ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08839

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 634 del 08/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/06/2016
Stato iter:
14/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/09/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/09/2016
Resoconto MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/06/2016

DISCUSSIONE IL 14/09/2016

SVOLTO IL 14/09/2016

CONCLUSO IL 14/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08839
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Mercoledì 8 giugno 2016, seduta n. 634

   SILVIA GIORDANO, MANTERO, LOREFICE, DI VITA, GAGNARLI, GRILLO, BARONI e COLONNESE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 29 maggio 2016 è andata in onda su Rai tre la puntata di Report sui batteri resistenti agli antibiotici; nel corso dell'inchiesta sono state mostrate le condizioni di vita degli animali allevati all'intero dello stabilimento emiliano del noto produttore di carni Amadori;
   le telecamere della trasmissione hanno ripreso dei suini reclusi in spazi ridottissimi, agonizzanti, pieni di piaghe ed escoriazioni gravi calpestati dai topi, che circolano senza problemi tra gli animali. Polli e maiali allevati in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili ai limiti della tortura. Nel contenitore dei rifiuti sembra che ci fossero massicce dosi di farmaci destinate agli animali;
   negli allevamenti intensivi, in generale, è molto diffuso l'uso di antibiotici somministrati agli animali per sopperire alle condizioni igieniche precarie e alle infezioni causate dal sovraffollamento, infatti il 70 per cento degli antibiotici prodotti in tutto il mondo verrebbe impiegato proprio negli allevamenti intensivi;
   secondo i dati forniti da Report, in Italia, sono allevati intensivamente 30 milioni di animali, per un consumo totale di 1300 tonnellate di antibiotici;
   il sovradosaggio e la diffusione degli antibiotici negli allevamenti intensivi sembra che stia causando la formazione di batteri sempre più pericolosi e aggressivi, resistenti a tutti i farmaci esistenti;
   l'Unione europea, infatti, ha commissionato uno studio sugli intestini degli avicoli al macello provenienti dagli allevamenti intensivi e ha trovato percentuali di batteri resistenti preoccupanti. Batteri che si ritrovano nel piatto perché le linee di macellazione non proteggono integralmente dalla contaminazione;
   negli Stati Uniti gli scienziati hanno individuato il primo caso di «batterio» che resiste a tutti gli antibiotici e che non può essere sconfitto nemmeno dai medicinali di ultima generazione. Un caso che può non essere isolato e che alimenta il rischio di una pandemia;
   la trasmissione Report ha commissionato al laboratorio di microbiologia dell'università di Catania l'analisi di 30 confezioni di carne acquistate in vari supermercati, i risultati hanno rilevato la presenza del batterio MRSA-CC 398 delle confezioni, e la carne contaminata proveniva da un animale allevato in Italia;
   nel nostro Paese si registrano 5000 morti l'anno, perché l'antibiotico risulta inefficace;
   in un rapporto commissionato dal Governo inglese l'economista J. ÒNeill e l'infettivologo J.Farrar prefigurano una possibile pandemia che nel 2050 potrebbe essere la prima causa di morte al mondo; tra gli interventi urgenti suggeriti nel rapporto c’è la riduzione degli antibiotici utilizzati nell'allevamento –:
   se, alla luce delle immagini trasmesse da Report, intenda avviare, per quanto di competenza, un'ispezione ministeriale presso lo stabilimento Amadori, al fine di verificare le condizioni igienico sanitarie degli animali allevati;
   quali misure intenda promuovere, anche attraverso un'iniziativa normativa, al fine di ridurre la presenza di antibiotici negli alimenti;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative per introdurre l'obbligo della ricetta elettronica allo scopo di tracciare i farmaci veterinari;
   quali iniziative intenda adottare, con il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità, al fine di migliorare le tutele per la sicurezza e per la salute dei consumatori e degli animali stessi;
   se non ritenga opportuno avviare un'indagine ministeriale sulla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici in Italia. (5-08839)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-08839

