ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08992

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 641 del 24/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08992
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo presentato
Venerdì 24 giugno 2016
modificato
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, DALL'OSSO, CHIMIENTI, LOMBARDI, PESCO, ALBERTI, DE ROSA e VILLAROSA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   General Electric Company è una multinazionale statunitense fondata nel 1892, leader nei settori di tecnologia, finanza, del manifatturiero e dei media;
   nel 1988, la General Electric ha acquisito Alsthom, che nel 1998 ha cambiato nome in Alstom, al fine di rendere la pronuncia senza la « h» più facile nei vari paesi ove è presente. Alstom, sin dal 1928, anno della sua fondazione, è specializzata nella costruzione di locomotive ed equipaggiamenti a trazione elettrica. Nel 1999 Alstom ha creato una joint venture con la multinazionale ABB, denominata ABB Alstom Power, nel campo dei sistemi di produzione di energia, della quale ha poi assunto il completo controllo. Il 2 novembre 2015, General Electric ha acquisto i settori di produzione e distribuzione di energia Power e Grid di Alstom;
   in data 13 gennaio 2016, veniva pubblicata sui più importanti quotidiani italiani la notizia riguardante la decisione della General Electric di sopprimere nelle divisioni europee della ex Alstom, 6.500 posti di lavoro sui 35 mila esistenti nel continente;
   un portavoce della General Electric, ha spiegato che la scelta è stata necessaria a causa del netto calo della domanda di turbine a gas registrata negli ultimi anni;
   in Europa, verranno eliminate 1.700 posizioni negli impianti situati in Germania, 765 in Francia e fino a 1.300 in Svizzera;
   nel nostro Paese, i tagli riguardano esclusivamente l'impianto di Sesto San Giovanni (MI) e non le sedi di Lecco e della provincia di Padova. Nella sede di Sesto San Giovanni, dove a lavorare attualmente sono 370 dipendenti, sono previsti 223 licenziamenti nell'anno 2016 e 26 nell'anno 2017, per un totale di 249. Nel dettaglio, in data 13 gennaio 2016 la direzione aziendale ha convocato in Assolombarda i rappresentanti dei lavoratori dichiarando i 249 esuberi (circa 40 dirigenti, 90 operai e i restanti, impiegati) e la totale dismissione del sito di Sesto San Giovanni con successiva completa chiusura della fabbrica;
   le organizzazioni sindacali nazionali, le istituzioni locali, il comune di Sesto San Giovanni con delega di 46 comuni, regione Lombardia e, con l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-07477, il deputato del M5S Davide Tripiedi, hanno chiesto l'intervento del Ministero dello sviluppo economico che, in data 26 febbraio 2016, ha convocato il primo di una serie di tavoli nazionali di confronto con l'azienda e le parti sociali. In tale occasione, General Electric ha ribadito la necessità di aprire la procedura di mobilità per tutti i 249 esuberi. Manifestazioni di contrarietà alla decisione presa dall'azienda sono state espresse dalle organizzazioni sindacali, dalle istituzioni e dai rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico che, nel tavolo tenutosi, ha dichiarato che nei prossimi 20 anni il fabbisogno energetico del paese non potrà reggersi solo sulle fonti di energia rinnovabile e che, considerando il patrimonio attuale delle centrali energetiche obsoleto, vi è la necessità di renderle innovative ed al passo con il progresso. In tale contesto, Alstom Power deve continuare a produrre senza perdere professionalità e, anzi, dovrebbe affrontare un piano per il suo rilancio. Il Ministero dello sviluppo economico ha invitato quindi General Electric a trovare una soluzione atta a salvaguardare l'intera occupazione e produzione di Sesto San Giovanni, ricercandola all'interno del Gruppo General Electric Italia o, in alternativa, all'esterno dello stesso. Un ulteriore appunto sollevato dai rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico è che l'azienda avrebbe dovuto impegnarsi a riportare il lavoro in fabbrica, cosa che invece già da tempo non faceva, dislocandolo all'estero;
   in data 13 aprile 2016, si è tenuto il secondo tavolo al Ministero dello sviluppo economico. Anche in questa occasione, General Electric ha ribadito la sua posizione rispetto agli esuberi, dichiarando che esistono alcune commesse che possono essere fatte rientrare in fabbrica ma che, nonostante tutto, ha necessità di aprire al più presto la procedura di mobilità;
