ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08970

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 640 del 22/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/06/2016
Stato iter:
23/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/06/2016
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 23/06/2016
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2016

SVOLTO IL 23/06/2016

CONCLUSO IL 23/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08970
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Mercoledì 22 giugno 2016, seduta n. 640

   GRILLO, LOREFICE, DI VITA, SILVIA GIORDANO, MANTERO, COLONNESE, NESCI e DALL'OSSO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   sulla base della determina 12 novembre 2014 n. 1.353 dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), ad oggetto «Regime di rimborsabilità e prezzo del medicinale per uso umano “Sovaldi” (sofosbuvir), autorizzata con procedura centralizzata europea dalla Commissione europea», la validità del contratto con l'azienda Gilead dovrebbe essere attualmente scaduta;
   la risoluzione conclusiva n. 8/00177 presentata in Commissione affari sociali della Camera dei deputati in data 27 aprile 2016, a prima firma della deputata Anna Miotto, impegnava il Governo: «ad avviare ogni utile iniziativa finalizzata a dare attuazione alla predetta direttiva 89/105/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1988, con particolare riferimento alle attività di controllo relative all'immissione sul mercato di specialità medicinali;
   ad adottare iniziative volte a garantire che, nel futuro, non si ricorra ad accordi con clausole di riservatezza per l'acquisto di medicinali, ad eccezione di casi straordinari – sia per la rilevanza terapeutica innovativa che per le dimensioni dell'impatto finanziario – valutando comunque, in tali specifiche circostanze, di conformarsi ai consolidati orientamenti comunitari e, ove esistenti, alle indicazioni fornite dall'EMA, nonché a sottoporre gli accordi con clausole di riservatezza alla vigilanza dell'Autorità nazionale anticorruzione, per quanto di competenza, e, anche in attuazione dell'articolo 162 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (cosiddetto “Codice appalti”), al controllo della Corte dei conti»;
   l'Agenzia europea del farmaco (EMA) ha recentemente avviato una revisione sui farmaci antivirali ad azione diretta, per valutare il rischio di cancro al fegato e di riattivazione dell'epatite B in quanto per alcuni pazienti trattati ed affetti da entrambi i virus, si è infatti verificata la ricomparsa dell'infezione;
   il libro «L'innovazione sostenibile» di Luca Pani direttore generale dell'AIFA, dedica un intero paragrafo al «caso sofosbuvir» (pagg. da 32 a 40). Il punto 2.2a approfondisce il tema dell'insostenibilità del costo del farmaco sofosbuvir riportando come, affinché il mercato funzioni correttamente quest'ultimo debba essere: «competitivo, equo e trasparente»;
   inoltre viene riportato come:
    diversi Paesi da tutto il mondo hanno guardato e ancora guardano all'AIFA con grande attenzione per il nostro approccio negoziale rigoroso e basato su avanzate procedure di accordo progressivo;
    non è chiaro come la Gilead abbia determinato il prezzo del sofosbuvir che sembra comunque molto più elevato del previsto;
    i costi di Ricerca e Sviluppo sostenuti da Pharmasset – sviluppatrice del Sovaldi acquisita nel 2012 dalla Gilead per 11,2 miliardi di euro – negli anni 2009, 2010 e 2011, il periodo in cui sofosbuvir è stato sviluppato, ammontavano a 176,7 milioni di dollari, di cui 62,4 milioni attribuiti direttamente allo sviluppo del Sovaldi;
   il ricavo di sofosbuvir – potrebbe essere pari – a 11,3 miliardi di dollari nel primo anno di lancio;
    nel condurre la trattativa con l'Azienda – Gilead –, l'AIFA non si è mai focalizzata esclusivamente sul sofosbuvir, che al momento dell'avvio della negoziazione, era, come detto, l'unico sul mercato, ma ha tenuto conto dei nuovi farmaci in via di registrazione, che avrebbero rappresentato alternative terapeutiche più che valide e i cui costi sarebbero largamente dipesi dal prezzo di riferimento negoziato per il sofosbuvir;
    la strategia dell'AIFA – osservata con attenzione anche all'estero – è stata quindi indirizzata fin dall'inizio a porre le basi per un piano farmaceutico ambizioso per l'eradicazione dell'epatite C nei prossimi anni. Ciò ha permesso all'Agenzia di chiudere l'accordo per la rimborsabilità del Sovaldi nel rispetto dei tempi auspicati dal Ministro della Salute e in modo da consentire il trattamento del più grande numero di pazienti a un prezzo medio più basso rispetto al resto d'Europa;
    ai decisori spetta il compito di stabilire quanto si è disposti a pagare e per cosa, ai produttori di fissare l'asticella del profitto...;
   in data 25 maggio 2016 nel corso del programma Report il direttore generale Luca Pani ha indicato che:
    in Germania il prezzo del trattamento con il farmaco Sovaldi è di tre volte quello che si paga – in Italia – circa 45.000 euro; in Francia intorno ai 30.000 euro; in Spagna e Portogallo circa 27.000 euro;
    l'Italia ha speso 750 milioni di euro per 50.000 pazienti entro giugno 2016;
    alla scadenza del contratto si rinegozierà drasticamente il prezzo anche perché nel frattempo sono arrivate altre molecole;
    nella cartella stampa di presentazione del rapporto OsMed 2015 è presente la nota sui farmaci anti Epatite C, trattamenti avviati nel 2015, consumo e spesa dalla quale si apprende che:
    nel 2015 sono stati avviati 31.069 trattamenti;
    la spesa a carico del SSN per i farmaci anti-HCV per l'anno 2015 è stata pari a 1,7 miliardi di euro. La sottocategoria degli altri antivirali, ricomprendenti i nuovi DAA (Direct Antiviral Antigens), ha registrato una spesa pari a 1,6 miliardi di euro;
    al 20 giugno 2016 i trattamenti risultano 49.715;
   secondo i dati a disposizione il prezzo medio dei trattamenti nel 2015 sarebbe pari a 51.498 euro (1,6 miliardi spesa 2015/31.069 trattamenti 2015) più di tre volte superiore al prezzo (15.000 euro) stimato nel corso del programma Report –:
   quale sia l'importo totale della spesa pubblica relativa ai trattamenti sia con il farmaco Sovaldi che con il Savaldi-Harvoni, e il numero dei trattamenti effettuati con i medesimi: per l'anno 2015, per l'anno 2016 fino alla scadenza della determina 12 novembre 2014, n. 1.353, dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), avente ad oggetto «Regime di rimborsabilità e prezzo del medicinale per uso umano “Sovaldi” (sofosbuvir) e sempre con riferimento all'anno 2016 per i mesi successivi alla scadenza della succitata determina 12 novembre 2014, n. 1.353.
(5-08970)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-08970