  In relazione all'interrogazione parlamentare in esame, ritengo doveroso evidenziare, preliminarmente, che il controllo delle condizioni degli animali d'allevamento viene fatto ogni anno in base alla normativa vigente in materia di benessere degli animali d'allevamento (decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 146 «Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali in allevamento» e seguenti che stabiliscono i criteri e i requisiti per garantire il benessere degli animali) e in base al regolamento (CE) n. 882/2004 che prevede che gli Stati membri eseguano programmi di controllo e redigano relazioni annuali indicanti i risultati delle ispezioni condotte in diversi settori connessi con la sicurezza alimentare, compreso il benessere degli animali.
  Il programma dei controlli dell'allevamento è contenuto nel Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA), che nasce dall'esigenza di ottemperare alle disposizioni previste dalle norme nazionali e comunitarie e di rendere uniformi le modalità di esecuzione e la programmazione dei controlli.
  I Servizi Veterinari territorialmente competenti effettuano i controlli sull'applicazione della normativa concernente il benessere animale e rendicontano annualmente i risultati di tale attività alle Regioni e province autonome, che a loro volta trasmettono i dati aggregati al Ministero della salute.
  In particolare, nel piano vengono stabiliti il numero dei controlli da effettuare da parte dei Servizi veterinari delle ASL presso gli allevamenti per verificare l'attuazione delle norme sul benessere animale.
  Le attività di controllo svolte dai servizi veterinari locali dal 2013 al 2015 negli allevamenti di polli da carne e di suini hanno riguardato, in media all'anno, il 28 per cento e il 25 per cento dei circa 3000 allevamenti avicoli e dei circa 7000 allevamenti suini registrati.
  Entrando più nel dettaglio, si è registrata, nel 2015, un'attività di controllo sugli allevamenti suini con il 28 per cento degli allevamenti controllati, mentre l'attività negli allevamenti avicoli è del 23 per cento degli allevamenti controllati. Nel periodo 2013-2015 si è assistito ad una diminuzione delle infrazioni riscontrate nel corso dei controlli, passando negli allevamenti avicoli da 223 a 29 sanzioni comminate, mentre negli allevamenti suini, il numero di sanzioni è passato da 776 a 337. Questa diminuzione si può interpretare con un aumento del livello medio delle condizioni di benessere negli allevamenti ed un'efficacia delle attività di controllo, formazione e informazione svolta dal servizio veterinario.
  Le attività di controllo in allevamento per il benessere degli animali sono svolte anche dai NAS che nel 2013 hanno riportato 46 infrazioni penali alla normativa sul benessere degli animali d'allevamento nel corso dei 2329 controlli effettuati negli allevamenti.
  Con riferimento all'anno in corso, segnalo che nel maggio u.s., è stato eseguito dai NAS un servizio coordinato di controlli in ambito nazionale, che ha prodotto i seguenti risultati: 212 ispezioni eseguite; 325 capi (bovini, suini, caprini, equini) sequestrati; 3 strutture chiuse per riscontrate carenze igienico-strutturali ed autorizzative; 7 infrazioni penali e 54 infrazioni amministrative per complessivi euro 61.000,00; 5 persone denunciate alle competenti Autorità giudiziarie e 41 persone segnalate alle competenti Autorità giudiziarie.
  Il valore complessivo degli animali e delle strutture sottoposte a sequestro è stimato in circa euro 7.600.000,00.
  Segnalo, altresì, che il 31 maggio c.a. è stata eseguita una ispezione anche all'Azienda agricola «Santamaria», presso la quale erano state registrate le immagini mostrate nel corso della trasmissione televisiva «Report». In detta circostanza, sono state contestate violazioni amministrative per omessa applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP e rilevate carenze igienico-sanitarie delle infrastrutture e delle attrezzature in uso presso il box di gestazione degli animali, determinandone la sospensione delle attività da parte della locale Asl. Con riferimento alla medesima struttura, risulta, altresì, che nel novembre 2015 l'ASL di Cesena aveva eseguito attività di competenza, emettendo 16 prescrizioni per carenze igienico-sanitarie/strutturali, elevando 3 sanzioni amministrative.
  Per quanto concerne le misure volte a ridurre la presenza di antibiotici negli alimenti, occorre evidenziare che il controllo dei residui dei medicinali veterinari nei prodotti di origine animale è attuato in Italia attraverso il Piano Nazionale Residui (PNR), come parte di un'attività europea che viene effettuata in tutti gli Stati Membri, utilizzando i medesimi criteri stabiliti da norme comunitarie (direttive 96/23/CE, 96/22/CE, decisioni 97/747/CE e 98/179/CE).