   in data 21 aprile 2016, nel terzo incontro, General Electric ha rassicurato che non avrebbe aperto la procedura di mobilità, comunicando la presenza di un possibile acquirente, senza rivelarne tuttavia il nome;
   in data 31 maggio 2016, si è svolto il quarto tavolo di confronto. Contrariamente a quanto affermato nel precedente incontro, General Electric ha aperto, il 16 maggio 2016, la procedura per il licenziamento collettivo, bloccando tutte le commesse acquisite dallo stabilimento di Sesto San Giovanni, mandandone una addirittura alla Franco Tosi, diretta concorrente della Alstom Power;
   come previsto per legge, in data 7 giugno 2016 si è svolto il primo incontro in Assolombarda per l'apertura della procedura di mobilità. Le organizzazioni sindacali, come già espresso nell'ultimo incontro in sede ministeriale, hanno richiesto il congelamento di tale procedura al fine di valutare al meglio il percorso con il probabile acquirente, ma l'azienda ha mantenuto la propria posizione;
   in data 8 e 9 giugno 2016, in risposta alla presa di posizione dell'azienda, sono state organizzate due giornate di blocco totale dello stabilimento di Sesto San Giovanni. Il martedì successivo, 14 giugno 2016, dall'inizio dell'orario di lavoro e per tutta la giornata, dall'azienda è stato assoldato un gruppo di una decina di vigilanti armati di manganello telescopico con la disposizione di pattugliare all'interno della fabbrica e degli uffici. I vigilanti hanno seguito i dipendenti durante i loro abituali lavori e i loro spostamenti. Tale situazione ha portato i lavoratori ad un elevato livello di frustrazione, con le guardie che di fatto li avrebbero pedinati passo dopo passo e avrebbero ascoltato i loro discorsi, proiettandoli dallo stato di drammaticità dovuto alla situazione di precarietà occupazionale che stanno vivendo a quello di esasperazione, di fatto innescato dai loro dirigenti;
   gli interroganti ritengono gravissima la decisione presa dai dirigenti della General Electric, di affiancare delle guardie ai lavoratori all'interno dell'azienda. Gravissima perché le norme vigenti vietano il comportamento adottato dai datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti. Infatti, l'articolo 2 della legge n. 300 del 1970, stabilisce che il datore di lavoro può impiegare le guardie particolari giurate soltanto per scopi di tutela del patrimonio aziendale e che le guardie giurate non possono contestare ai lavoratori azioni o fatti diversi da quelli che attengono alla tutela del patrimonio aziendale. Inoltre, cosa ancora più grave per i dirigenti dell'azienda, è fatto divieto al datore di lavoro di adibire alla vigilanza sull'attività lavorativa le guardie che non possono accedere nei locali dove si svolge la stessa attività, proprio durante lo svolgimento della stessa se non eccezionalmente per specifiche e motivate esigenze attinenti ai compiti di tutela del patrimonio aziendale. In caso di inosservanza da parte di una guardia particolare giurata delle disposizioni del presente articolo, l'ispettorato del lavoro ne promuove presso il questore la sospensione dal servizio, salvo il provvedimento di revoca della licenza da parte del prefetto nei casi più gravi –:
   se i Ministri interrogati, ognuno per le proprie competenze, abbiano previsto ulteriori iniziative, differenti da quelle sin qui adottate, al fine di evitare i licenziamenti dei lavoratori della Alstom Power della sede di Sesto San Giovanni e di garantire, nell'imminente futuro, un serio piano industriale atto al mantenimento dell'occupazione;
   se il Governo anche alla luce di quanto sancito dall'articolo 2 della legge n. 300 del 1970 indicato in premessa, non ritenga di promuovere controlli presso l'azienda indicata, anche tramite l'ispettorato del lavoro, al fine di verificare per quanto di competenza, eventuali responsabilità dei soggetti che hanno autorizzato e che hanno fisicamente svolto i controlli all'interno dello stabilimento nei normali orari di lavoro, adottando qualora siano riscontrate irregolarità, adeguate iniziative al riguardo. (5-08992)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

soppressione di posti di lavoro

conservazione del posto di lavoro