ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 634 del 08/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/06/2016
Stato iter:
16/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/06/2016
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 16/06/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/06/2016

DISCUSSIONE IL 16/06/2016

SVOLTO IL 16/06/2016

CONCLUSO IL 16/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08841
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 8 giugno 2016, seduta n. 634

   CIPRINI, TRIPIEDI, CHIMIENTI, COMINARDI, DALL'OSSO e LOMBARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo l'Istat ad aprile 2016 si registrano 51 mila persone al lavoro in più (pari a + 0,2 per cento). Ma in risalita è pure il tasso di disoccupazione che si attesta all'11,7 per cento (+ 0,1 punti su marzo);
   in un mese il numero di disoccupati aumenta di 50 mila unità, essenzialmente donne; ma sempre in aprile c’è un forte calo degli inattivi, – 113 mila persone;
   per il Governo si tratta del secondo aumento consecutivo mensile del numero di occupati e la forte riduzione degli inattivi e segnale «positivo», e che il « Job act funziona» (IlSole24Ore del 1o giugno 2016); il Presidente del Consiglio dei ministri ha commentato: «I dati sul lavoro sono i più alti negli ultimi 4 anni, ma noi vogliamo fare di più» (Corriere della Sera del 1o giugno 2016);
   eppure secondo quanto pubblicato su www.tgcom24.mediaset.it del 1o giugno 2016, l'Istat @istat_it – rispondendo ad un twitter che chiedeva all'Istituto come venissero effettuate le statistiche e se fossero compresi o meno tra gli occupati anche i lavoratori con voucher da 8 ore al mese affermava che in base al glossario della statistica Istat «è considerato occupato se nella settimana di riferimento dell'indagine ha lavorato almeno un'ora. Cfr. Glossario»;
   dunque secondo il metodo di rilevazione statistico dell'Istat si considera «occupato» anche colui che «lavora» con un'ora con il voucher;
   eppure proprio il 31 maggio 2016 il Consiglio dei ministri ha perso l'ennesima occasione per intervenire sui voucher facendo slittare l'esame preliminare dello schema di decreto legislativo che avrebbe dovuto attuare una «stretta» sulla tracciabilità dei voucher che – con 115 milioni di voucher venduti nel 2015 e con un + 45,6 per cento, nel primo trimestre del 2016 rispetto al trimestre del 2015 – stanno diventando la forma di precariato più diffusa e, a parere degli interroganti, abusata –:
   se il Governo sia a conoscenza criteri adottati dall'Istat per rilevare i dati occupazionali e se trovi conferma che secondo tali criteri è considerata «occupata» anche la persona titolare di un semplice voucher;
   quale sia il numero degli occupati tra i «51 mila occupati in più» che in base alla rilevazione Istat sono risultati titolari di mero voucher;
   quali iniziative intenda assumere per garantire una più completa informazione e/o comunicazione dei dati e dei criteri adottati per le statistiche occupazionali.
(5-08841)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08841

  Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Ciprini ed altri – inerente ai criteri adottati dall'ISTAT per la rilevazione dei dati occupazionali – faccio presente quanto segue.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare che le principali caratteristiche della rilevazione – dagli aspetti metodologici alle definizioni delle variabili e degli indicatori – sono armonizzate a livello europeo sulla base di standard internazionali definiti dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), nonché sulla base di specifici regolamenti del Consiglio e della Commissione europea.
  La rilevazione, conformemente a quanto avviene nei 28 Paesi dell'Unione europea, definisce occupato una persona di 15 anni e più che, nella settimana di riferimento:
   ha svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;
   ha svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nell'impresa di un familiare nella quale collabora abitualmente;
   è assente dal lavoro (per ferie, malattia o cassa integrazione) ma continua a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione.

  Tale metodologia è in vigore da diversi anni e la sua stabilità consente il monitoraggio costante dell'evoluzione del mercato del lavoro sia in chiave nazionale che internazionale.
  In considerazione della definizione di occupato adottata e delle specificità delle prestazioni lavorative accessorie, coloro che nella settimana di riferimento hanno avuto una retribuzione tramite voucher, a fronte di una prestazione lavorativa di almeno un'ora, vengono classificati come occupati; per contro, l'essere titolare di un voucher ricevuto per aver lavorato in una settimana diversa da quella di riferimento non classifica la persona stessa come occupato.
  Il Governo ha valutato positivamente i dati diffusi dall'ISTAT sull'evoluzione del mercato del lavoro in aprile, e citati dagli interroganti, in quanto essi dimostrano come la partecipazione al mercato del lavoro sia in aumento.
  Voglio aggiungere inoltre che, sulla base dei dati ISTAT, tra il primo trimestre del 2015 e il primo trimestre del 2016, il numero di occupati è cresciuto complessivamente di 242 mila unità. Il dato più rilevante riguarda la crescita del numero dei soggetti occupati stabilmente, ossia quelli con contratto a tempo indeterminato, che è stata pari a 341 mila unità, mentre rimane stabile il numero dei lavoratori a termine e si riduce quello dei collaboratori e dei lavoratori autonomi.
  Tali dati, dunque, portano ad escludere un ruolo preminente dei voucher nella dinamica del mercato del lavoro di quest'anno, evidenziando, come già detto, la crescita del numero di lavoratori con contratto a tempo indeterminato. La preoccupazione degli onorevoli interroganti in ordine alle ore lavorate appare infondata anche alla luce della nota diffusa, lo scorso 1o giugno, dall'ISTAT che ha precisato che il numero di soggetti, occupati, che hanno lavorato meno di 10 ore a settimana, sia stato, nel 2015 pari al 2,7 per cento del totale, in calo rispetto al 2,8 per cento del 2014.
  Sempre con riferimento al lavoro accessorio, ricordo che, lo scorso 10 giugno, il Governo ha approvato uno schema di decreto correttivo che introduce la piena tracciabilità dei voucher, attraverso l'obbligo di comunicazione preventiva della prestazione prevedendo sanzioni che vanno da 400 a 2.400 euro per lavoratore in caso di omessa la comunicazione. La predetta misura conferma l'impegno del Governo nel combattere ogni forma di illegalità e di abuso nel mercato del lavoro, contrastando i comportamenti irregolari che sfruttano il lavoro ed alterano la corretta concorrenza tra le imprese.
  Da ultimo, al fine di fornire un quadro informativo più approfondito sul mercato del lavoro, faccio presente che, nello scorso mese di dicembre, il Ministero del lavoro insieme all'INPS e all'INAIL ha stipulato un protocollo di intesa con l'ISTAT nell'ottica di promuovere iniziative di integrazione delle informazioni in possesso dei vari enti. I primi risultati di questo importante processo di collaborazione sono attesi entro la fine dell'anno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

statistica occupazionale

statistica

disoccupazione