ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08668

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 623 del 12/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/05/2016
Stato iter:
11/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 11/05/2017
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/05/2016

DISCUSSIONE IL 11/05/2017

SVOLTO IL 11/05/2017

CONCLUSO IL 11/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08668
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 12 maggio 2016, seduta n. 623

   CIPRINI, TRIPIEDI, CHIMIENTI, COMINARDI, DALL'OSSO e LOMBARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la competenza in materia di vigilanza sulla cooperazione, per quanto concerne specificatamente l'attività di revisione ordinaria e di ispezione straordinaria delle cooperative, spetta al Ministero dello sviluppo economico;
   alle associazioni di rappresentanza è affidata l'attività di vigilanza ordinaria sulle cooperative loro associate e al Ministero dello sviluppo economico quella sulle cooperative non associate. Le associazioni, che sono soggette a riconoscimento da parte del Ministero dello sviluppo economico e dal medesimo controllate, svolgono detta vigilanza nell'interesse generale;
   la vigilanza ordinaria, svolta dal Ministero dello sviluppo economico, si esplica attraverso la revisione cooperativa di norma biennale; oltre alla vigilanza ordinaria viene svolta anche un'attività di tipo ispettivo, svolta esclusivamente dallo Stato con i propri ispettori;
   secondo quanto si apprende da www.ilfattoquotidiano.it del 10 maggio 2016 «Le ispezioni sulle cooperative effettuate dal Mise nel biennio 2015-2016 biennio coprono una percentuale del 63 per cento. Nel 2015, in conseguenza dell'abbattimento delle risorse, sono state effettuate solo 5 mila revisioni, dato che non copre neanche il 10 per cento». A spiegarlo è Simonetta Moleti, direttore generale della direzione per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali del ministero dello sviluppo economico, in audizione davanti alla commissione industria del Senato. Altro che «ispezioni straordinarie» promesse dall'ex ministro Federica Guidi all'indomani dell'inchiesta Mafia Capitale. Nel dicembre 2014, quando ha emanato il decreto con gli stati di previsione della spesa degli altri ministeri, il Tesoro ha quasi azzerato in un colpo solo le somme a disposizione di Via Veneto per formare e pagare revisori e ispettori e versare il dovuto ai commissari liquidatori delle cooperative rimaste senza denaro in cassa. «Il numero delle ispezioni effettuate dal ministero è passato dalle 20 mila del biennio 2009-2010 alle 33 mila del biennio 20112012, alle 36 mila del biennio 2013-2014». Poi il crollo del 2015, con il numero di controlli che è sceso a quota 5mila. Anche se, riferisce Moleti, «nel 2016 la situazione è un po’ migliorata ritornando ai livelli dei bienni precedenti dal momento che lo stanziamento dovrebbe arrivare intorno a 6,5 milioni e sicuramente non superare il 50 per cento del versato dalle cooperative»;
   eppure il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, rispondendo alla interpellanza urgente dell'interrogante n. 2/01344 del 22 aprile 2016, dopo aver illustrato la costituzione nel 2015 di un tavolo di lavoro finalizzato alla predisposizione di un programma straordinario di ispezioni, inteso a monitorare le cosiddette cooperative spurie, con il coinvolgimento di diversi attori istituzionalmente competenti nel settore, affermava che: «...non posso che ribadire il massimo impegno del Ministero che rappresento a rafforzare nell'ambito delle proprie competenze la necessaria attività di vigilanza per contrastare il fenomeno delle cooperative spurie a difesa dei diritti dei lavoratori, della libertà della concorrenza, ed anche delle tante cooperative che operano regolarmente sul mercato»;
   i dati esposti, a parere degli interroganti, dimostrano, invece, l'insufficienza delle misure e delle risorse e che è necessario viceversa potenziare e rendere sempre più penetranti i meccanismi di sorveglianza sulle cooperative e rendere certe le risorse assegnate per le finalità di controllo e revisione delle cooperative, che rappresentano una tipologia societaria molto importante ma di cui si è troppo spesso abusato –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e come intenda garantire in maniera efficiente l'attività di ispezione e revisione sulle società cooperative in assenza di idonei stanziamenti;
   se il Governo non ritenga, alla luce di quanto esposto in premessa, indispensabile e urgente assumere iniziative per garantire che l'attività di revisione e ispezione venga svolta a tappeto, tempestivamente e su tutte le cooperative, rifinanziando il fondo del Ministero dello sviluppo economico per le attività revisionali e di ispezione e vietando la possibilità di utilizzare le risorse assegnate per altre finalità. (5-08668)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08668

  Come ho avuto modo di dire anche in altre sedi (Mozione n. 1-01309), il tema delle cooperative è di grande importanza tanto che il legislatore, come peraltro ricordato dallo stesso Interrogante, ne ha previsto un articolo a ciò dedicato nella Costituzione (articolo 45 della Costituzione).
  Infatti, in occasione della discussione relativa alla Mozione citata e abbinate, abbiamo esaminato approfonditamente tutti gli aspetti relativi alla Vigilanza sugli enti cooperativi e sull'indispensabilità e l'urgenza che l'attività di revisione e ispezione delle cooperative sia svolta in modo diverso.
  È evidente che, messa in disparte ogni valutazione, un cambiamento di tale orientamento che vedesse riferita allo Stato l'attività di revisione ordinaria su tutte le cooperative, oltre a quella di ispezione straordinaria già svolta, dovrebbe tenere conto della necessità di ridisegnare l'organizzazione del MiSE nel settore, considerate la numerosità e la distribuzione degli interventi ai quali le istituzioni dovrebbero rispondere, oltre a tutte le attività ad essi collegate.
  Se da un lato, infatti, mi sembra assolutamente condivisibile l'obbiettivo di rafforzare le attività ispettive dello Stato nei confronti del mondo cooperativo al fine di prevenire e punire i comportamenti illeciti, è da ribadire l'opportunità di valutare con ponderazione le finalità che sottendono alla vigilanza ordinaria (cosiddetta revisione) che – oltre ad avere il compito di accertare i requisiti mutualistici della cooperativa – ha anche finalità di supporto e sostegno «per migliorare la gestione ed il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale» (articolo 4, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 220 del 2002).
  Ciò premesso, ritengo che un rafforzamento delle attività di competenza del Mise rimane un obiettivo prioritario da realizzare attraverso un intervento normativo da conseguirsi in coerenza con le riforme del settore che sono in corso di approvazione. È infatti in discussione l'approvazione di un decreto legislativo in materia di impresa sociale, che investe anche la regolamentazione delle cooperative sociali.
  All'esito dell'approvazione di tale decreto ed in coerenza con la disciplina dallo stesso dettata si potrà procedere ad una nuova regolamentazione della funzione di vigilanza del Ministero in modo da attuare una disciplina esaustiva e coerente nell'ottica della definizione di un compiuto assetto del settore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza e sorveglianza

cooperativa

concorrenza