ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09199

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 657 del 19/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016
LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016
BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 19/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09199
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

   CENNI, ALBINI, FOSSATI, LAFORGIA, DALLAI, MARIANI, ROCCHI e BENI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il Governo ha con chiarezza espresso in più occasioni e con importanti atti, la propria determinazione ne contrastare forme, anche inedite di lavoro nero e sfruttamento, nonché di scoraggiare le forme di precariato che riguardano soprattutto le giovani generazioni e rilanciare buona occupazione e tutele e diritti dei lavoratori; alla luce di tutto ciò, al Senato sono state recentemente approvate norme rilevanti, e il Governo stesso ha assunto provvedimenti per correggere l'abuso e l'uso improprio di voucher che spesso nascondevano forme di sfruttamento e lavoro non tutelato anche dal punto di vista della sicurezza;
   la regione Toscana ha messo in campo azioni, progetti, risorse per promuovere occupazione giovanile, formazione professionale e reinserimento lavorativo, nonché azioni importanti per contrastare sfruttamento insicurezza sul luogo del lavoro anche in relazione al fenomeno della contraffazione;
   nonostante tutto ciò, sono emersi recentemente episodi che hanno rivelato l'esistenza di consistenti forme di sfruttamento in alcuni settori produttivi, come il comparto agricolo e vitivinicolo che suggeriscono un innalzamento dell'attenzione;
   le forme di aggiramento delle norme e dei controlli sembrerebbero essere ancora molte;
   i buoni pasto sono dei documenti, emessi in forma cartacea (ticket restaurant) o elettronica (card o badge), che hanno la funzione di mezzo di pagamento, in quanto danno al possessore il diritto di ottenere dagli esercizi convenzionati la somministrazione di pasti o prodotti alimentari, escludendo ogni prestazione in denaro;
   i buoni pasti sono emessi con valore variabile, solitamente dai 2 ai 10 euro, e non vengono sottoposti a tassazione Irpef fino all'importo complessivo giornaliero di 7 euro se il ticket è elettronico o 5,29 euro se cartaceo (come disposto dal comma 16 della legge n. 190 del 2014);
   sono previsti vantaggi fiscali per l'azienda che acquista i buoni pasto da distribuire ai dipendenti; il costo che sostiene è infatti deducibile per competenza ai fini delle imposte dirette (Irpef e Ires);
   i buoni pasto, classificati, come «beni di servizi», spettano esclusivamente ai lavoratori subordinati sia a tempo determinato che a tempo parziale;
   è emerso, da organi di informazione, che a Firenze sia stata conciliata una delle prime vertenze di un lavoratore che veniva pagato «in nero» dal datore esclusivamente con buoni pasto;
   sempre secondo la stampa le vertenze aperte nella sola regione Toscana sarebbero «una decina». Questo fenomeno, hanno segnalato alcune associazioni sindacali, sarebbe «molto più ampio. Almeno tre volte più grande di quello che appare. Farlo emergere non è facile, perché chi lo subisce è disperato. Ha bisogno di lavorare per mangiare. A volte sono ragazzi, giovanissimi. Ma, molto più spesso, sono ultra 55enni disoccupati di lungo corso, che hanno esaurito tutti gli ammortizzatori sociali e non hanno sostegni di alcun tipo»;
   le associazioni sindacali hanno inoltre reso noto che le prime segnalazioni sarebbero arrivate nel mese di dicembre 2015 soprattutto nel settore terziario: «più che i negozi, in realtà, parliamo di pubblici esercizi. Bar, ristoranti: in generale di locali che esercitano attività stagionale, magari nei centri storici e che non hanno molti dipendenti»;
   se per i lavoratori il pagamento con i buoni pasto è privo di qualsiasi garanzia e tutela, i datori di lavoro possono addirittura dedurre tali costi dell'imponibile soggetto a tassazione «riciclando» con facilità gli incassi non dichiarati –:
   se il Governo sia a conoscenza della vicenda riportata in premessa, nel caso, quale sia l'entità di tale fenomeno e quali iniziative urgenti intenda conseguentemente assumere al fine di prevenire e contrastare tale pratica illegale che, penalizza i lavoratori ed incentiva l'evasione fiscale e contributiva da parte delle imprese coinvolte. (5-09199)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detrazione fiscale

diritto del lavoro

lavoro giovanile