ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Abbinamenti
Atto 5/10413 abbinato in data 25/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 05/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
25/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2017
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 25/07/2017
Resoconto LATRONICO COSIMO MISTO-DIREZIONE ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/07/2016

SOLLECITO IL 09/02/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/07/2017

DISCUSSIONE IL 25/07/2017

SVOLTO IL 25/07/2017

CONCLUSO IL 25/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09059
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   LATRONICO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Poste italiane spa è una società per azioni a partecipazione pubblica, il Ministero dell'economia e delle finanze detiene circa il 60 per cento del capitale sociale ed è posta sotto il controllo e la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico. È tra le più grandi aziende italiane di servizi operativa nel settore postale; finanziario, assicurativo e nella telefonia mobile;
   Poste Italiane spa, è il fornitore del servizio postale universale in Italia e adempie l'obbligo di servizio universale a norma del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, di attuazione della direttiva 97/67/CE2, e del decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle comunicazioni che conferma la concessione del servizio postale universale a Poste Italiane;
   nonostante Poste Italiane spa abbia chiuso molto positivamente il primo trimestre del 2016, con un utile netto in crescita del 18 per cento a 367 milioni di euro, un risultato operativo in aumento del 16,1 per cento a 562 milioni di euro e con ricavi in incremento del 14,2 per cento a quasi 9,76 miliardi di euro, e abbia anche ricevuto significativi contributi da parte dello Stato per consentire agli uffici postali periferici di garantire l'erogazione di prestazioni essenziali, l'applicazione del nuovo modello organizzativo del recapito e l'azione di ristrutturazione in atto negli ultimi anni nel settore postale da parte di Poste Italiane spa stanno producendo un profondo mutamento della funzionalità del servizio stesso con una evidente limitazione dei servizi postali essenziali, di fondamentale importanza per cittadini, famiglie e imprese in quanto permettono loro di adempiere a molte incombenze e attività quotidiane, come la spedizione e la ricezione di lettere, bollette, comunicazioni e avvisi soggetti a scadenza, il ritiro del denaro contante, il pagamento delle utenze;
   negli ultimi anni, il settore postale è stato interessato da profondi cambiamenti, a livello sia nazionale che comunitario, che hanno riguardato il contesto normativo e, in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), per effetto del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011;
   l'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo n. 261 del 1999 prevede la possibilità di adottare un modello di servizio al di sotto dei 5 giorni settimanali, in ambiti territoriali che, oltre ad essere caratterizzati da particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica, abbiano una densità abitativa inferiore a 200 abitanti per chilometro quadrato;
   l'articolo 1, comma 276, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015) ha ampliato a un quarto della popolazione nazionale il limite massimo previsto dall'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo n. 261 del 1999, per l'autorizzazione da parte dell'Autorità della fornitura a giorni alterni dei servizi di raccolta e distribuzione a domicilio degli invii postali ricompresi nell'ambito del servizio universale e il comma 277 ha disposto che il nuovo contratto di programma per il quinquennio 2015-2019 possa prevedere l'introduzione di «misure di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull'intero territorio nazionale», al fine di adeguare i livelli di servizio alle mutate esigenze degli utenti e di assicurare la sostenibilità dell'onere del servizio universale;
   in applicazione della delibera dell'Agcom n. 395/15/CONS, Poste italiane ha introdotto nel Paese un nuovo modello di recapito a giorni alterni che prevede una graduale implementazione, articolata in 3 fasi successive, in quei comuni (circa 5.295) in cui ricorrano le particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica, secondo uno schema bisettimanale: lunedì, mercoledì, venerdì in una settimana e martedì, giovedì in quella successiva. Nei comuni più densamente popolati, intorno ai 30.000 abitanti e con una densità intorno ai 200 abitanti per chilometro quadro, resterà la consegna giornaliera dei soli oggetti veloci («J+1»), tramite un corriere veloce, la linea plus;
   le analisi sulla distribuzione territoriale e sulle caratteristiche orografiche dei comuni potenzialmente interessati dal recapito a giorni alterni presentate nel documento di consultazione (allegato A alla delibera n. 163/15/CONS) rivelano che, se si considera la popolazione residente in ciascuna regione, le regioni maggiormente coinvolte sono la Basilicata (76 per cento della popolazione regionale) e il Molise (quasi il 67 per cento della popolazione regionale è interessato dal recapito a giorni alterni) mentre si supera il 50 per cento della popolazione regionale in Trentino-Alto Adige, Calabria, Valle d'Aosta e Sardegna;
   nei mesi scorsi Poste Italiane s.p.a. ha inoltrato anche ai cittadini lucani una lettera in cui comunicava che, «a partire dal mese di maggio 2016, in alcune aree del territorio italiano, prosegue l'implementazione graduale, della fase II del modello degli invii postali a giorni lavorativi alterni dal lunedì al venerdì, su base bisettimanale, (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima settimana martedì e giovedì nella settimana successiva), già avviato, in altre località, a partire da ottobre 2015;
