Legislatura: 17Seduta di annuncio: 643 del 28/06/2016
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 28/06/2016
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 29/06/2016 Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' RISPOSTA GOVERNO 29/06/2016 Resoconto DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 29/06/2016 Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DISCUSSIONE IL 29/06/2016
SVOLTO IL 29/06/2016
CONCLUSO IL 29/06/2016
PAGLIA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
il 18 maggio 2016 durante il suo consueto appuntamento social in diretta streaming con gli italiani #matteorisponde, il Presidente del Consiglio dei ministri ha preannunciato una rivoluzione nelle agenzie fiscali, che passerebbe per una riforma di Equitalia e che potrebbe essere avviata già a partire dal prossimo anno nell'allibito di quello che ha definito un suo obiettivo imprescindibile: alleggerire il carico fiscale che pesa su famiglie e ceto medio ed avvicinare il fisco al contribuente trasformandolo in un amico di questi;
nonostante un orizzonte temporale dichiarato non troppo distante, la fine del 2016, l'ipotesi a cui starebbero lavorando i tecnici di palazzo Chigi, che mira ad ammorbidire l'immagine di Equitalia portandola sotto l'egida dell'agenzia delle entrate al fine di creare una maggiore integrazione tra la fase dell'accertamento tributario e quello della riscossione, dovrebbe partire solo nei prossimi mesi, essendosi registrato al momento solo uno scambio di vedute tra i vertici dei soggetti interessati, e cioè tra Palazzo Chigi, la direttrice dell'Agenzia delle entrate, dottoressa Rossella Orlandi, e l'amministratore delegato di Equitalia, dottor Ernesto Maria Ruffini;
invero, nella stagione imminente è atteso il decreto di riordino delle agenzie fiscali, previsto dalla delega di riforma della pubblica amministrazione (cosiddetta legge Madia), veicolo che potrebbe essere sfruttato dal Governo per avanzare la suddetta operazione di restyling, operazione che si preannuncia molto delicata, perché comporterebbe il trasferimento oltre che delle funzioni di Equitalia anche di tutti i dipendenti, circa 8.000 già inquadrati con il contratto del settore bancario, economicamente più vantaggioso del contratto del settore pubblico, rischiando di innescare conflitti tra il personale e di avviare un contenzioso giuridico simile a quello che ha visto protagonisti i settecento dirigenti dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale –:
quale sia il programma ipotizzato per la soppressione, entro il corrente anno, di Equitalia e con quale strumento si intenda sostituire la società e se ritenga che una simile evoluzione della riscossione possa realmente avvenire nei tempi preannunciati, dal momento che non risulta a tutt'oggi alcun piano dettagliato che vada in quella direzione. (5-09023)
Con il documento in esame l'Onorevole interrogante chiede di conoscere quali siano gli intendimenti del Governo in merito all'annunciato riordino delle Agenzie fiscali ed alla riforma del sistema di riscossione anche attraverso la soppressione di Equitalia S.p.A.
Al riguardo occorre osservare che il Governo, in attuazione dell'articolo 9, comma 1, lettera h), della legge 11 marzo 2014, n. 23, ha emanato il decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 157, recante misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle Agenzie fiscali.
L'articolo 1 del predetto decreto dispone che le Agenzie fiscali procedano alla riorganizzazione delle proprie strutture in funzione del riassetto dei servizi di assistenza, consulenza e controllo; ciò con l'obiettivo di facilitare gli adempimenti tributari anche grazie all'impiego di nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente.
Nei programmi di riorganizzazione le Agenzie, perseguono la riduzione della invasività dei controlli e dei connessi adempimenti.
Al fine di potenziare l'efficienza dell'azione amministrativa e favorire l'emersione delle basi imponibili, gli schemi di convenzioni da stipulare tra il Ministero dell'Economia e delle finanze e le Agenzie stabiliscono, tra l'altro, specifici obiettivi di incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari. Per la misurazione dei predetti obiettivi, le predette convenzioni, definiscono, per ciascuna agenzia, specifici indicatori della produttività, qualità e tempestività dell'attività svolta nonché indicatori della complessiva efficacia e efficienza gestionale.
In particolare, al fine di indirizzare l'azione dell'Agenzia delle entrate verso una maggiore compliance fiscale è stata introdotta la nuova area strategica «Prevenzione», con l'obiettivo di «Migliorare il livello di adempimento spontaneo» (tale obiettivo viene declinato attraverso 7 indicatori volti a misurare il miglioramento del rapporto di fiducia tra fisco e contribuente).
In continuità e coerenza con queste azioni e principi riformatori si pone anche l'esigenza – attualmente allo studio – di riformare la gestione della riscossione coattiva delle entrate pubbliche.
Lo scopo è – in coerenza con la linea intrapresa con il decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 157 e con le rinnovate convenzioni con le agenzie fiscali, in corso di stipula – sempre quello di reindirizzare l'attività dell'amministrazione finanziaria complessivamente intesa in direzione di un sistema più equo, trasparente e orientato alla crescita, affermando la necessità di un approccio collaborativo tra amministrazione fiscale e imprese e cittadini.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto di lavoro
contratto
ceto medio