ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08985

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 641 del 24/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08985
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo presentato
Venerdì 24 giugno 2016
modificato
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   TRIPIEDI, DE ROSA, COMINARDI, CIPRINI, DALL'OSSO, CHIMIENTI, LOMBARDI, ALBERTI, PESCO e VILLAROSA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   Direct Line è una compagnia di assicurazioni online con sede a Cologno Monzese (Milano). Nata nel Regno Unito nel 1985, ha aperto la sua prima filiale estera nel 1995 in Spagna a cui ha fatto seguito, nel 2001, l'apertura in Germania. Nel 2002 ha iniziato ad essere operativa anche in Italia. Nel 2015, MAPFRE, compagnia di assicurazione globale presente in 49 Paesi nel mondo, ha acquisito la divisione International di Direct Line di Italia e Germania;
   in data 11 giugno 2016, veniva pubblicato sul quotidiano di informazione online "ilgiorno.it", la notizia riguardante l'annuncio di 200 esuberi su poco più di 800 dipendenti nella sede Direct Line di Cologno Monzese. La decisione comunicata dall'azienda intorno a mezzogiorno del 10 giugno 2016, ha portato i lavoratori, subito dopo essere arrivati a conoscenza della notizia, ad occupare il cortile interno della ditta e a proclamare uno sciopero ad oltranza;
   Direct Line ha motivato la sua scelta addossando le colpe alla crisi del mercato dei premi Rc auto in flessione del 20 per cento negli ultimi quattro anni, che ha portato ad una contrazione di quote di mercato, numero di clienti e redditività. Per tale motivo, l'impresa, a suo dire, è stata costretta ad annunciare i tagli del personale. Ha comunque specificato che, a breve, arriverà a stipulare un accordo con i sindacati, senza però dare alcuna indicazione riguardo a quale sia il genere di accordo inteso;
   le rappresentanze sindacali unitarie dell'azienda hanno commentato con sorpresa la decisione presa dai loro dirigenti dato che, seppur gli stessi continuassero a negare, i dipendenti erano a conoscenza del momento di difficoltà che si stava attraversando. Proprio per tale motivo, i lavoratori hanno proposto strumenti alternativi come il part-time, i congedi temporanei e altro. Tutte le proposte sono state respinte dall'azienda, con la motivazione che il problema sarebbe di tipo strutturale;
   a giudizio delle rappresentanze sindacali unitarie, le procedure adottate nei confronti dei dipendenti risultano essere non regolari dato che, come indicato dal contratto nazionale di categoria Ania, prima degli esuberi l'azienda ha il dovere di riorganizzare il lavoro. Direct Line sostiene che un tentativo di ristrutturazione complessiva era stato fatto a ottobre 2015, ma le rappresentanze sindacali unitarie smentiscono tale dichiarazione, aggiungendo anzi che da mesi stanno chiedendo un nuovo piano industriale, senza però ricevere alcuna risposta;
   i manager dell'azienda, in maniera unilaterale, avrebbero dato disdetta del contratto integrativo dei lavoratori, non prevedendo una serie di benefit come i ticket, i permessi retribuiti, la polizza sanitaria e altro ancora. Queste privazioni, come denunciato dalle rappresentanze sindacali unitarie, porteranno ad un crollo della qualità della vita anche per chi non verrà licenziato;
   dai dirigenti è stata inoltre presa la decisione di non corrispondere più ai dipendenti le provvigioni per le polizze assicurative da loro stipulate. Ciò comporterà un nuovo stipendio al minimo tabellare, corrispettivo di 700 euro al mese contro le precedenti retribuzioni che, con le provvigioni, potevano variare dai 1.200 fino ai 1.500 euro;
   i dipendenti di Direct Line denunciano anche il rischio di subire pesanti modifiche dei turni di lavoro. Grazie a quanto ottenuto con il contratto integrativo, attualmente i lavoratori hanno una programmazione stabilita con sei mesi di anticipo. Se si arrivasse a disdire gli accordi pregressi, i turni potrebbero essere modulati giorno per giorno. Tale programmazione andrebbe a complicare drasticamente l'aspetto dell'organizzazione quotidiana di ogni singolo dipendente come può essere, per esempio, quella delle molte madri presenti nell'azienda;
   va tenuta in considerazione l'età media dei lavoratori della sede Direct Line di Cologno Monzese, corrispondente a 38 anni, che nel caso vi fosse la conferma degli esuberi annunciati, avrebbero oggettive difficoltà di ricollocazione nel mondo del lavoro –:
   se i Ministri interrogati non intendano istituire, qualora non l'abbiano già previsto, un tavolo nazionale di confronto con la società Direct Line e le rappresentanze sindacali, al fine di poter garantire la continuità aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali, stipendiali e produttivi di tutti i lavoratori dell'azienda in oggetto;
   nel caso non si raggiunga un esito positivo per la vicenda non riuscendo ad evitare il licenziamento dei lavoratori della sopraindicata Direct Line, se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, non possano assumere iniziative volte a favorire un piano di ricollocamento per i dipendenti stessi. (5-08985)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

politica industriale

recessione economica