ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08691

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 626 del 17/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08691
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Martedì 17 maggio 2016, seduta n. 626

   DURANTI. — Al Ministro della difesa, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   ai sensi del decreto legislativo n. 150 del 2009 ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare e valutare la performance con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, al fine di perseguire lo scopo del miglioramento qualitativo dell'organizzazione e delle competenze professionali. A tale scopo, le pubbliche amministrazioni sono tenute a garantire la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della « performance»;
   la trasparenza – anche ai sensi del decreto legislativo n. 33 del 2013 – è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità;
   il Ministero della difesa ha pubblicato il piano della performance 2016-2018, senza però garantire — a giudizio dell'interrogante — sufficiente trasparenza sulla organizzazione e sulla razionalizzazione dell'impiego del personale civile non dirigente presente nei vari uffici/officine. Nello specifico lo Stato Maggiore della Difesa — con nota «M_D SSMD REG2016 0031854 04-03-2016» — dichiara che «Secondo quanto espressamente previsto dal par. 11 del piano medesimo, la conoscibilità all'esterno dell'A.D. della sezione dedicata alla definizione degli obiettivi operativi relativi alle sedi periferiche (tomo II) è, invece, esclusa, in relazione alle prioritarie esigenze di riservatezza correlate alle funzioni di difesa e di garanzia della sicurezza nazionale proprie delle strutture che rientrano nell'area tecnico-operativa.» A parere dell'interrogante, l'esigenza di riservatezza nella organizzazione interna andrebbe salvaguardata per la specificità riconosciuta al personale militare — ex articolo 19 legge n. 183 del 2010 — e non per il personale civile non dirigente;
   l'insufficiente trasparenza di cui sopra, anche in base a quanto previsto dal decreto legislativo 33/2013, rischia secondo l'interrogante di determinare una poco chiara gestione del personale, con ricadute negative sull'organizzazione, sull'efficienza e sulla razionalizzazione. Inoltre, in assenza di totale chiarezza, non si possono intercettare le criticità e perseguire il miglioramento qualitativo;
   a quanto si apprende, le organizzazioni sindacali di Taranto hanno segnalato che – per quanto riguarda l'Arsenale – ci si troverebbe dinanzi alla più completa segretezza circa la distribuzione dei compiti assegnati ai dipendenti, giungendo in tal modo al paradosso per cui la « performance individuale» di ciascuno risulta non accessibile ai colleghi di settore;
   inoltre, anche in seguito a interpretazioni fornite da un dirigente dalla direzione generale per il personale civile (Persociv) (MD GCIV 0067633 del 30 ottobre 2015), il personale tecnico appartenente a profili carenti, che ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dell'articolo 6 del CCNL 2006-2009 comparto ministeri dovrebbe essere adibito «alle mansioni proprie del profilo professionale in cui è inquadrato e/o a quelle considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi», verrebbe invece distolto dalle attività di competenza, per essere impiegato in mansioni impiegatizie nonostante il sovrannumero di addetti amministrativi;
   la razionalizzazione dell'attività produttiva – nonché l'adeguamento capillare delle unità produttive – attraverso la razionale rimodulazione delle relative composizioni, in termini di quantità e qualità così come previste dal libro bianco – appaiono, in mancanza di una adeguata trasparenza, obiettivi difficilmente perseguibili. Si rischia invece in tal modo di ottenere una inadeguata gestione del personale oltre che l'impoverimento delle professionalità tecniche presenti, se non opportunamente impiegate o riconvertite in maniera appropriata –:
   se quanto espresso da «Persociv» sia in linea con quanto previsto dalla normativa vigente, relativamente al corretto e pertinente impiego del personale civile non dirigente del Ministero della difesa, con particolare riferimento al richiamato articolo 52 del decreto legislativo n. 165 del 2000, nonché a quanto sancito dal decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 (articoli dal 446 al 519);
   come si giustifichi, alla luce della normativa vigente, la segretezza sulla « performance» dell'ente – con particolare riferimento alla accessibilità di organigrammi, compiti e distribuzione delle attività;
   se non si ritenga di assumere iniziative per applicare integralmente al Ministero della difesa quanto previsto dal decreto legislativo n. 150 del 2009 – con riferimento al fondamentale principio della trasparenza sulla « performance» organizzativa e relativa distribuzione dell'attività del personale non dirigente – al fine di evidenziare e correggere le criticità esistenti, incentivando l'ottimizzazione organizzativa con la razionalizzazione delle risorse umane, o, se invece non si ritenga opportuno adottare iniziative affinché il decreto legislativo in parola, che si basa sulla trasparenza amministrativa, per quanto attiene le performance individuali, non trovi applicazione negli enti/stabilimenti di cui in premessa, in ragione del principio di riservatezza e segretezza che va riconosciuto al Ministero della difesa. (5-08691)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale civile

sicurezza pubblica

amministrazione del personale