  Acquisita la documentazione da parte dell'Aifa, preciso che: La spesa farmaceutica a carico del Servizio Sanitario Nazionale relativa ai medicinali inseriti nel fondo per i farmaci innovativi, previsto ai sensi dell'articolo 1, comma 593, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è risultata nel 2015 pari a 1.732 milioni di euro.
  Questa spesa è stata sostenuta per l'acquisto, da parte delle farmacie ospedaliere, di tutti i medicinali per il trattamento dell'epatite C, a cui si aggiunge anche il Kalydeco, un medicinale per la cura della fibrosi cistica.
  Tuttavia solo una quota parte delle confezioni acquistate dalle strutture sanitarie pubbliche sono state poi dispensate, entro il 31 dicembre 2015, per avviare al trattamento 31.068 pazienti (l'altra quota parte è data dalle confezioni giacenti nei magazzini), che in parte hanno completato il trattamento anche successivamente a tale data.
  Il valore economico della spesa sostenuta per le confezioni dispensate ai pazienti nel 2015, comunicato dalle Regioni a fronte dell'erogazione in distribuzione diretta, è stato di 1.558 milioni di euro.
  Parallelamente, le restituzioni operate dalle aziende farmaceutiche (quasi esclusivamente la ditta Gilead) in attuazione degli accordi negoziali sottoscritti con l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), hanno generato una riduzione della spesa per un importo complessivo di 572 milioni di euro.
  Tale importo, calcolato per periodo di competenza, è relativo sia alle economie generate dal progressivo raggiungimento degli scaglioni di sconto dell'accordo prezzo-volume con la ditta Gilead per i prodotti Sovaldi (principio attivo sofosbuvir) e Harvoni (p.a. sofosbuvir+ledipasvir), sia alla restituzione del valore delle confezioni gratuite per il trattamento oltre la 12-esima settimana.
  In sintesi, data una spesa netta erogata di 986 milioni di euro, la spesa media è stata pari a circa 31.700 euro.
  Ovviamente questa spesa media è ben superiore ai 15.000 euro attesi dall'accordo circa Sovaldi/Harvoni per il trattamento di 50.000 pazienti, essenzialmente per tre motivi:
   1) non sono stati raggiunti in meno di 18 mesi (ossia al 31 dicembre 2015) i 50.000 pazienti e, sebbene siano stati avviati al trattamento oltre 30.000 pazienti, il maggior abbattimento in termini di costi medi si potrà ottenere con i successivi 20.000 pazienti;
   2) Sovaldi/Harvoni (non sono gli unici medicinali disponibili nel trattamento dell'epatite C, con un unico schema di trattamento) anche se si fosse verificata questa condizione, la spesa sarebbe stata comunque superiore ai 15.000 euro (20.000/22.000 euro Sovaldi/Harvoni), proprio a causa del mancato raggiungimento dei 50.000 pazienti trattati;
   3) il trattamento dell'epatite C prevede schemi terapeutici che associano il medicinale Sovaldi (sofosbuvir) con altri antivirali, come Daklinza (daclatasvir) e Olysio (simeprevir). Questi schemi terapeutici hanno un costo medio pari quasi al doppio di quello a base di Sovaldi. Al fine di verificare in dettaglio il contributo al costo medio complessivo di 31.700 euro per paziente nel 2015, derivante dalla variabile frequenza dei diversi schemi terapeutici del trattamento dell'epatite C con i farmaci innovativi, si osserva quanto segue.

