ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08771

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: SIMONETTI ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 24/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 24/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08771
presentato da
SIMONETTI Roberto
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   SIMONETTI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto pubblicato dal quotidiano Libero il 23 maggio 2016, l'Inps ha un tesoro in opere d'arte inutilizzato e sconosciuto, nel suo inventario, sia al presidente Boeri che al direttore generale Cioffi;
   sembra trattarsi di circa 7-8 mila opere d'arte, distribuite un po’ in tutta Italia, da Guttuso agli astrattisti, inclusi quattro dipinti del Seicento ed una villa palladiana in stato d'abbandono, e tante altre opere minori ignote, pervenute all'Inps in virtù della legge n. 717 del 1949, cosiddetta «del due per cento», che obbligava le amministrazioni pubbliche che commissionavano la costruzione di nuovi edifici a devolvere appunto il 2 per cento della spesa totale al relativo abbellimento mediante opere d'arte;
   già lo stesso presidente del Civ — Consiglio di indirizzo e vigilanza, in occasione dell'audizione in commissione di controllo sugli enti gestori di previdenza, aveva ammesso che non esiste un'anagrafe dei beni artistici dell'istituto;
   il paradosso è che tali bene non solo sono misconosciuti ed infruttuosi, ma addirittura rappresentano un esborso per l'ente previdenziale;
   ad esempio, per la villa palladiana del ’600, villa Pellegrini Marioni Pullè, di proprietà dell'ente previdenziale dagli anni ’70, circa 150 mila metri quadri a sette chilometri dall'Arena di Verona, l'Inps ha stanziato un milione di euro per interventi di restauro/conservazione; ufficialmente i lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2013 — anche se il progetto è del 2009 — e sarebbero dovuti terminare nell'aprile 2015, ma ad oggi sembra ci sia solo una recinzione posticcia sulla parte del muro di cinta crollato quattro anni fa a seguito di un temporale;
   altra antinomia è rappresentata dalla recente operazione «welfarte», fortemente voluta dal presidente Inps, che è costata complessivamente, tra allestimento e personale, 50 mila euro senza alcun incasso –:

se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per risolvere la problematica esposta in premessa, accelerando la catalogazione del patrimonio artistico dell'Inps e la conseguente messa a reddito, al fine di evitare lo sperpero di risorse pubbliche che, invece, potrebbero esser destinate al miglioramento dei trattamenti previdenziali. (5-08771)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

opera d'arte