ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08630

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 621 del 10/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 10/05/2016
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 10/05/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/06/2016
Stato iter:
21/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/06/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 21/06/2016
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/05/2016

DISCUSSIONE IL 21/06/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 21/06/2016

SVOLTO IL 21/06/2016

CONCLUSO IL 21/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08630
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Martedì 10 maggio 2016, seduta n. 621

   CRIPPA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   con l'interrogazione n. 5-08386, l'interrogante ha posto all'attenzione del Governo la situazione dei lavoratori del Gruppo Tamini con sede presso lo stabilimento ex-Verbano Trasformatori di Novara;
   come riporta l'articolo dal titolo «Terna: closing dell'aggregazione tra Tamini e Tes», il 16 settembre 2015 è stata annunciata una fusione fra il Gruppo Tamini Trasformatori e il Gruppo TES Transformer Electro Service;
   da tale fusione si è andata a creare una particolare situazione in cui, come verificabile da visure recenti dei gruppi, TES risulta al momento al 100 per cento di proprietà del Gruppo Tamini, mentre lo stesso Gruppo Tamini risulta, per un 70 per cento di proprietà di Terna Plus s.r.l. (società riconducibile a Terna) e per il restante 30 per cento di proprietà di Holdcotes s.r.l., holding riconducibile ai precedenti proprietari di TES Trasformatori;
   un assetto societario a dir poco confuso, più simile ad una «scatola cinese», oltre che, a giudizio dell'interrogante, completamente privo di trasparenza;
   da quanto si può capire dagli assetti societari riportati nelle visure sopra citate, il riferimento al Gruppo Terna resta chiaro, così come l'impatto e l'influenza che esso può probabilmente vantare nei confronti della politica aziendale e occupazionale del Gruppo Tamini;
   come riportato dal sito freenovara.it, nell'articolo sulla crisi del Gruppo Tamini del 16 aprile 2016, si apprende di come, solo nel dicembre 2015, il Gruppo Tamini avesse annunciato un investimento di circa 12 milioni di euro nelle proprie attività;
   non si capisce secondo l'interrogante la ratio di annunciare investimenti milionari per poi, dopo solo quattro mesi, licenziare 48 dei 77 lavoratori dello stabilimento ex Verbano di Novara;
   andando verso un mercato di transizione verso il vettore elettrico e diminuendo il consumo dei combustibili fossili per aumentare la penetrazione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili, diventa difficile comprendere quali siano le strategie di Terna nel non considerare questo orientamento riscontrabile anche nel mercato europeo e di conseguenza decidere di dismettere un settore strategico –:
   se il comportamento di Tamini, posseduta al 70 per cento da Terna, che ha prodotto danni ai lavoratori, sia stato in linea con la normativa vigente, dato che nel piano industriale di Tamini non vi era traccia di un'acquisizione di un altro gruppo industriale e che l'idea di un investimento di 12 milioni di euro, sembrerebbe all'interrogante essere stata stravolta per l'acquisizione di un concorrente e se si intenda dare spiegazioni in merito a tale comportamento;
   se a fronte di un debito di 15 milioni di euro e dei promessi e non attuati investimenti di 12 milioni di euro da parte di Tamini, i Ministri interrogati, per quanto di competenza, ritengano che si possano profilare responsabilità in capo all'attuale management;
   se sia compatibile con un imprescindibile canone di etica pubblica il comportamento di Terna Plus, società riconducibile a Terna s.p.a., vale a dire comprare un'azienda per poi chiudere settori di aziende già di proprietà;
   alla luce della recente convocazione al Ministero dello sviluppo economico di un tavolo di trattativa riguardo alla vicenda di cui in premessa, se i Ministri interrogati intendano adoperarsi, per quanto di competenza, per attivare un tavolo di crisi per l'intero gruppo Tamini e di conseguenza attivare tutte le iniziative di tutela e solidarietà necessarie per far sì che non siano i lavoratori a pagare scelte aziendali azzardate e non pianificate. (5-08630)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 21 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08630

