ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09149

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 653 del 13/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/07/2016
Stato iter:
14/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/07/2016
Resoconto CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/07/2016
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 14/07/2016
Resoconto CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/07/2016

SVOLTO IL 14/07/2016

CONCLUSO IL 14/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09149
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Mercoledì 13 luglio 2016, seduta n. 653

   BRAGA, CHAOUKI, CIMBRO, CASELLATO e BORGHI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   si apprende da diverse fonti di stampa nazionali e internazionali che sarebbero arrivate in Marocco circa 2.500 tonnellate di rifiuti provenienti dall'Italia: si tratterebbe di ecoballe approdate nel porto di Al Jadida e destinate ad essere smaltite in siti del Marocco;
   stando a quanto riportato da alcuni media marocchini, gruppi di attivisti sui temi ambientali avrebbero avviato una raccolta di firme contro l'ipotesi di bruciare i rifiuti italiani nei cementifici di Casablanca e di Settat, mettendo insieme in pochi giorni 10 mila adesioni;
   la petizione degli attivisti chiederebbe anche l'intervento del gabinetto reale perché il Paese «non diventi il centro di raccolta della spazzatura internazionale»; secondo i firmatari «la spazzatura italiana arrivata in Marocco rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini»;
   sempre secondo la stampa, i rifiuti arrivati al porto di Al Jadida sarebbero provenienti dalla Campania, e precisamente dal sito di deposito combustibili «Taverna del Re» che si trova tra le province di Caserta e Napoli;
   il fatto avviene peraltro alla vigilia della ventiduesima Conferenza Onu sul clima (COP22), che si terrà a novembre a Marrakech e che si propone di dare attuazione alle decisioni assunte alla Conferenza di Parigi lo scorso anno in materia di contrasto ai cambiamenti climatici –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga urgente procedere, per quanto di competenza, ad una approfondita verifica della vicenda, al fine di chiarire quale tipologia di rifiuti sia arrivata nel porto marocchino e se tali rifiuti siano in linea con i parametri internazionali relativi allo smaltimento degli stessi. (5-09149)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 luglio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-09149

  Con riferimento alle questioni poste dagli onorevoli interroganti si rappresenta quanto segue.
  Lo scorso 12 luglio il Ministro Gian Luca Galletti, nel corso di un colloquio telefonico con il Ministro delegato all'Ambiente del Marocco, ha avuto modo di chiarire i termini della vicenda di seguito illustrati.
  Preliminarmente, è stato ribadito che non esiste alcun accordo tra i due Ministeri dell'Ambiente italiano e marocchino per lo smaltimento o il trattamento di rifiuti prodotti sul territorio nazionale italiano.
  Inoltre, è stata ribadita l'assoluta infondatezza della notizia secondo cui sarebbe stato firmato, durante la giornata di celebrazioni del trentennale del Ministero dell'ambiente italiano del 6 giugno scorso, cui ha preso parte anche il Ministro dell'ambiente marocchino El Haite, un accordo tra i due Paesi che prevede il trasporto di rifiuti in Marocco.
  Con riferimento a quanto asserito nell'interrogazione in oggetto, il Ministro Galletti ha rappresentato altresì che è assolutamente infondata anche la notizia secondo cui il carico giunto nei giorni scorsi in Marocco contenesse le «ecoballe» campane.
  Al riguardo, la competente Direzione Generale di questo Ministero, sulla base delle informazioni acquisite presso la Struttura di Missione per lo smaltimento delle ecoballe, istituita dalla Regione Campania, ha rappresentato che l'oggetto della gara per lo smaltimento dei rifiuti, la cui aggiudicazione si è conclusa nel mese di maggio, era costituito dai servizi di trasporto, conferimento, recupero e/o smaltimento in ambito nazionale e/o comunitario dei rifiuti imballati e stoccati presso i siti dedicati del territorio della Regione Campania, escludendo quindi ogni possibilità che i rifiuti possano essere trattati al di fuori della Comunità europea.
  Peraltro, secondo gli approfondimenti compiuti dal Ministero dell'ambiente, nel caso in esame si è trattato di un trasporto di rifiuti non pericolosi in possesso di tutte le certificazioni previste per il trasporto transfrontaliero.
  Nello specifico, si rappresenta che la Capitaneria di Porto di Ortona ha autorizzato, in data 17 giugno 2016, la spedizione della nave «Flinterspirit», battente bandiera olandese, con a bordo 2500 tonnellate di rifiuti CDR (combustibili derivati da rifiuti) – codice CER 19.12.10., diretta verso il Porto di Jorf Lasfar (Marocco).
  La spedizione transfrontaliera dei sopracitati rifiuti è stata effettuata dalla ditta DE.CO. S.p.A., avente il proprio insediamento produttivo a Chieti, previo rilascio della Determinazione della Regione Abruzzo N. DPC/026/128 del 9 giugno 2016, oltre che del Documento di notifica per movimenti/spedizioni transfrontalieri di rifiuti N. 259BUC0154.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato sull'evolversi della vicenda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti

eliminazione dei rifiuti

incenerimento dei rifiuti