   in Basilicata, ad eccezione di Matera, Potenza e Rionero in Vulture, il nuovo modello di consegna a giorni alterni messo in atto da Poste Italiane spa, ha interessato 128 comuni su 131 della regione. In particolare in provincia di Matera i comuni sono: Accettura, Aliano, Bernalda, Calciano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Ferrandina, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Pomarico, Rotondella, Salandra, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tricarico, Tursi, Valsinni; mentre in provincia di Potenza i comuni sono: Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Armento, Atella, Avigliano, Balvano, Banzi, Baragiano, Barile, Bella, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvello, Calvera, Campomaggiore, Cancellara, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Corleto Perticara, Episcopia, Fardella, Filiano, Forenza, Francavilla in Sinni, Gallicchio, Genzano di Lucania, Ginestra, Grumento Nova, Guardia Perticara, Lagonegro, Latronico, Laurenzana, Lauria, Lavello, Maratea, Marisoc Nuovo, Marsicovetere, Maschito, Melfi, Missanello, Moliterno, Montemilone, Montemurro, Muro Lucano, Nemoli, Noepoli, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Paterno, Pesco Pagano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Rapolla, Rapone, Ripacandida, Rivello, Roccanova, Rotonda, Ruoti, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Chirico Raparo, San Costantino Albanese, San Fele, San Martino d'Agri, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sant'Angelo Le Fratte, Sant'Arcangelo, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Senise, Spinoso, Teana, Terranova di Pollino, Tito, Tolve, Tramutola, Trecchina, Trivigno, Vaglio Basilicata, Venosa, Vietri di Potenza, Viggianello, Viggiano;
   il «servizio postale universale», con i tagli apportati, rischia di non poter più essere inteso in questo senso visto che in molti comuni lucani si stanno già sperimentando, da diversi mesi, forti disservizi a seguito della lentezza con cui la posta viene smistata e distribuita sul territorio, con utenti che da mesi ricevono le bollette o altre comunicazioni in ritardo;
   la decisione di Poste Italiane ha creato evidenti disservizi ai cittadini lucani e la situazione è ancora più critica nei territori montani, situati in aree interne e disagiate dove le distanze dal capoluogo sono maggiori, inserendosi in un contesto già critico e carente del servizio postale, con strumenti di lavoro inadeguati, organici insufficienti e sistemi informatici obsoleti scarsamente coperti dalla rete telematica;
   il piano di razionalizzazione attuato da Poste italiane non sembra tener conto dell'importanza che questi uffici occupano, soprattutto nei piccoli centri già di per sé disagiati, che lottano per contrastare lo spopolamento, dove la posta rappresenta un vero e proprio presidio e soprattutto per i residenti anziani, che si trovano a non poter usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti;
   a parere dell'interrogante questo nuovo modello andrebbe ad aggravare i già notevoli disagi causati ai cittadini dalla razionalizzazione di numerosi uffici postali sul territorio nazionale, oltre a provocare un'ulteriore marginalizzazione dei piccoli comuni soprattutto in una regione, come la Basilicata, compromessa dalla carenza di strutture e servizi essenziali. La politica aziendale messa in atto da Poste Italiane spa segue una logica esclusivamente finanziaria tralasciando l'essenziale funzione sociale propria di un servizio pubblico e non tiene affatto conto, a parere dell'interrogante, né della peculiarità dei singoli territori, né delle esigenze e delle criticità delle diverse realtà locali; non risulta inoltre che siano stati coinvolti gli enti locali interessati che vedranno i propri territori privati di un servizio fondamentale;
   il timore è che Poste Italiane possa procedere in seguito alla chiusura degli uffici in Basilicata, penalizzando ulteriormente le comunità che negli ultimi anni hanno visto una drastica riduzione dei servizi essenziali (presidi di carabinieri, sportelli bancari, farmacie e altro). È evidente che nei piccoli comuni e nelle aree interne i servizi non possono essere organizzati nello stesso modo rispetto alle città e ad altre zone con un'alta densità di popolazione –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per assicurare l'erogazione dei servizi pubblici essenziali in quelle aree del Paese che, come le zone interne e i piccoli comuni della Basilicata, sono fortemente penalizzate a causa dell'isolamento, della bassa densità della popolazione e della morfologia del territorio;
   se il Governo non ritenga, per quanto di competenza, con urgenza di farsi promotore di una momentanea sospensione del nuovo modello di gestione e recapito a giorni alterni della posta portato avanti da Poste Italiane nei comuni della Basilicata, in attesa di una concertazione fra la società e le amministrazioni locali, così da poter valutare la portata dei disagi arrecati ai cittadini lucani;
   quali iniziative di competenza il governo intenda assumere per garantire che Poste Italiane continui a svolgere un servizio universale in maniera capillare sul territorio nazionale, ripristinando un efficiente servizio postale tradizionale anche nei territori più svantaggiati del Paese, dimostrando una particolare sensibilità alle esigenze territoriali e dei cittadini.
(5-09059)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-09059
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio universale

protezione del consumatore

societa' di servizi