  È opportuno precisare che l'impatto economico risultante dal monitoraggio tradizionale della spesa farmaceutica appare marginalmente differente rispetto a quello stimato sulla base dei dati dei registri.
  Ci sono diverse giustificazioni di tale differenza: in primo luogo quella relativa all'esclusione della spesa del Kalydeco, che non è stato considerato ai fini della presente analisi, a cui si potrebbero aggiungere gli effetti economici di possibili differimenti nel tempo dell'inserimento dei dati di trattamento da parte dei medici/prescrittori, nonché dei farmacisti, così come il possibile riconoscimento da parte di alcune aziende farmaceutiche di sconti commerciali ulteriori rispetto a quelli fissati nell'ambito dell'accordo sottoscritto con AIFA (sconto praticato da Abbvie).
  Ad ogni modo, è stata effettuata un'estrazione puntuale del numero dei trattamenti per schema terapeutico nel corso del 2015, associato al numero delle confezioni dispensate.
  Successivamente sono state valorizzate le confezioni in base ai prezzi SSN, al lordo IVA, vigenti nel 2015 (comprensive delle eventuali variazioni avute in corso d'anno per alcuni medicinali); infine, i valori di fatturato SSN sono stati scontati degli importi restituiti, ad esempio per effetto degli sconti convenuti.
  È stato calcolato il fatturato complessivo al lordo delle restituzioni di 1,6 miliardi di euro, per 31.068 trattamenti, suddivisi in funzione dei diversi schemi di trattamento.
  Sovaldi/Harvoni, compresi i trattamenti in combinazione con Daklinza e Olysio, sono stati utilizzati in 25.529 trattamenti, pari all'82 per cento del totale.
  Il fatturato lordo complessivo della ditta Gilead calcolato sulla base dei dati del registro ammonta a 1.265 miliardi di euro.
  Il fatturato complessivo è stato successivamente ridotto degli importi restituiti al SSN: il fatturato SSN al netto delle restituzioni sotto diverse forme è stato complessivamente quantificato in 971 milioni di euro, un valore stimato prossimo ai 986 milioni di euro risultanti dal monitoraggio a consuntivo 2015 della spesa farmaceutica. Sono stati calcolati i costi medi per paziente, in funzione dei diversi schemi terapeutici.
  La spesa media per paziente complessiva è risultata di 31.275 euro nel 2015 (31.700 euro con dati monitoraggio della spesa). I costi per paziente dei trattamenti in combinazione di Sovaldi con Daklinza o Olysio, sono quelli associati alla spesa più elevata (oltre i 40.000 euro per paziente).
  Il ricalcolo della spesa media complessiva escludendo le combinazioni di Sovaldi con Daklinza o Olysio, evidenzia una spesa per paziente che si riduce da 31.275 euro a 22.828 euro.
  Il mancato raggiungimento, entro il 31 dicembre 2015, dei 50.000 pazienti dell'accordo Sovaldi/Harvoni non ha consentito di acquisire oltre la metà del valore degli sconti derivanti dall'accordo prezzo-volume, che si ottiene con gli ultimi due scaglioni da 10.000 pazienti.
  Tale condizione, combinata con la più alta spesa media dei trattamenti in associazione di Sovaldi con Daklinza o Olysio, giustifica la spesa media di poco più di 31 mila euro per paziente nel 2015.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

rischio sanitario

prezzo