione di reti in PVC e una limitata apposizione di cartellonistica con la scritta «area di cantiere»;
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti indicati in premessa e intenda rivalutare l'opportunità di dar seguito agli affari conclusi con lo Stato dell'Azerbaijan, con particolare riferimento al progetto del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) di cui detto Stato è partner nella costruzione, anche alla luce dell'instabilità politica della Turchia a seguito tentativo di colpo di Stato del 15 luglio 2016. (5-09248)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09248
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gasdotto

istituzione dell'Unione europea

riciclaggio di denaro