ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 643 del 28/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: MARZANA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/06/2016
Stato iter:
13/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/10/2016
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 13/10/2016
Resoconto MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/06/2016

DISCUSSIONE IL 13/10/2016

SVOLTO IL 13/10/2016

CONCLUSO IL 13/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09016
presentato da
MARZANA Maria
testo di
Martedì 28 giugno 2016, seduta n. 643

   MARZANA, VACCA, DI BENEDETTO, SIMONE VALENTE, BRESCIA, D'UVA, CHIMIENTI e LUIGI GALLO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il 15 marzo 2016 è stato espresso il parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale (atto n. 276) sulla riduzione del numero dei posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, al fine di ottenere un risparmio della spesa relativa allo stesso;
   il suddetto schema di regolamento è stato elaborato ai sensi dell'articolo 1, comma 334, della legge 31 dicembre 2014, n. 190 (legge stabilità 2015), recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato»;
   il provvedimento è «figlio» del decreto interministeriale Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca – Ministero dell'economia e delle finanze del giugno 2014, che ha introdotto la nuova dotazione organica del personale Ata per l'anno scolastico 2014/2015, che aveva a sua volta recepito la riduzione del 17 per cento della consistenza numerica determinata per l'anno scolastico 2007/08 in applicazione della legge n. 133 del 6 agosto 2008;
   nello specifico, il provvedimento disciplina, oltre alla revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (A.T.A.) delle istituzioni scolastiche ed educative, anche una riduzione del numero dei posti di personale A.T.A. pari a 2020 unità ed una riduzione della spesa di tale personale, pari a 50,7 milioni di euro annui a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016;
   sulla base dei dati forniti dalla relazione tecnica di accompagnamento allo schema di decreto, dagli effetti della revisione dei criteri e parametri, deriva per quanto riguarda le istituzioni scolastiche del primo ciclo una riduzione di 576 assistenti amministrativi e di 1.468 collaboratori scolastici;
   per quanto riguarda, invece, le scuole secondarie di II grado la revisione comporta una riduzione di 589 assistenti amministrativi, di cui 314 nei soli istituti tecnici, istituti professionali e licei artistici, e di 431 collaboratori scolastici;
   da evidenziare che l'approvazione, secondo gli interroganti, costituisce una forzatura del Governo, considerato che è avvenuta malgrado su di essa pesassero i pareri contrari dell'Anci («(...)ritenendo non adeguata la previsione del numero di 40 alunni disabili oltre il quale è aumentato di una unità il numero dei collaboratori scolastici (...)»), del Consiglio di Stato (che ha ritenuto «(...) degne di considerazione le motivazioni che hanno portato la Conferenza unificata ad esprimere un parere negativo ed invitando il ministero ad apportare i necessari correttivi (...)») e dell'Unione delle Province d'Italia (Upi) (preoccupata per «(...) la possibile insufficienza dei collaboratori scolastici, con ricadute conseguenti sugli enti locali (...)»);
   come se non bastasse, la legge 190 del 2014, articolo 1 (legge di stabilità 2015), ha introdotto pure il taglio alle supplenze «brevi» che ha disposto l'obbligo, per i dirigenti scolastici, salvo casi particolari, di nominare i supplenti dei collaboratori scolastici solo dall'ottavo giorno di assenza con conseguenti e prevedibili effetti negativi: a poco è servita la nota n. 2116 del 30 settembre 2015, che ha dato facoltà ai presidi di nominare supplenti anche «per i primi sette giorni di assenza» per il solo «profilo di collaboratore scolastico», lasciando completamente scoperto il servizio in tutti i casi di assenza di assistenti amministrativi e tecnici;
   l'operazione tagli-posti disposta con il provvedimento di cui sopra diventa ancora più pesante e spregiudicata perché si va a sommare ad altre procedure di spending review: solo negli ultimi tre anni a seguito del dimensionamento scolastico introdotto dall'articolo 19, comma 4, della legge 15 luglio 2011, n. 111, che ha prodotto la cancellazione spropositata di migliaia di istituti autonomi, sono stati cancellati 44.500 Ata e 2.395 direttori dei servizi generali e amministrativi con conseguenze nefaste per l'utenza scolastica;