  Come noto anche all'interrogante, la società Tamini Trasformatori s.r.l. – il cui intero capitale sociale è stato acquisito nel 2014 da Terna Plus S.r.l., società deputata nell'ambito del Gruppo Terna allo sviluppo di iniziative in settori non tradizionali e/o regolamentati – si occupa di produzione, manutenzione e commercializzazione di trasformatori elettrici industriali e di potenza, con sede a Melegnano (Milano). Inoltre è presente a Legnano, dove sono svolte le attività di progettazione e assemblaggio di grandi trasformatori, e a Novara (ex Verbano Trasformatori srl), dove sono svolte le attività di progettazione e assemblaggio di medi trasformatori e di avvolgeria.
  Al fine di rafforzare ulteriormente la posizione di forza della Tamini Trasformatori S.r.l. nel mercato dei trasformatori, nel 2015 Terna Plus S.r.l. ha sottoscritto un accordo con i soci della TES Transformer Electro Service s.r.l., per disciplinare l'acquisizione da parte di Tamini Trasformatori s.r.l. dell'intero capitale sociale della succitata società. A conclusione dell'accordo, Terna Plus non ha più il 100 per cento delle quote di Tamini Trasformatori s.r.l., ma solo il 70 per cento, mentre il restante 30 per cento è detenuto dalla Holdcotes S.r.l., società creata ad hoc dai soci di TES S.r.l.
  La TES Transformer Electro Service s.r.l., infatti, si occupa di manifattura e vendita di grandi trasformatori (similarmente a Tamini Trasformatori) e anche di assistenza post vendita, con uno stabilimento produttivo in provincia di Brescia.
  Tale operazione ha consentito alla Tamini Trasformatori di rafforzare la propria leadership mondiale nella produzione di trasformatori industriali e nel after-sales, a beneficio dei propri clienti e dell'industria siderurgica mondiale, potendo contare su una presenza commerciale più efficace e una posizione industriale più forte, nonché su un irrobustimento delle risorse umane dell'industria italiana nel mondo dei trasformatori industriali.
  Come già esposto in sede di discussione della precedente interrogazione, alla crescita dell'affermazione della società Tamini Trasformatori nel mercato dei grandi trasformatori, prodotti a Legnano, non è corrisposta una crescita del mercato dei trasformatori di media taglia, prodotti a Novara, dove anzi vi è stato un declino degli ordini, causato dall'elevata competitività del mercato.
  In tale contesto, come noto, il management ha deciso di avviare un processo di ristrutturazione della società Tamini Trasformatori s.r.l. che prevede la cessazione dell'attività di produzione dei trasformatori di potenza di media taglia.
  In data 12 maggio 2016 si è tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro per verificare quali soluzioni potessero essere individuate per salvaguardare quanto più possibile gli interessi dei lavoratori alla luce delle esigenze di ristrutturazione, incontro che ha portato ad un accordo tra Azienda e Sindacati che prevede la completa gestione dei problemi occupazionali evidenziati all'inizio della vertenza e la ricollocazione di parte del personale su Legnano, Novara e Melegnano (21 dei 48 lavoratori hanno accettato l'esodo incentivante e gli altri 27 lavoratori hanno aderito al trasferimento su altri siti Tamini, principalmente a Legnano e residualmente sui siti di Melegnano e Novara).
  Per quanto riguarda invece il ruolo del gestore del sistema elettrico nazionale Terna S.p.A., si evidenzia che l'acquisizione di Tamini Trasformatori, rispetto alle attività del Gruppo Terna, è volta a contribuire alla valorizzazione delle iniziative non tradizionali del Gruppo ed ha una rilevanza del tutto marginale rispetto al core business del concessionario e peraltro, non si ritiene che il Ministero dello Sviluppo economico possa incidere su scelte gestionali di preminente competenza dell'azionariato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

consumo d'energia