ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08991

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 641 del 24/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08991
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Venerdì 24 giugno 2016, seduta n. 641

   SILVIA GIORDANO, COLONNESE, LOREFICE, DI VITA, MANTERO e GRILLO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   secondo l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, «le liste di attesa rappresentano un fenomeno percepito dai cittadini e dai pazienti come una forte criticità dei moderni sistemi sanitari, in quanto compromette l'accessibilità e la fruibilità delle prestazioni da erogare. L'abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è uno degli obiettivi prioritari del SSN e l'erogazione dei servizi entro tempi appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresenta una componente strutturale dei LEA, così come previsto dal DPCM del 29 novembre 2001»;
   il 21 giugno 2016 i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Salerno hanno sequestrato registri, cartelle cliniche e altri documenti del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno su disposizione del pubblico ministero Elena Guarino a seguito dell'inchiesta aperta dalla procura della Repubblica. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano «La città» la procura ipotizza una presunta vendita dei posti letto, dal momento che i carabinieri sono entrati in possesso dei faldoni che riguardano le liste d'attesa, le prenotazioni e l'ordine di accesso agli interventi. I militari del Nas cercano eventuali prove sul mercato nero dei ricoveri, cioè sul presunto pagamento di mazzette per occupare un letto, scavalcando l'ordine di accesso in reparto o per anticipare i tempi di un intervento. Un'attività, quella dei carabinieri, svolta a 360 gradi, per raccogliere eventuali prove incrociando dati, orari e informazioni sul personale medico, e non solo, e soprattutto sull'iter svolto dall'utenza prima di occupare un posto letto;
   il 5 aprile 2016 i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno, nell'ambito di un'altra indagine avente ad oggetto sempre il nosocomio salernitano e le liste d'attesa, avevano eseguito 3 arresti domiciliari e 1 sospensione dall'esercizio di pubblico. Le indagini che hanno portato all'emissione del provvedimento cautelare sono state avviate a seguito di elementi informativi acquisiti che indicavano come prassi diffusa nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» di Salerno il fatto che alcuni medici effettuassero interventi chirurgici in apparente regime di «intramoenia», ricorrendo però solo formalmente alla normale procedura di prenotazione e pianificazione dell'intervento chirurgico, modificando invece le liste di attesa per gli interventi e costringendo i pazienti a versare loro un cospicuo corrispettivo in denaro, che veniva trattenuto senza versamenti nelle casse dell'azienda ospedaliera. Le prestazioni oggetto di indagine riguardavano esclusivamente pazienti in condizioni di salute particolarmente gravi, spesso con una breve aspettativa di vita, i quali, posti di fronte all'alternativa di dover pagare per essere immediatamente operati da medici di grande esperienza o attendere lo scorrimento della lista di attesa per essere operati da uno qualsiasi dei chirurghi del reparto, hanno aderito all'invito di pagare;
   in tutti i 9 casi documentati è stato riscontrato che i costi di ricovero e degenza erano comunque imputati al servizio sanitario nazionale, che gli interventi chirurgici venivano effettuati durante le ore di servizio ordinario presso il nosocomio, diversamente da quanto previsto dalla legge, e che il corrispettivo in denaro richiesto (da un minimo di 1500 a un massimo di 60.000 euro), mai dichiarato percepito dai medici indagati, veniva interamente trattenuto dagli stessi, senza versare la percentuale prescritta dal tariffario autorizzato;
   dal 2015 a seguito di un'ulteriore indagine della procura di Salerno, definita «Just in Time», sono circa 200 gli avvisi di conclusione indagini notificati ai dipendenti del ospedale «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» di Salerno, che sono accusati di essersi allontanati dal servizio dopo aver timbrato il cartellino. Pochi giorni fa procuratore capo, Corrado Lembo, ha dichiarato che dovranno essere recapitati ancora diverse centinaia di avvisi ai dipendenti dell'Azienda ospedaliera universitaria. Nella prima fase della stessa inchiesta « Just in time» dei quattordici indagati alcuni sono stati sospesi dalla procura dal servizio per un anno, mentre sette sono stati licenziati dall'Azienda –:
   se il Ministro interrogato non ritenga necessario e opportuno promuovere un'apposita verifica, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, date le continue irregolarità rilevate presso il nosocomio salernitano dalla procura della Repubblica;
   quali iniziative, per quanto di competenza, si intenda adottare al fine di garantire la massima trasparenza delle liste d'attesa;
   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, al di fine di scongiurare che si ripetano in futuro questo tipo di situazioni che limitano di fatto il diritto alla salute dei cittadini. (5-08991)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

sequestro di beni

spese ospedaliere