   inoltre, i posti di collaboratore scolastico non risultano sufficienti in rapporto all'elevato numero di alunni con disabilità, senza dimenticare che il personale formato per l'assistenza igienico-sanitaria non è sufficiente a coprire le esigenze;
   sono richiesti nuovi oneri, ad esempio in ordine ai collaboratori scolastici per l'apertura e la chiusura in orario pomeridiano della scuola e, in ordine agli assistenti amministrativi, per la digitalizzazione;
   si aggiunga il blocco del turn-over a svilire la professionalità di migliaia di Ata; infatti ci sono quasi 5 mila posti che si libereranno per effetto delle domande di pensionamento, a cui si aggiungono circa 1.300 Ata che termineranno il servizio per via della pensione di vecchiaia: ebbene, con la nota prot. n. 25141 del 10 agosto 2015, il dipartimento della funzione pubblica ha praticamente bloccato anche queste assunzioni previste per permettere di ricollocare presso le istituzioni scolastiche, con mansioni corrispondenti a quelle del personale Ata, i lavoratori perdenti posto delle province, che ne avrebbero fatto richiesta per il mese di luglio 2016, quando si verrà finalmente a conoscenza delle richieste di trasferimento da parte dei dipendenti dell'ente locale in via di soppressione;
   eppure c’è una sproporzione enorme tra i lavoratori perdenti posto delle province, in via di dismissione, appena 1.644, e l'ampio numero di posti vacanti destinati al personale tecnico e ausiliario della scuola: quasi 28mila posti liberi;
   il blocco del turn-over, oltre alla mancata assunzione degli Ata, ha comportato una sottoscrizione dei contratti annuali con scadenza fissata al 30 giugno 2016, anziché al 31 agosto 2016, con la perdita illegittima di due mesi di stipendio (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca-nota 27715 del 28 agosto 2015);
   inoltre, è paradossale che questo stesso personale sia stato escluso anche dal «potenziamento» della legge 107 del 2015; infatti al piano straordinario di immissioni in ruolo dei docenti non è corrisposta la stabilizzazione di un solo Ata;
   eppure sono 22.261 le immissioni in ruolo di personale Ata fattibili: si tratta della somma di 3.643 posti al 31 agosto 2015, 12.735 posti per supplenze annuali al 30 giugno e dei 6.243 di posti che si renderanno disponibili a seguito dei pensionamenti, cui si aggiungono i 5.182 derivanti dall'adeguamento organico di diritto alle situazioni di fatto personale ATA 2015/16 previsto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca attraverso la circolare della direzione del personale di viale Trastevere n. 22173, del 27 luglio 2015;
   continuare a negare le assunzioni del personale Ata sconfessa innanzitutto la legge, n. 128 dell'8 novembre 2013, promossa dall'allora Ministro Maria Chiara Carrozza, che all'articolo 15 ha «(...) definito un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo e ATA, per gli anni 2014-2016, tenuto conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative cessazioni del predetto personale (...)»;
   appare evidente che i diritti del personale Ata hanno dunque raggiunto livelli minimi di riconoscimento: niente assunzioni, contratti a termine ridotti di due mesi (luglio e agosto), niente sostituzioni fino a 7 giorni, blocco del turn-over –:
   quanti posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, differenziati per ruolo (collaboratori, amministrativi e tecnici), siano effettivamente privi di titolare;
   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative per assumere il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, per l'anno scolastico 2016/2017, su tutti i posti vacanti e disponibili;
   se il Ministro interrogato non ritenga necessario assegnare i posti vacanti e disponibili per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario resi liberi dalla cessazione dal servizio del personale (turn-over);
   come intenda procedere per garantire, sin dal prossimo 1o agosto 2016, l'assunzione su tutti i posti rimasti vacanti a seguito della mancata richiesta di trasferimento del personale della provincia;
   se, alla luce delle esigenze citate in premessa, intenda assumere iniziative per rivedere i criteri di definizione delle dotazioni organiche del personale e ripristinare le unità oggetto del taglio di 2020 posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario;
   se il Ministro intenda assumere iniziative volte a ripristinare gli organici relativi al dimensionamento scolastico, portandoci al livello dei numeri precedenti alla legge n. 111 del 2011 che ha prodotto il taglio di 44.500 posti ATA e di 2.395 direttori dei servizi generali e amministrativi. (5-09016)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09016

