ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09099
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   LUIGI GALLO, BRESCIA, VACCA, CHIMIENTI, LUPO, GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, per i rapporti con le regioni e per la pubblica amministrazione e l'innovazione, con decreto del Presidente della Repubblica del 20 marzo 2009, n. 81, è stato emanato un regolamento recante «Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
   in base al succitato decreto si sono succeduti dei piani di «dimensionamento», tra cui il recente decreto ministeriale 30 giugno 2016, n. 528, la cui tabella di ripartizione dei posti a livello regionale prevede che le istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2016/2017 sono 8.281, di cui 334 sottodimensionate, e 125 centri provinciali per l'istruzione degli adulti (cpia) che hanno comportato condizioni disagevoli e tagli imposti, inter alia, dalla riduzione delle classi per l'anno scolastico in sede di assegnazione degli organici, specie per quegli istituti scolastici che adottano indirizzi didattici differenziati come, ad esempio, il cosiddetto «metodo Montessori»;
   l'Opera Nazionale Montessori, come si evince del sito internet della stessa, è un ente morale, con riconoscimento di personalità giuridica, istituito, per volontà di Maria Montessori, con regio decreto dell'8 agosto 1924, n. 1534; sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca che ne ha approvato lo statuto il 20 luglio 2001; accreditato per la formazione dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con decreto ministeriale del 30 maggio 2002, confermato in via definitiva il 2 luglio 2005; titolare di convenzione a cadenza triennale, la cui ultima è stata firmata il 1o agosto 2013, con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca stesso dal 1990;
   lo Stato italiano nel 1987, con la legge 16 febbraio 1987, n. 46, riportata nel testo unico del 16 aprile 1994, n. 297, ha riconosciuto all'Opera Nazionale Montessori il diritto-dovere di sostenere sotto il profilo metodologico tutte le scuole che adottano il metodo Montessori, sia pubbliche che private, mediante apposite convenzioni;
   i princìpi su cui si fondano le scuole che adottano il metodo Montessori e che forniscono alle stesse una connotazione specifica, fanno riferimento a tre aspetti fondamentali: ambiente educativo, che deve essere appositamente organizzato e preparato, anche per quanto riguarda gli spazi e gli arredi, e nel quale il bambino deve essere lasciato libero di esplorare il suo mondo; materiale, che permetta l'autoeducazione e i processi di astrazione e simbolizzazione; insegnante, che non dirige, ma siede accanto al bambino, prepara un ambiente accogliente che rafforzi l'autostima, favorisca la socializzazione e la condivisione e che funge da mediatore che prepara il bambino all'acquisizione del sapere, senza operare alcun condizionamento sui tempi e i ritmi di apprendimento;
   da un censimento del 2013 effettuato dall'Opera Nazionale Montessori le scuole dell'infanzia e primarie, statali e paritarie, che attuano la didattica differenziata Montessori sono: 104 «Case dei bambini» e scuole primarie, statali e paritarie con oltre 900 docenti; 35 nidi con circa 250 educatrici; 22 «Case dei bambini» e scuole primarie private con circa 115 docenti; due scuole paritarie secondarie di primo grado e 2 scuole paritarie secondarie di secondo grado con circa 80 docenti; inoltre si stanno realizzando sperimentazioni in quattro scuole secondarie di primo grado statali; circa 10.000 famiglie, in Italia, si affidano oggi al metodo Montessori;
   in seguito alle «condizioni disagevoli che i tagli dovuti al piano di dimensionamento previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, hanno causato alla Scuola a indirizzo didattico differenziato Montessori», i docenti della scuola primaria Montessori di Perugia hanno inviato una lettera indirizzata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, all'ufficio scolastico regionale per l'Umbria, al sindaco del comune di Perugia, all'ufficio scolastico provinciale di Perugia, all'Opera Nazionale Montessori e all'Istituto comprensivo Perugia 2, con l'intento di richiamare l'attenzione per ottenere una revisione del succitato regolamento;
