ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08923

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 639 del 21/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: FABBRI MARILENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 16/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/06/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 08/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08923
presentato da
FABBRI Marilena
testo di
Martedì 21 giugno 2016, seduta n. 639

   FABBRI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   sono già 55 le vittime di femminicidio nei primi cinque mesi del 2016. Le ultime vittime in ordine di tempo sono una maestra di Verona accoltellata a Verona dall'ex, convivente, una donna con il figlio uccisa dal marito a Taranto che non accettava la separazione; Sara Di Pietrantonio, la ventiduenne romana uccisa e data alle fiamme dall'ex fidanzato. Poi c’è il caso della giovane bolognese incinta ricoverata per ustioni perché il fidanzato le aveva fatto bere della soda caustica, aggiunta ad una bevanda, con l'intento di farla abortire;
   quarantatré di questi omicidi, secondo l'istituto di ricerche economiche e sociali Eures, sono avvenuti all'interno del nucleo familiare, e la metà (27) all'interno della coppia;
   analizzando i dati dell'ultimo decennio, le donne uccise sono 1740: 1251 all'interno della famiglia, 846 per mano di un fidanzato e 224 assassinate da un ex. Nel 40,9 per cento dei casi, a muovere la mano dell'assassino è il movente passionale, mentre nel 21,6 per cento l'omicida ha agito dopo una lite o per un dissapore;
   è importante ricordare le violenze le aggressioni subite dalla vittima prima di essere uccisa: verificatesi nel 16,7 per cento dei casi, ma solo l'8,7 per cento delle quali denunciate alle forze dell'ordine;
   l'articolo 3 della Costituzione reca: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»;
   il comma 16 della legge 3 luglio 2015, n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti) reca: «Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013»;
   all'inizio della XVII legislatura il Parlamento ha approvato la legge di autorizzazione alla ratifica della Convenzione di Istanbul, a cui ha fatto seguito l'approvazione della legge n. 119 del 2013, la cosiddetta legge contro il femminicidio, nonché della legge n. 119 del 15 ottobre 2013 che, all'articolo 5, prevede l'elaborazione di un piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere da parte del Ministro delegato per le pari opportunità;
   a parere dell'interrogante è necessario che le nuove generazioni, sia a scuola che in famiglia, imparino a gestire i conflitti e i fallimenti, dal momento che la nostra società, tramite i media, tende ad esaltare i vincenti e le persone di successo, contribuendo così ad alimentare una sottocultura per cui dalla sconfitta non ci si possa rialzare e ripartire –:
   quale sia lo stato dell'arte del piano d'azione previsto dalla legge n. 119 del 2013 nonché del piano formativo previsto dalla riforma della «buona scuola» e cosa il Governo intenda fare per sensibilizzare le donne e gli uomini del nostro Paese al valore della persona, affinché si protenda verso il raggiungimento della parità, il superamento delle discriminazioni sessuali, nonché delle varie forme di violenza di cui le donne e le ragazze sono vittime. (5-08923)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

approvazione della legge

violenza sessuale

delitto contro la persona