ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08684

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 625 del 16/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2016
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2016
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 16/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08684
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Lunedì 16 maggio 2016, seduta n. 625

   FRACCARO, BATTELLI, PETRAROLI e VIGNAROLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   con la risoluzione conclusiva di dibattito n. 8/00170 approvata il 3 febbraio 2016 la Commissione politiche dell'Unione europea della Camera dei deputati ha impegnato il Governo ad assumere iniziative per facilitare l'accessibilità, l'attivazione e la diffusione della conoscenza in ordine all'Iniziativa dei cittadini europei (ICE) e ad assumere iniziative nei confronti della Commissione europea affinché siano recepite le raccomandazioni del Parlamento europeo e i suggerimenti della società civile, dei gruppi di interesse e degli esperti per una revisione del regolamento (UE) n. 211/2011;
   il 23 febbraio 2016 presso la sede del Comitato economico sociale europeo (CESE) si è svolto un convegno organizzato dalla medesima organizzazione per analizzare le critiche di cui è oggetto l'Unione europea a causa del suo deficit di democrazia e per discutere della revisione dell'ICE al fine di mettere i cittadini in condizione di partecipare attivamente al processo legislativo dell'Unione. Il CESE, occupandosi attivamente di questo problema, sta elaborando un parere sull'ICE al fine di facilitare e rendere più pratico ed efficace l'uso di queste iniziative. In occasione del predetto convegno, il relatore del parere, Antonio Longo, ha invocato uno strumento più facile da usare e che consenta a ogni cittadino europeo di partecipare, sottolineando che in un momento in cui i cittadini stanno sempre più perdendo fiducia nell'Unione europea, l'ICE deve diventare lo strumento che offre loro una possibilità reale di avere voce in capitolo;
   nel predetto convegno, le critiche rivolte all'ICE sono state riassunte nei seguenti aspetti: i termini troppo stretti entro i quali ottenere tutte le firme richieste; l'enorme responsabilità che i promotori devono assumersi: il fatto che siano personalmente responsabili «degli eventuali danni da essi arrecati nell'organizzazione» di un'ICE genera un effetto dissuasivo; l'eccessiva quantità di informazioni necessarie per sostenere un'ICE; l'assenza di uno status giuridico per il «comitato dei cittadini»; l'eccessiva rigidità nell'applicazione dei criteri di ammissibilità dell'ICE; la diversità dei requisiti necessari in materia di dati personali nei vari Stati membri;
   in data 2 febbraio 2016 la Commissione europea ha risposto per iscritto alla risoluzione sull'ICE approvata a grande maggioranza dal Parlamento europeo in seduta plenaria il 28 ottobre 2015 con la quale il Parlamento ha chiesto alla Commissione di presentare al più presto una proposta di revisione del regolamento 211/2011 ECI. La risposta della Commissione ha un significato inequivocabile affermando che dopo solo tre anni dall'entrata in vigore dell'ICE è troppo presto per lanciare una revisione legislativa del regolamento. Nella risposta della Commissione non sembra essere stato tenuto in debita considerazione, dando adeguato seguito, al lungo ed esauriente elenco dei rapporti di ricerca, delle analisi, delle audizioni e delle pubblicazioni promosse da ricercatori accademici, consulenti politici e membri dello staff in istituzioni dell'Unione europea che hanno studiato le decine di ICE presentate finora. Tutte queste analisi hanno peraltro consentito di definire un quadro estremamente chiaro e coerente sulle regole e sulle procedure che disciplinano l'ICE, evidenziandone i limiti sulla semplicità d'uso e sulla proporzionalità delle misure in ordine alle finalità che l'ICE stessa persegue. Le conseguenze di tali limiti determinano una situazione di disparità tra i cittadini dell'Unione europea, che non si trovano tutti nella capacità di esercitare i propri diritti a parità di condizioni;
   la mancanza di volontà politica per la democrazia partecipativa esplicitata nella risposta della Commissione europea evidenzia, secondo gli interroganti, una profonda incomprensione sulle finalità dell'ICE tanto da essere ritenuta una minaccia per l'Unione europea. Tale lettura non porta solo al rifiuto dell'idea di rivedere il regolamento 211/2011/UE nel futuro prossimo, ma contribuisce a incrementare la profonda sfiducia dei cittadini, poiché respinge anche tutte le richieste di nuove misure per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'ICE, per sostenere le campagne informative e per rendere le procedure di registrazione e di trattazione dell'ICE più trasparenti e dettagliate;
   in data 17 febbraio 2016 il Governo ha espresso parere contrario sulla risoluzione in Assemblea n. 6/00209 a prima firma di Battelli Sergio (M5S). Nella fattispecie il Governo ha espresso parere contrario anche limitatamente al secondo capoverso del dispositivo, cui è seguita con votazione nominale mediante procedimento elettronico, la bocciatura. Il succitato capoverso proponeva di impegnare il Governo a promuovere azioni miranti ad accrescere la legittimazione democratica dell'Unione europea ed in questo contesto a favorire un coinvolgimento attivo e sostanziale dei Parlamenti nazionali sia nella definizione delle politiche poste a fondamento dell'Unione, che nella formazione della normativa europea, inclusa la revisione del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. In questo contesto è necessario favorire un generale e sostanziale miglioramento in chiave democratica dell'Unione europea e delle sue istituzioni, sostenendo anche la necessità di sviluppare strumenti di democrazia diretta adeguati all'Unione, e pertanto impegnandosi in primo luogo per promuovere la sostanziale revisione del regolamento (UE) n. 211/2011 riguardante l'Iniziativa dei cittadini europei;
   la risposta della Commissione europea e il silenzio del Consiglio europeo rispetto alla risoluzione del Parlamento europeo del 28 ottobre 2015 e alle richieste scaturite dalle decine di ICE presentate finora e dalla grossa mole di lavoro di analisi scientifica prodotta sulle ICE, hanno determinato il disappunto della società civile che si è concretizzata nel lancio di una petizione europea che ha raccolto in pochissime ore migliaia di sottoscrizioni. La petizione « Save the European Citizens’ Initiative Now !» (Salviamo l'Iniziativa dei Cittadini Europei Ora !) è stata lanciata nel marzo 2016 dalle organizzazioni The ECI Campaign, Mehr Demokratie e Democracy International rispettivamente sulla piattaforme http://www.citizens-initiative.eu/, https://www.mehr-demokratie.de/ e https://www.democracy-international.org/eci-final-call, ha avuto notevole risonanza mediatica a livello europeo e deve essere tenuta in considerazione dalle istituzioni europee e dagli Stati nazionali –:
   quali iniziative il Governo intenda promuovere per dare attuazione agli impegni e agli indirizzi approvati nella risoluzione n. 8/00170 citata in premessa, per accrescere la legittimazione democratica dell'Unione europea attraverso il miglioramento delle procedure atte ad agevolare l'accesso e la diffusione dell'ICE e per promuovere la sostanziale revisione del regolamento (UE) n. 211/2011 riguardante l'Iniziativa dei cittadini europei. (5-08684)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

istituzione dell'Unione europea

cittadino della Comunita'