   frutti del suddetto dimensionamento sarebbero, per l'anno scolastico 2016/2017, «il taglio di n. 4 unità in organico; il taglio di due classi (attuali seconde e terze); il taglio di n. 1 unità in organico di potenziamento (da 6 a 5) del tutto privo, per giunta, di specializzazione didattica Montessori (tale specializzazione non è minimamente contemplata a sistema neppure nei modelli di richiesta da parte della scuola)»;
   i docenti firmatari della suddetta lettera lamentano, inoltre, che «durante l'assegnazione dell'organico a fronte della riduzione delle classi, non è stato tenuto in considerazione il fatto che la Scuola Primaria Statale Maria Montessori di Perugia è distribuita su due plessi logisticamente distanti, sede “Primo Ciabatti” in zona Porta Pesa e sede “Enzo Valentini” in zona Elce», rimarcando l'inconcepibilità della decisione di accorpare classi che si trovano in sedi diverse durante il ciclo scolastico «in virtù del fatto che la normativa non lo prevede, che gli organi collegiali hanno stabilito tra i criteri di iscrizione alla scuola la scelta della sede e che tale scelta è prevista anche a livello ministeriale nel modulo di iscrizione on-line del MIUR»;
   risulterebbe, quindi, un «inopinato accorpamento delle classi seconde e terze, già funzionanti nel corrente anno scolastico nei due plessi e nelle quali sono iscritti complessivamente 223 alunni, di cui 3 con certificazione ex L. 104», malgrado «il decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009, articolo 10, comma 1, nulla preveda ai fini dell'accorpamento, negli anni intermedi, delle classi iniziali costituite in base ai parametri ivi contenuti»;
   i docenti della Scuola Primaria Maria Montessori di Perugia, confluita nel nuovo Istituto Comprensivo Perugia 2 con deliberazione della giunta comunale n. 29 del 28 gennaio 2014, pertanto, allo scopo di assicurare un pieno diritto allo studio degli alunni già frequentanti le classi seconde e terze, nei rispettivi plessi, «chiede di rispettare la richiesta della Scuola, consistente nel mantenimento di n. 5 Classi Seconde e n. 6 Classi Terze, nel più rigoroso rispetto del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009», anche al fine di rispettare i sopra elencati principi fondanti la didattica specifica del metodo Montessori con i propri peculiari bisogni in termini di: ambiente/classe, che necessita innanzitutto di spazi superiori a quanto previsto dal decreto ministeriale 18 dicembre 1975, e di materiali, che risentirebbero alquanto dell'accorpamento; nonché in termini di attivazione di percorsi di inclusione ed integrazione a favore dei numerosi bambini con bisogni educativi speciali, che necessitano di figure di supporto e di potenziamento specializzate a livello di insegnanti e per cui il metodo Montessori è particolarmente indicato;
   tali iniziative di natura meramente amministrativa andrebbero, in definitiva, a compromettere i capisaldi del metodo montessoriano –:
   se non ritenga urgente assumere iniziative normative atte a tutelare gli alunni, specie quelli che necessitano di piani educativi speciali, e le rispettive famiglie, da taluni piani di «dimensionamento» che spesso provocano tagli e accorpamenti inopinati e lesivi delle specificità didattiche degli istituti scolastici a vocazione specifica e se in particolare intenda assumere iniziative per modificare il decreto del Presidente della Repubblica del 20 marzo 2009, n. 81;
   quali urgenti iniziative intenda intraprendere per salvaguardare la specificità del metodo didattico Montessori, adottato nella scuola primaria statale «Maria Montessori» di Perugia per l'anno scolastico 2016/2017 e per quanti istituti riversino nelle medesime condizioni di rischio, anche predisponendo una ricognizione ad hoc dei dimensionamenti indetti per il prossimo anno scolastico;
   se non ritenga opportuno incentivare, tramite il piano nazionale di formazione previsto dalla legge n. 107 del 2015, l'aggiornamento per tutta la classe docente sulle metodologie montessoriane e sulle pratiche didattiche e pedagogiche riconosciute dalle attuali ricerche del mondo scientifico in campo educativo, nonché sui modelli virtuosi già sperimentati nel sistema scolastico d'istruzione nazionale come quello delle «scuole senza zaino».
(5-09099)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione primaria

istruzione

insegnante