ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09141

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 653 del 13/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/07/2016

ATTO MODIFICATO IL 20/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09141
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo presentato
Mercoledì 13 luglio 2016
modificato
Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

   DE LORENZIS. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute . Per sapere – premesso che:
   da fonte stampa del quotidiano La Stampa del 28 giugno 2016 dal titolo «L'Italia esporterà software di sorveglianza in Egitto» si apprende che il Ministero dello sviluppo economico ha concesso all'azienda italiana Area spa, di Vizzola Ticino, una autorizzazione specifica per l'esportazione di una tecnologia di sorveglianza del traffico internet in Egitto al fine «di agevolare l'attività di intercettazione di comunicazioni ai fini della sicurezza nazionale», con una commessa dal valore di 3,1 milioni di dollari, in favore della Technical Research Department (TRD) all'interno del Consiglio nazionale di difesa, tramite una azienda locale intermediaria denominata Alkan Communication and Information Technology del Cairo;
   sempre secondo la fonte stampa succitata, la Technical Research Department sarebbe «un'unità opaca, autonoma e priva di controlli democratici dell’intelligence e degli apparati egiziani, protagonista di una intensa attività di sorveglianza delle comunicazioni, sia di massa che mirata. Nel corso degli ultimi anni il TRD avrebbe infatti comprato, riferiva un rapporto di Privacy International, sistemi per la gestione di intercettazioni, centri di monitoraggio per telefoni mobili e fissi, prodotti di intercettazioni passiva e di massa e spyware da varie aziende europee, inclusa la tedesca AGT e l'italiana Hacking Team»;
   in data 31 marzo 2016 il Ministero dello sviluppo economico ha revocato l'autorizzazione globale per l'esportazione ad Hacking Team, dando a questa la possibilità di esportazione di propri prodotti spyware solo a seguito di autorizzazioni specifiche. Secondo la fonte stampa, l'autorizzazione appena concessa sia stata rilasciata nonostante riguardi l'Egitto, tristemente noto per la violazione dei diritti umani, e inoltre su un tipo di tecnologia di monitoraggio di tutte le comunicazioni internet che non sembra destare preoccupazione nel Governo italiano. Nemmeno alla luce delle tensioni con il Cairo sul caso Regeni»;
   in data 6 luglio 2016, il Ministro dello sviluppo economico, rispondendo ad una interrogazione a risposta immediata in Assemblea alla Camera, ha confermato che in data 13 giugno 2016, è stata rilasciata dalla direzione generale per la politica commerciale internazionale del Ministero dello sviluppo economico, l'autorizzazione all'esportazione in Egitto di un sistema di monitoraggio delle comunicazioni su internet per fini di sicurezza nazionale con utilizzatore finale i servizi di sicurezza egiziani;
   sempre a detta del Ministero dello sviluppo economico, l'autorizzazione sopracitata è stata rilasciata sulla base di un parere favorevole espresso all'unanimità dal comitato consultivo di cui fanno parte rappresentanti dei Ministeri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze, della difesa, dell'interno, dell'istruzione dell'università e della ricerca, della salute, oltre a quattro esperti tecnici;
   nella risposta il Ministro dello sviluppo economico ha affermato che è prassi consolidata che l'autorità competente si conformi al parere del comitato consultivo in quanto il parere si basa su aspetti di natura tecnica e in particolare sul principio generale della piena libertà di commerci che può subire limitazioni in presenza di misure restrittive adottate nelle sedi appropriate, ad esempio Nazioni Unite e Unione europea. Tuttavia, il Ministro dello sviluppo economico ha aggiunto che «dal punto di vista politico (...) ho chiesto, a tal proposito, alla Direzione generale di rivalutare, in tale contesto, i presupposti dell'autorizzazione concessa, anche ai fini di un'eventuale revoca. Più in generale, data la delicatezza di questo tipo di strumenti, il cui uso può essere rivolto alla riduzione delle libertà individuali, proporrò di rivedere le attuali procedure, affinché, nel rispetto degli obblighi internazionali, prevedano criteri ancora più stringenti rispetto a quelli oggi in vigore per l'esportazione di prodotti dual use» –:
   se la direzione generale abbia rivalutato i presupposti delle autorizzazioni concesse finora e quali siano state oggetto di revoca;
   se e quando il Ministro abbia proposto di rivedere le attuali procedure per prevedere criteri ancora più stringenti, quale sia l'esito di tale proposta e se sia stata tradotta già in atti ministeriali di cui possa citare la data di applicazione e il contenuto specifico;
   se sia già stata ritirata l'autorizzazione ad Area spa e quali siano i criteri ancora più stringenti, rispetto a quelli oggi in vigore, per l'esportazione di prodotti dual use, che si intendano adottare;
   per quale motivo le rappresentanze dei sei Ministeri interrogati non abbiano ritenuto opportuno, viste anche le vicende legate al caso Regeni, di esprimersi in senso contrario al rilascio dell'autorizzazione per favorire lo spionaggio dei cittadini in Stati come l'Egitto in cui vige un regime totalitario in spregio ai diritti umani. (5-09141)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo delle esportazioni

licenza d'esportazione

diritti umani