  Gli On.li interroganti, in ordine alle riduzioni di personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola (ATA) riscontrate negli ultimi anni, chiedono di sapere quali misure il Ministro intenda adottare per porre rimedio alle carenze di organico di tale categoria di personale scolastico considerando anche la possibilità di rivedere i criteri ed i parametri per la definizione delle relative dotazioni organiche.
  In relazione al blocco delle assunzioni del personale ATA occorre ricordare che l'articolo 1, comma 425, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015) ha previsto che, nelle more del ricollocamento del personale delle Province nelle amministrazioni pubbliche, tra le quali le Istituzioni scolastiche, ci fosse il divieto di assunzione a pena di nullità, anche del personale amministrativo del comparto scuola.
  Inoltre, la medesima legge n. 190 del 2014, al comma 334, ha previsto, in materia di determinazione dell'organico e dei relativi criteri e parametri, una riduzione di 2020 posti, riduzione che ha colpito i profili di assistente amministrativo e di collaboratore scolastico, e ha stabilito che tale riduzione fosse realizzata attraverso la revisione dei parametri di determinazione dell'organico.
  Il citato schema di regolamento di revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale ATA è giunto alla conclusione dell'iter di perfezionamento ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 settembre scorso.
  Pertanto, qualsiasi modifica dell'attuale quadro normativo richiede degli interventi legislativi ad hoc.
  Posto ciò, si evidenzia che attualmente, dopo un anno di blocco, sono ormai concluse le operazioni di immissione in ruolo del personale amministrativo tecnico e ausiliario. Sono state, altresì, recuperate anche le nomine in ruolo relative all'anno scolastico 2015/2016 non autorizzate. Quest'anno è stato assunto pertanto un numero considerevole di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, pari a ben 10.294 unità.
  Sono state, pure, accantonate 507 unità appartenenti ai profili di DSGA, assistente amministrativo, assistente tecnico e collaboratore scolastico per le esigenze di ricollocamento del personale delle Province di cui alla legge n. 190 del 2014.
  Pertanto, in definitiva, il contingente autorizzato è pari a 10.801 di cui 507 accantonato per le esigenze di cui sopra. Il contingente corrisponde al numero di cessazioni relative agli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017.
  Le immissioni in ruolo effettuate entro il 31 agosto scorso hanno avuto decorrenza giuridica dal 1o settembre 2016 ed economica dalla data di effettiva presa di servizio.
  Le nomine del personale beneficiario dei contratti a tempo indeterminato sono effettuate utilizzando le graduatorie permanenti provinciali valide per l'anno scolastico 2016/2017, aggiornate con nota (prot. n. 6408) del 7 marzo 2016 della Direzione generale per il personale scolastico.
  Il personale nominato ha una sede provvisoria ed otterrà la sede definitiva partecipando alle operazioni di mobilità per l'anno scolastico 2017/2018.
  Si precisa, infine, che la sede provvisoria è assegnata prioritariamente al personale che si trovi nelle condizioni previste dall'articolo 21 e dall'articolo 33, commi 5, 6 e 7 della legge n. 104 del 1992 e che la precedenza viene riconosciuta alle condizioni previste dal vigente C.C.N.I. sulla mobilità del personale scolastico.
  Per le assunzioni non solo su turn over ma su tutti i posti vacanti e disponibili occorre uno specifico intervento normativo che autorizzi un piano straordinario di assunzioni, questo Ministero si sta impegnando in tal senso.
  Comunque, l'Amministrazione sta predisponendo gli adempimenti preliminari per bandire il concorso ordinario a DSGA.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale

soppressione di posti di lavoro

assunzione