ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09049

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 646 del 01/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 01/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/07/2016
Stato iter:
15/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 15/09/2016
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/07/2016

DISCUSSIONE IL 15/09/2016

SVOLTO IL 15/09/2016

CONCLUSO IL 15/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09049
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Venerdì 1 luglio 2016, seduta n. 646

   FEDRIGA e SIMONETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la situazione dei lavoratori della Ericsson rappresenta un serio e delicato problema, oltre che per i diretti interessati, anche per l'indotto cittadino, regionale ed extraregionale;
   sono stati, infatti, previsti circa 90 esuberi per il 2016 e 45 entro il 2017, con ripercussioni principalmente sul dipartimento di ricerca e sviluppo, ma le cifre sembrano destinate ad aumentare appena sarà aperta la relativa procedura e coinvolta anche l'area commerciale;
   la protesta dei dipendenti della multinazionale tenutasi il 28 giugno 2016 ha addirittura creato difficoltà di viabilità alla stessa città di Genova: un corteo di persone ha bloccato in entrambe le direzioni di marcia la strada sopraelevata Aldo Moro, che costituisce la principale arteria di collegamento tra ponente e levante della città;
   oggetto della vertenza è il piano aziendale, inaccettabile per lavoratori, sindacati ed amministrazioni locali, che prevede appunto un nuovo adeguamento delle risorse occupazionali con un'ipotesi di esuberi a livello nazionale pari a 385 unità su 4 mila dipendenti;
   un primo tentativo di trattativa, con la convocazione di un tavolo al Ministero dello sviluppo economico, poi annullata, è fallito per la mancata presenza di Ericsson –:
   se e quali iniziative di competenza, anche in termini di moral suasion, il Governo intenda adottare urgentemente per addivenire ad una rapida soluzione della vertenza e se non ritenga opportuno, all'uopo, istituire un tavolo istituzionale in sede ministeriale con tutte le parti coinvolte nella vicenda. (5-09049)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-09049

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Fedriga – inerente alla situazione produttiva e occupazionale del gruppo Ericsson in Italia – si rappresenta quanto segue.
  Lo scorso 13 giugno, Ericsson Telecomunicazioni spa ed Ericsson lt Solution & Service spa (società interamente partecipata da Ericsson Telecomunicazioni spa) hanno dato avvio – ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991 – ad una procedura di licenziamento collettivo, dichiarando la prima, un esubero pari a 291 unità lavorative, e la seconda, un esubero di 31 unità lavorative.
  Al riguardo, Ericsson ha reso noto che i predetti esuberi sono da ricondurre alla delicata fase di trasformazione che il gruppo sta attraversando e al conseguente avvio di un programma finalizzato al contenimento dei costi e all'aumento dell'efficienza delle strutture aziendali, nonché a un riassetto occupazionale.
  La fase sindacale della procedura si è conclusa con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo tra le parti.
  Lo scorso 6 settembre – nell'ambito della successiva fase amministrativa – si è tenuto, presso il Ministero che rappresento, un incontro tra i vertici delle due società, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i rappresentanti delle regioni interessate, al fine di proseguire il confronto tra le parti.
  Nel corso degli incontri, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le regioni hanno invitato le società a valutare la possibilità dell'utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo; per contro, le società hanno dichiarato la non percorribilità dell'utilizzo di tali strumenti non sussistendo le condizioni giuridiche per potervi accedere. Inoltre, al fine di favorire una positiva definizione della controversia collettiva tra le parti, le regioni hanno prospettato alle società l'utilizzo di una serie di strumenti e di azioni programmatiche di competenza regionale (il finanziamento della formazione continua, il finanziamento dei progetti di ricerca e sviluppo per l'innovazione tecnologica, ecc.). Al riguardo, le società hanno precisato che gli strumenti proposti presuppongono la continuità del rapporto di lavoro e che pertanto non risultano compatibili con l'attuale situazione aziendale in considerazione del carattere strutturale degli esuberi.
  Lo scorso 12 settembre – presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali – si sono tenuti due nuovi incontri cui hanno preso parte i vertici delle società, le rappresentanze sindacali dei lavoratori, le regioni interessate e le Amministrazioni Comunali.
  Nel corso degli incontri, le società – dopo aver ribadito il carattere strutturale delle eccedenze e l'impossibilità di adottare misure alternative – hanno tuttavia reso noto che, per un congruo periodo di tempo, i licenziamenti potranno essere intimati solo nei confronti dei lavoratori che riterranno di aderire volontariamente al piano di riduzione del personale. A tali soggetti verrà riconosciuto un consistente incentivo economico e verrà offerta la possibilità di avvalersi di un percorso di outplacement.
  Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi al fine di addivenire ad una intesa, il Ministero che rappresento – preso atto delle divergenti posizioni delle parti – ha dichiarato conclusa con mancato accordo la fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo avviata dalle società.
  In siffatto contesto, vorrei comunque rassicurare l'interrogante in merito all'attenzione rivolta dal Ministero che rappresento in ordine alla situazione occupazionale del gruppo Ericsson in Italia, tenuto anche conto degli istituti di tutela dei lavoratori finora attivati.
  A titolo esemplificativo, ricordo infatti che – con decreto direttoriale dell'11 marzo 2015 – a seguito della sottoscrizione di un contratto di solidarietà, i competenti uffici del Ministero che rappresento hanno autorizzato la concessione – per il periodo dall'8 luglio 2014 al 7 aprile 2015 – del trattamento di CIGS in favore di 1.456 dipendenti delle diverse unità produttive – ivi compresa quella di Genova cui fa riferimento l'interrogante – su un organico complessivo pari a 3.903 unità lavorative.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro