ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08976

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 640 del 22/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08976
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Mercoledì 22 giugno 2016, seduta n. 640

   TERZONI, GAGNARLI, MASSIMILIANO BERNINI, BUSTO, DE ROSA, DAGA, MICILLO, CARINELLI e DELL'ORCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   5 giugno 2016 è stata la giornata mondiale dell'ambiente. In quella occasione il WWF ha diffuso i dati relativi al bracconaggio mettendo in evidenzia il dato che indica in 213 miliardi di dollari il fatturato di tale attività illecita che risulta essere il quarto mercato criminale del pianeta;
   l'emergenza bracconaggio, spiega il WWF, «ha raggiunto un livello di attenzione talmente elevato da avere targets dedicati nell'importante Agenda 2030 con gli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati da tutti i paesi del mondo lo scorso anno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite la cui implementazione è stata oggetto della seconda United Nations Enviroment Assembly (UNEA2), tenutasi a Nairobi presso la sede dell'UNEP dal 23 al 27 maggio scorsi dove è stata lanciata la campagna Wild for Life dedicata ad arrestare il traffico di specie che a livello mondiale rischiano l'estinzione»;
   durante l'assemblea ambiente delle Nazioni Unite sono stati forniti i dati riguardanti le gravi perdite di biodiversità registrate negli ultimi anni in Africa: ogni anno vengono bracconati più di 30.000 elefanti, in Tanzania e in Mozambico in soli 5 anni sono stati persi tra il 50 e il 60 per cento della popolazione di questa specie. Inoltre ogni anno viene ucciso il 10 per cento dei gorilla di pianura, mentre in Zimbabwe è scomparso in pochi anni il 60 per cento della popolazione di rinoceronti e in 10 anni è scomparso quasi il 70 per cento degli elefanti di foresta del bacino del Congo;
   secondo le Nazioni Unite il bracconaggio e il commercio illegale di natura non si ferma alle specie così dette carismatiche: «l'indagine dell'UNODC, analizzando 164.000 sequestri in 164 paesi diversi ha riscontrato la presenza di ben 7000 specie oggetto di crimini. La cattura, l'uccisione, la trasformazione e la commercializzazione illegale di queste specie contamina un'infinità di prodotti e settori: dalla moda (come pelli e avorio) all'arredamento (come alberi e altre piante in via d'estinzione), dal cibo (come scimmie e pangolini) ai prodotti farmacologici tradizionali (come parti di tigre e corna di rinoceronti) e agli animali domestici (come pappagalli e rettili)».
   l'Italia non è esente da questi crimini e sempre secondo l'ufficio UNODC, ad esempio, milioni di uccelli ogni anno vengono uccisi da doppiette, trappole e reti;
   il WWF in occasione della giornata dell'ambiente ha inteso lanciare un messaggio per acuire a sensibilità verso questi crimini chiedendo che l'Italia si doti di un piano nazionale per fronteggiare il fenomeno illegale della cattura, uccisione e importazione di specie selvatiche e un maggiore coordinamento tra le forze dell'Ordine per rafforzare l'efficacia della sorveglianza, accurate indagini, condanna dei responsabili e un inasprimento delle sanzioni e delle pene per i reati contro la fauna selvatica;
   proprio in questo campo il Corpo Forestale dello Stato ha nel nostro territorio un ruolo fondamentale;
   il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Corpo forestale dello Stato (MIPAF-CFS) è autorità competente al rilascio di alcune certificazioni CITES (la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) e ai controlli di polizia (cosiddetto « Enforcement»);
   nell'ambito del sistema CITES e delle sue attività, il Corpo Forestale dello Stato, oltre a essere autorità amministrativa per le contestazioni di natura amministrativa, si occupa del rilascio dei certificati CITES necessari alla riesportazione e utilizzo commerciale di numerose specie di animali e piante protette e del controllo tecnico-specialistico ai fini del rispetto della Convenzione;
   la convenzione di Washington viene considerata uno dei più importanti strumenti normativi internazionali per la conservazione della biodiversità del nostro pianeta. Attraverso questa Convenzione ogni Paese monitora e regolamenta il commercio nazionale ed internazionale di esemplari e prodotti derivati da specie animali e vegetali al fine di scongiurarne l'estinzione;
   i dati relativi ai controlli eseguiti nel 2015 dal Corpo forestale dello Stato, consultabili sul sito, evidenziano a mole di lavoro necessaria a svolgere al meglio quanto previsto dalla convenzione di Washington:
   in un solo anno sono stati eseguiti controlli su 12.574 animali vivi, 6.896 piante vive e 221.230 parti e prodotti derivati. Dei controlli su animali vivi, tra le principali specie controllate, si segnalano 2.500 esemplari della famiglia Testudinidae spp. (tartarughe di terra), 1.000 pappagalli, 130 primati (scimpanzé, macachi, cercopitechi etc.), 100 felini (tigri, leopardi, ghepardi, linci, leone, serval etc.), 250 boidi (pitoni, boa), 380 tra rapaci diurni e notturni;
   dei controlli su parti e prodotti derivati, tra le categorie merceologiche, si segnalano: 210.000 prodotti in pelle di rettile (Crocodylia spp., Boidae spp., Pythonidae spp., Varanidae spp., Chelonidae spp.), 7.000 tra zanne e oggetti in avorio, 26 mila tonnellate di legname, 33 tonnellate di piante di aloe, 110 chilogrammi di caviale;
   durante questa attività, eseguita perlopiù nelle strutture aeroportuali e navali, è stata sequestrata merce per un valore di circa un milione di euro e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 270 mila euro –:
   se i Ministri interrogati intendono assumere iniziative normative per accogliere la richiesta avanzata dal WWF circa la necessità di dotare il Paese di un piano nazionale per fronteggiare il fenomeno illegale della cattura, uccisione e importazione di specie selvatiche, non solo a difesa degli uccelli, rispetto ai quali il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha appena avviato un processo di consultazione per la redazione di un piano, su sollecitazione dell'Unione europea;
   come verrà garantita l'attività attualmente svolta nell'ambito della convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, in seguito al previsto accorpamento del Corpo Forestale dello Stato con l'Arma dei carabinieri in attuazione della legge n. 124 del 2015.
(5-08976)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

convenzione internazionale

specie protetta

traffico illecito