ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 625 del 16/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 16/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/05/2016

SOLLECITO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08685
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Lunedì 16 maggio 2016, seduta n. 625

   BUSINAROLO. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la vicenda del signor Ciro Rinaldi, dipendente dell'ispettorato territoriale Emilia-Romagna del Ministero dello sviluppo economico-comunicazioni che, nel 2011, denunciò il comportamento anomalo di alcuni colleghi, avendo riscontrato diverse anomalie, ovvero allontanamenti ed assenze ingiustificate dagli uffici durante il normale orario di lavoro, è stata oggetto di una interrogazione parlamentare, la n. 4/05948 del 9 settembre 2014, presentata dalla sottoscritta quale prima firmataria;
   a seguito di tale denuncia, da cui partirono le indagini da parte della Guardia di finanza, sono state indagate 34 persone (tra cui 4 capi-settore) e, chiuse le indagini, il pubblico ministero ha richiesto il rinvio a giudizio per 9 persone, con l'accusa di truffa ai danni dello Stato;
   a causa della denuncia il signor Rinaldi è stato oggetto di continue vessazioni minacce, nonché destinatario di un procedimento disciplinare, poi tempestivamente impugnato;
   da notizie di cronaca (vedasi Il Resto del Carlino del 14 aprile 2016) si apprende che di recente il Tribunale di Bologna ha emesso la sentenza n. 50/16 dell'11 gennaio 2016, con la quale sono stati condannati a 14 mesi di reclusione ciascuno dei nove tra gli impiegati assenteisti dell'ispettorato regionale del Ministero dello sviluppo economico con sede in via Nazario Sauro;
   risultano davvero sconcertanti le giustificazioni dei lavoratori «fannulloni» riportate nelle 54 pagine della motivazioni depositate e riportate nella sentenza. «Non ho mai avuto un buon rapporto con il badge... io l'ho odiato il badge... è sempre stata una cosa che mi ha creato un grandissimo disagio... forse perché mi sembrava di essere uno spirito libero, mi sembrava di essere controllata...» dichiarava uno degli imputati, oppure: «... mentre un'altra indagata, a cui era stato contestata la timbratura del badge del 6 novembre 2009, alle 7,35 del mattino, giorno in cui invece risultava in ferie, rispondeva: “Ma guardi, se ero in congedo può darsi che sia entrata per andare in bagno se ero in giro, non lo so... magari sono passata in ufficio... potrebbe essere tutto e l'esatto contrario di tutto”»;
   dalle indagini condotte dalla Guardia di finanza, che hanno inchiodato gli assenteisti, è emerso che i dipendenti si recavano a fare la spesa, in palestra o effettuavano timbrature irregolari dei cartellini;
   nelle motivazioni della sentenza l'intera vicenda è descritta come un «sistema sconcertante, il cui fulcro era l'allora direttore, dell'ufficio, ing. Marco Cevenini, il quale «autorizzò, tollerò e incoraggiò», secondo il giudice, alcuni comportamenti illeciti degli imputati e inoltre : «... Non si comprende bene – continua il giudice – perché Cevenini non sia stato imputato quale concorrente morale negli illeciti dei dipendenti.»;
   appare dunque anomalo all'interrogante che nessun provvedimento sia stato attivato nei confronti del direttore Cevenini, tenuto a vigilare sul comportamento dei dipendenti –:
   se siano a conoscenza dei fatti citati in premessa e se e quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, in relazione alla vicenda sopra descritta, allo scopo di garantire le tutele di cui all'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 nei confronti del signor Ciro Rinaldi, che ha contribuito a smascherare il giro di assenteismo sopra esposto, e se in particolare si ritenga che sussistano i presupposti per l'avvio di iniziative ispettive anche ai sensi dell'articolo 60, comma 6, del medesimo decreto legislativo. (5-08685)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica della comunicazione

assenteismo

accusa