  Il PNR, in particolare, è un piano di sorveglianza del processo di allevamento degli animali e di prima trasformazione dei prodotti di origine animale che mira a svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate, quali sostanze ad uso anabolizzante, nonché l'utilizzo non corretto di farmaci autorizzati che può determinare il superamento dei limiti massimi di residui fissati dalle normative comunitarie e nazionali. È elaborato annualmente dal Ministero della salute che si avvale della collaborazione delle regioni e delle province autonome, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, e dell'ISS che è il Laboratorio Nazionale di riferimento per i residui di farmaci veterinari.
  Nell'ambito del PNR la ricerca di antibiotici nel muscolo (prelevato al macello) di bovini, suini, ovicaprini, equini, pollame, conigli e selvaggina allevata, nel muscolo di pesci allevati in acquacoltura (trote, specie eurialine), nel latte (vaccino, bufalino e ovicaprino), nelle uova e nel miele riveste un'importanza preponderante, tanto che nel 2015, su un totale di 41.623 campioni totali analizzati per tutte le sostanze e le matrici previste, 11.826 campioni (28,4 per cento) sono stati analizzati per la ricerca di sostanze antibatteriche. In tale attività sono stati riscontrati 15 campioni non conformi per presenza di tetracicline (5 campioni), sulfamidici (3 campioni), chinoionici (3 campioni), penicilline (3 campioni) e cefalosporine (1 campione).
  In generale, a seguito del riscontro delle non conformità, i Servizi Veterinari territoriali avviano una serie di indagini presso l'allevamento di provenienza dell'animale o del prodotto, sia di tipo analitico che documentale (ad esempio il controllo sul registro dei trattamenti), per risalire alla causa della non conformità ed avviare le opportune azioni correttive e sanzionatorie.
  Le attività connesse con il PNR rappresentano, quindi, un deterrente al non corretto utilizzo degli antibiotici evitando la presenza dei loro residui negli alimenti.
  È opportuno ricordare inoltre che il Ministero della salute partecipa attivamente alle politiche europee per il contrasto alla minaccia dell'antimicrobicoresistenza e coordina, a livello nazionale, l'elaborazione del Piano Nazionale Contrasto Antimicrobico Resistenza (PNCAR) in collaborazione con l'ISS.
  Con riferimento alle iniziative da adottare in coordinamento con l'Istituto Superiore di Sanità, al fine di migliorare la tutela per la sicurezza e la salute dei consumatori e degli animali stessi, preme ricordare che l'ISS coordina la sorveglianza di laboratorio dell'antibiotico resistenza nel settore medico (AR-ISS), la sorveglianza di laboratorio dei patogeni enterici (ENTER-NET), e la sorveglianza di E.coli Verocitotossici (STEC). Queste attività, che raccolgono sia dati che isolati batterici, svolgono monitoraggio dell'antibiotico-resistenza di patogeni rilevanti per la salute umana, compresi batteri zoonosici quali Salmonella ed E. coli.
  I dati vengono forniti all'autorità europea competente ed aggregati annualmente nei vari report redatti dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) e dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e tra le diverse attività coordinate dall'ISS sul tema dell'antibiotico-resistenza (conferenze, campagne di informazione sull'uso prudente di antibiotici) va menzionato il corso di formazione a distanza (E-learning) sull'antibioticoresistenza e sull'armonizzazione dei controlli negli allevamenti per promuovere l'uso prudente degli antibiotici, in ottemperanza alle linee guida del Ministero della salute e diretto al personale veterinario del SSN.
  L'ISS, inoltre, è impegnato nello studio dell'uso dei farmaci nella popolazione al fine di acquisire conoscenze relative al profilo beneficio-rischio dei farmaci e generare informazioni che possono essere utilizzate come base di riferimento per i processi decisionali in Sanità pubblica.
  Infine, per quanto attiene all'opportunità di avviare una indagine ministeriale sulla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici, ritengo doveroso chiarire che, per gli aspetti legati alla presenza di batteri antimicrobicoresistenti nelle carni, il Ministero della salute, in attuazione della normativa comunitaria, effettua annualmente un Piano di monitoraggio armonizzato sulla resistenza agli antimicrobici dei batteri zoonosici e commensali.
  Inoltre, come già detto, sono già in corso attività di sorveglianza dell'antibiotico resistenza sia nel settore umano che nel settore veterinario, che vengono svolte dall'ISS con il supporto del Ministero della salute. Il Ministero della salute sta elaborando il Piano Nazionale per contrastare la resistenza antimicrobica nell'ambito del quale l'implementazione delle sorveglianze è uno dei punti cardine per controllare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

antibiotico

allevamento intensivo