ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08868

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 635 del 10/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/06/2016
Stato iter:
15/06/2016
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/06/2016

RITIRATO IL 15/06/2016

CONCLUSO IL 15/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08868
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Venerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   VALLASCAS, CRIPPA, NICOLA BIANCHI, DA VILLA, GAGNARLI, L'ABBATE, GALLINELLA e PARENTELA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 379 del 2003 prevede le disposizioni in materia di remunerazione della capacità di produzione di energia elettrica, secondo cui l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico definisce i criteri e le condizioni in base ai quali Terna è tenuta a elaborare lo schema di disciplina del «nuovo» mercato della capacità da sottoporre all'approvazione del Ministro dello sviluppo economico, sentita l'Autorità;
   l'anno prima, con la legge 9 aprile 2002, n. 55, veniva convertito in legge il decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7, recante misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale», meglio conosciuto come «sblocca centrali» e che, di fatto, ha permesso alle grandi società elettriche di costruire centrali alimentate a fonti fossili per circa 25 miliardi di euro;
   di contro, in Europa, come recentemente pubblicato dalla Commissione europea nella «Relazione intermedia relativa all'indagine settoriale sui meccanismi di capacità» «l'introduzione su larga scala delle energie rinnovabili, insieme al declino generale della domanda e alla diminuzione del costo dei combustibili fossili hanno frenato la redditività dei produttori di energia convenzionale»;
   lo stesso Ministro, interrogato con l'interrogazione n. 5/01071 del 25 settembre 2013 dichiarava che già «Nel 2011, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha individuato i criteri e le condizioni per una disciplina a regime, sulla cui base Terna ha svolto una apposita consultazione pubblica ed ha predisposto una proposta, basata sui criteri dell'Autorità medesima. Quest'ultima, con la delibera del 5 settembre 2013, ha completato le verifiche sulla proposta di Terna che, pertanto, dovrà essere valutata dal Ministro dello sviluppo economico. Ai fini della decisione finale, il Ministero dello sviluppo economico terrà conto degli orientamenti e delle indicazioni della Commissione europea, che dovranno evitare il rischio di sussidi impropri e tendere ad un meccanismo unico o almeno armonizzato a livello europeo, per garantire la sicurezza del sistema ed evitare qualunque effetto distorsivo della concorrenza. Le valutazioni saranno rigorose, coordinate con l'Unione europea e strettamente connesse alle necessità della sicurezza»;
   il successivo decreto 30 giugno 2014 ha approvato la disciplina a regime del mercato della capacità elettrica, ma, ad oggi, non è ancora certo quando saranno attivate le aste italiane;
   si apprende dalla stampa che il nostro Paese sarebbe in ritardo rispetto alla possibilità di vedere pienamente operativo il meccanismo al 2017, dopo 14 anni di meccanismo transitorio, e che la notifica del decreto alla Commissione europea sia avvenuta con un anno di ritardo –:
   di quali informazioni aggiornate in materia disponga il Ministro interrogato e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intenda assumere per evitare gli aspetti critici connessi al «capacity payment» richiamati dalla Commissione europea nella sua relazione;
   se il «capacity payment» sia in linea con la disciplina in materia di aiuti di Stato e con la normativa europea e  se possa determinare un ulteriore rincaro delle bollette. (5-08868)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo degli aiuti di Stato

diritto comunitario

industria elettrica