ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 639 del 21/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 21/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 21/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 21/06/2016
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/06/2016
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 22/06/2016
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/06/2016

SVOLTO IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08945
presentato da
CAPARINI Davide
testo di
Martedì 21 giugno 2016, seduta n. 639

   CAPARINI e BUSIN. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   in occasione del 70o anniversario della fine della seconda guerra mondiale è stata istituita una nuova onorificenza, la cosiddetta «Medaglia della liberazione», dedicata agli eroi della Resistenza;
   tra i premiati di quest'anno, è stato inserito Valentino Bortoloso, il cui nome risulta legato ad uno dei fatti più drammatici della storia di Schio, un eccidio compiuto tra il 6 ed il 7 luglio del 1945, a conflitto finito, nelle carceri mandamentali locali;
   nella notte tra il 6 ed il 7 luglio del 1945, in effetti, un commando partigiano entrò nelle carceri di Schio, uccidendo a sventagliate di mitra ben 54 persone, tra le quali 14 donne e 7 minorenni;
   di quel commando emanazione della brigata garibaldina denominata «Martiri Valleogra», Bortoloso, oggi 93enne, è l'unico superstite;
   nome di battaglia di Bortoloso era Teppa;
   Bortoloso, proprio in ragione della sua partecipazione all'eccidio di Schio, venne condannato a morte da tribunali alleati, pena successivamente decaduta;
   Valentino Bortoloso ha già ricevuto la Medaglia della Liberazione dalle mani del prefetto di Vicenza, Eugenio Soldà, e da quelle dell'assessore allo sviluppo del comune di Schio, Anna Donà, in rappresentanza del sindaco Valter Orsi;
   a quanto pare, alla concessione della «Medaglia della liberazione» si accede previa presentazione di apposita domanda da parte degli interessati, direttamente o tramite delle associazioni che il Ministero della difesa riconosce come proprie interlocutrici;
   non è chiaro quali tipi di valutazioni il Ministero della difesa conduca sulle domande di concessione dell'onorificenza –:
   per quale motivo il Ministero della difesa abbia accettato di concedere a Valentino Bortoloso, corresponsabile di un eccidio che gli alleati avevano giudicato passibile della pena capitale, la Medaglia della liberazione, contribuendo in questo modo a ravvivare antichi risentimenti ed allontanando nuovamente la prospettiva della riconciliazione tra le parti che combatterono la guerra civile. (5-08945)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-08945

  In occasione della ricorrenza del 70o anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza è stata formulata la proposta di conferire ai partigiani, agli ex internati nei lager nazisti nonché ai combattenti inquadrati nei Reparti regolari delle Forze armate ancora in vita (alla data del 25 aprile 2015) una medaglia commemorativa denominata «Medaglia della Liberazione».
  L'iniziativa, fortemente voluta dal Ministro della difesa, e coordinata in ambito Uffici di diretta collaborazione, ha trovato ulteriore supporto in una risoluzione parlamentare, approvata dalla VII Commissione della Camera dei Deputati (n. 7/00559), volta a conferire un attestato ai partigiani, ai combattenti, ai patrioti, ai reduci ed ai militari che hanno contribuito alla Lotta di Liberazione.
  Nel merito dei quesiti posti si sottolinea che il Dicastero, al fine di individuare coloro i quali hanno contribuito alla lotta di liberazione, si è avvalso delle collaborazione delle sei associazioni combattentistiche che raccolgono quanti parteciparono alla lotta di Liberazione.
  Queste ultime si sono fatte carico di raccogliere tutte le istanze, verificarne e certificarne il possesso dei requisiti dei richiedenti ed inviarle al Ministero della difesa che ha così provveduto alla realizzazione degli attestati e delle medaglie commemorative a favore di uomini e donne che, provenendo da storie diverse, hanno messo la loro vita a disposizione del Paese, della democrazia e della Libertà.
  Tali medaglie sono state poi inviate alle relative Prefetture per la successiva consegna.
  Inoltre, nei casi in cui il Dicastero sia stato preventivamente informato dai competenti Uffici Territoriali del Governo in relazione a conferimenti «controversi», si è prontamente attivato procedendo a «sospendere» la concessione della medaglia in parola, sollecitando, contestualmente, elementi di chiarimento alla Associazione la quale aveva segnalato il nominativo, come in un caso avvenuto recentemente in provincia di Novara.
  Il Ministero valuterà ogni iniziativa proveniente dagli enti locali e dalle Associazioni combattentistiche tese ad una riformulazione degli aventi diritto.
  Tanto rappresentato, si fa presente che l'iniziativa ha riscosso amplissimi consensi su tutto il territorio nazionale e ha registrato una massiccia partecipazione dei cittadini, in particolare dei giovani, a quelle che si sono rivelate vere e proprie «feste popolari», contribuendo a mantenere viva la memoria delle vicende fondanti la nostra Repubblica e a trasmetterne il valore alle generazioni future.
  Nel segnalare che a fronte di tali manifestazioni, nel corso delle quali sono state consegnate oltre 5200 medaglie, il caso evidenziato nell'atto risulta essere l'unico con profili di criticità, si rende noto che sono in corso approfondimenti volti ad acquisire elementi di informazione e valutazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

pena di morte

crimine di guerra